lunedì 6 dicembre 2010

Via Libertà s'illumina, ma solo da un lato

La poca coesione tra i commercianti ha provocato un'illuminazione incompleta in via Libertà a Cinisello. La causa, secondo molti, è la presenza di negozianti cinesi che non cooperano nelle iniziative

Installazione delle luminarie natalizie
Installazione delle luminarie natalizie
 
 
Cinisello Balsamo, 5 dicembre 2010 - Via Libertà come un albero di Natale con le luci a intermittenza; o forse, per rendere ancora meglio l’idea, come un albero addobbato a cui ogni tanto viene tolta la spina. L’asse principale della città di Cinisello Balsamo sarà illuminata solo a metà (praticamente) per tutto il periodo natalizio. Come ogni anno il Natale fa capolino accompagnato dal solito strascico di polemiche legate alle luminarie cittadine che, ormai lo si è capito, restano una spesa a carico dei commercianti che si organizzano puntualmente per allestire la via o la piazza di cui fanno parte.
Qualcosa però in questo Natale 2010 non ha funzionato in via Libertà dove gli esercenti hanno deciso di acquistare le luminarie direttamente, senza dover pensare ogni anno al noleggio e alla messa in funzione. Poco più di un centinaio di euro (compresa l’installazione, con tanto di messa a norma di un piccolo impiantino) per avere una piccola stella cometa appesa a due metri di altezza sopra le teste dei passanti.
Una decisione che però non ha messo d’accordo tutti e così, mentre su un lato molti hanno voluto aderire alla proposta illuminando il marciapiede, dall’altro le stelle restano un puntino luminoso qua e là, a metri e metri di distanza l’una dall’altra. Via Libertà ha, a onor del vero, una particolarità che la differenzia dagli altri assi cittadini: la presenza della metrotranvia, che con i suoi cavi impedisce l’allestimento delle tradizionali luminarie cittadine che vanno da una parte all’altra della via.
Per questo gli esercenti sono sempre stati costretti, dal momento dell’arrivo della linea 31, ad adottare soluzioni alternative, ovvero ad addobbi a muro. «Sul mio lato siamo in quattro ad aver deciso di mettere le luci di Natale — spiega Luigi Farchica, parrucchiere mentre osserva la via illuminata solo a metà —. È un peccato perché anche gli addobbi natalizi aiutano a creare un certo clima di accoglienza e favoriscono il passaggio dei clienti».
 
Molto più critico il punto di vista di Giuseppe Lovaglio, di Interlinea, che suggerisce la sua visione dei fatti: «È davvero triste vedere che la vetrina principale della città sia ridotta in queste condizioni — spiega —. Molti hanno rinunciato all’acquisto e fatico a comprendere la scelta perché la spesa non è cresciuta di molto rispetto agli scorsi anni quando si noleggiavano. C’è poca coesione tra noi commercianti e non nego che una delle difficoltà più grandi la si incontra con i negozianti stranieri, soprattutto cinesi che sono parecchi ormai nella nostra via: non sono per nulla partecipi della vita della città e per nulla intenzionati a collaborare; a loro interessa solamente il loro piccolo orticello».
 
Scende la sera e le stelle comete si accendono collegate al crepuscolare; mezza via è quasi buia: «L’Assocentro pensa solo agli interessi della piazza, il Comune non si interessa minimamente a queste cose nonostante le continue plateali promesse di voler prestare attenzione e favorire il mondo del commercio di vicinato — aggiunge Lovaglio —. Per quest’anno va così; però ci stiamo organizzando per migliorare e per farci sentire». Tante le idee in testa, qualcuna delle quali potrebbe già realizzarsi nei primi giorni del nuovo anno. «Dobbiamo fare “guerra” ai centri commerciali? Bene, allora bisogna iniziare sempre più a pensare come loro e a elevare la qualità delle nostre vie. Solo così potremo richiamare i cittadini che magari troveranno un po’ più piacere a passeggiare ancora per la vie della loro città».
di Andrea Guerra

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