venerdì 8 maggio 2015

IL PROBLEMA “IMMIGRAZIONE”

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Da anni ogni giorno in Sicilia, in Calabria, in Campania ed altrove sbarcano a migliaia con fatiscenti imbarcazioni guidate da feroci aguzzini. Arrivano, ma a volte il mare ne ingoia, suscitando la compassione momentanea, abilmente orchestrata dai massmedia nazionali. Certo, fuggono dalla guerra od anche dalla fame dai loro paesi, attirati dal miraggio di una nuova vita… MA VENGONO PROPRIO QUI, nella terra della crisi economica perpetua, dei senzalavoro, dei senzatetto, dei suicidi, delle vecchiette che rovistano tra la spazzatura in cerca di cibo?

Eppoi, anche se non fossimo così male ridotti, può un solo Paese prendersi cura di un intero continente che si sta spostando in fretta? Neppure tutta l’Europa (quella che se ne frega!) è in grado di contenere tutta quella gente, figurati l’Italia, che appare poco più di un puntolino nelle carte geografiche mondiali… Eppure i buonisti ad ogni costo, la chiesa e le sinistre strepitano contro chi fa educatamente notare l’impossibilità di gestire questa situazione, li definisce beceri, razzisti e tipo Salvini li mettono alla berlina, od almeno cercano di farlo, Crozza in testa, con motivazioni che nascono dai sottintesi, che vorrebbero insomma partire da presupposti ovvi, ma che non vogliono dire una beata m… Ed allora inventano le “risorse” che questi popoli ci portano… Scusate la mia dabbenagine, ma queste”risorse” io proprio non le vedo. Piuttosto vedo che tanta delinquenza (che già avevamo per conto nostro) si è notevolmente rafforzata, vedo che la gente non si sente sicura nei mezzi pubblici (né per strada), vedo i vari presidi delle scuole abolire le rappresentazioni sacre per non suscitare loro disaccordi, vedo una notevole moltitudine di gente con veli, o peggio, vedo ad ogni semaforo lavavetri ed elemosinanti, vedo ad ogni parcheggio chi ti chiede qualche cosa, con la velata minaccia che, se non l’accontenti, forse la macchina non la trovi tutta intera…Sarà poi solo percezione la mia (e me ne scuso con chi mi sbeffeggerà a tutto campo), ma mi pare che questi gentiluomini, che usano le nostre strade, le vie e le piazze per espletare i bisogni naturali considerino le nostre donne come prostitute senzienti (anche se senzienti forse non lo sono affatto!) e così si sentono in dovere di stuprarle quando vogliono e quando possono e senza rimorsi. Ed ora, coccolati dalle sinistre, dalla chiesa e dai sindacati, pompati dalle reti giornalistiche e televisive cominciano a pretendere aumenti dei notevoli vantaggi che già hanno su di noi… Vogliono un tetto principesco in località scelte da loro, un adeguamento della loro “paghetta” crediti telefonici e quanto altro. E lo chiedono con arroganza. E già si verificano i primi assalti alle camionette delle forze dell’ordine, i primi incendi dei centri d’accoglienza, le prime intolleranze verso chi è costretto ad ospitarli, prove generali su ciò che ci attende a breve, continuando così… E le risorse? Probabilmente la loro cultura (che è in contrapposizione con la nostra, che si vuole cancellare), ma più facilmente il miraggio che un domani, una volta nominati italiani e quindi aventi gli stessi diritti (ma non so quanto convenga loro: per ora ne hanno molto di più!) i loro voti possano impinguare i partiti che oggi tanto li covano. E SECONDO ME ANCHE IN QUESTO SBAGLIANO A FARE I CONTI…