mercoledì 1 dicembre 2010

UNITA' DI MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI, I SINDACI DEL NORD MILANO PROSEGUONO LA LORO BATTAGLIA: DEVE RIMANERE A SESTO



Sesto San Giovanni -    Va avanti la battaglia dei Sindaci del Nord Milano per opporsi alla chiusura della UO di Malattie Sessualmente Trasmissibili di Sesto San Giovanni, che opera su un bacino d’utenza di circa 270.000 abitanti del Nord Milano. Cinisello, Bresso, Cologno Monzese, Cormano, Cusano e Sesto San Giovanni programmano, in occasione della giornata mondiale contro l’AIDS, un Consiglio Comunale in cui ribadiranno le loro volontà sul mantenimento a Sesto della struttura sanitaria UOMST, che con la sua equipe di operatori sanitari occupa da 15 anni un ruolo chiave nella prevenzione e nella cura delle malattie infettive, in particolare quelle trasmissibili sessualmente come epatiti, sifilide, gonorrea e HIV. Il servizio è considerato una realtà d’eccellenza sul territorio, e lo dimostra il fatto che gli utenti che accedono quotidianamente alla struttura di viale Matteotti provengono da fuori Provincia e da fuori Regione. "L’ASL di Walter Locatelli – dichiara l’assessore Alessandro Pozzi - ha stabilito, seguendo più un principio aziendalistico che quello sociale e sanitario, che nella nuova configurazione del Nord Milano un servizio territoriale importante e strategico come la UOMST venga trasferito a Milano, nella sede di viale Jenner, causando un grave disagio ai tanti utenti che chiedono quotidianamente supporto alla struttura e in un momento storico in cui le statistiche epidemiologiche italiane riferiscono di due casi di HIV ogni giorno. Principi come quelli della valorizzazione dei servizi territoriali diffusi e l’autonomia della Conferenza dei Sindaci rischiano di venire meno con questa decisione dell’ASL e della Regione Lombardia di chiudere la UOMST e lasciare questa fragile utenza priva del supporto psicologico e sociale che il servizio garantisce." "I Comuni del Nord Milano non sono dei quartieri di Milano – continua l’Assessore ai servizi alla persona Alessandro Pozzi, e a cui fanno eco gli Assessori Silvia Trezzi di Cinisello e Rita Parozzi di Bresso – I distretti 6 e 7 sono Comuni che rispondono a dei Sindaci e che hanno un proprio territorio, propri cittadini e proprie specificità. Trasferire la UOMST a Milano equivale a togliere un servizio ai sestesi e al Nord Milano, e per di più lo si sta facendo con una modalità inadeguata, vale a dire con un modulo che avvisa l’utenza di recarsi nella struttura di viale Jenner o in quella di Muggiò. Non si tiene conto assolutamente del disagio psicologico dei pazienti, del loro rapporto con i medici e con gli educatori che ne hanno seguito il percorso. Una delle difficoltà più evidenti che si verranno a creare con questo trasferimento – continua Pozzi - sarà che il presidio di viale Jenner dovrà farsi carico, come sta facendo oggi il Comune di Sesto, di quei casi e di quei pazienti, pur non avendo alcun aumento di personale" La Conferenza dei Sindaci del Nord Milano, pur riconoscendo la titolarità della sede di viale Jenner, chiederà all’ASL di Milano che a Sesto San Giovanni venga mantenuta l’Unità Operativa di Malattie a Sessualmente Trasmissibili, garantendo così un presidio di tutela e di sostegno. La sede di via Matteotti, secondo i Sindaci del Nord Milano, deve continuare a dare ai suoi pazienti sostegno psicologico e assistenza sanitaria, e non ridursi a un servizio informativo o di smistamento che dirotti gli utenti in gravi difficoltà di salute a Milano o a Muggiò. 
http://sestonotizie.it

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