venerdì 31 maggio 2013

Letta fa uscire dalla porta il finanziamento ai partiti Ma rientrerà dalla finestra

L'ANNUNCIO VIA TWITTER
Angelino Alfano ed Enrico Letta

Letta fa uscire dalla porta il finanziamento ai partiti
Ma rientrerà dalla finestra

Sgambetto a Grillo: sconti fiscali solo ai partiti "veri"

Jean Ziegler: morire di fame nel XXI secolo


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Una premessa. In genere non indico mai il prezzo di copertina di un libro, sembra di misurarlo a peso, come un chilo di patate o tre etti di pane. Il libro non è una merce. Ma in questo caso, il prezzo di un Euro ha un particolare valore storico. Nel 1989 uscì il primo dei Millelire, libretti supereconomici inventati da Marcello Baraghini di Stampa Alternativa, testi di poche pagine ma di elevato contenuto culturale oppure semplicemente provocatori (e penso all’allora celebre ed equivoco Membri di partito di Alberto Selvaggi). Si vendevano non solo in libreria ma soprattutto nelle edicole. Fu una novità che creò uno strappo nel mercato editoriale e costrinse anche i grandi editori ad inventarsi collane analoghe, senza ottenere per altro lo stesso successo dei Millelire. Tant’è che la collana di Stampa Alternativa sopravvive ancora oggi e si chiama, ovviamente, Un Euro. Il libretto uscito qualche mese fa, Il mercato della fame e la rivolta delle coscienze di Jean Ziegler, è sicuramente in linea con i canoni della collana: tema scottante (la fame nel mondo), parole di un intellettuale e sociologo di fama internazionale (lo svizzero Jean Ziegler), testo che avrebbe dovuto essere letto nel 2011 davanti alla benestante platea del Festival di Salisburgo e fare il giro del mondo ma che invece è stato epurato dagli organizzatori insieme al suo autore.

Sì, perché Ziegler avrebbe toccato argomenti troppo crudi, come la morte dei bambini nei campi profughi della Somalia, nelle bidonville del Pakistan, del Bangladesh e in altre parti del pianeta. Soprattutto avrebbe puntato il dito contro il liberismo esasperato di alcune multinazionali, responsabili della fame e delle guerre nel mondo e – principali finanziatori del Festival di Salisburgo! Ma il discorso di Ziegler, per fortuna, non venne insabbiato. Proposto all’editore austriaco Ecowin Verlag, fu pubblicato nel giro di poco tempo a un prezzo ridottissimo e riuscì a vendere ventimila copie in due settimane.
Il libretto, uscito per la prima volta in Italia nell’edizione di Stampa Alternativa, è diviso in due parti:La rivolta delle coscienze: il discorso cancellato, nella traduzione dal tedesco di Sibylle Kirchbach, che è appunto il discorso che Ziegler avrebbe dovuto tenere a Salisburgo, e Intervista a Jean Ziegler, a cura della giornalista svizzera Saraïna Gross, nella versione dal tedesco di Anna Ruchat con la collaborazione di altre traduttrici.
Sono cose risapute, la fame e le guerre nel mondo, e proprio per questo lontane, come situazioni che non ci appartengono e contro cui non possiamo fare nulla. Ma non è così. Nel suo discorso, Ziegler te le mette lì, davanti agli occhi, con cifre così impressionanti da non sembrare vere e con un realismo così drammatico e documentato per cui non possiamo più restare indifferenti: ogni cinque secondi nel mondo muore un bambino sotto i dieci anni perché non ha di che mangiare, per lo stesso motivo muoiono 37 mila persone al giorno e un miliardo vive in condizione di grave e costante sottoalimentazione. Ziegler ti parla poi della noma, la stomatite cancrenosa che colpisce le mucose della bocca nei bambini malnutriti e descrive le conseguenze con una oggettività spietata.
Eppure, secondo il resoconto della FAO, l’agricoltura così com’è, senza ulteriore sviluppo, potrebbe comodamente produrre il doppio della quantità di cibo sufficiente a sfamare l’intera popolazione del pianeta. Se ciò non avviene, è perché le multinazionali che controllano l’industria alimentare, in connubio con le banche, non hanno altro obbiettivo che aumentare sempre più i profitti. In sostanza si tratta di un’enorme speculazione finanziaria sulle materie prime alimentari. Ecco perché ogni bambino che muore di fame viene in realtà assassinato.
Non solo, l’agenzia della Nazioni Unite WPF, World Food Programme, ha visto ridurre i suoi fondi dai sei miliardi di dollari del 2008 ai 62 milioni del 2011. E questo perché i più ricchi tra i Paesi membri – Stati Uniti, Canada, Australia e i Paesi della UE – hanno dovuto dirottare tutte le disponibilità economiche in aiuto delle banche, centro e causa della bolla speculativa dell’alta finanza che ha scatenato la crisi.
Ma Ziegler sottolinea un altro aspetto importante: “Nessuno all’interno dei gruppi industriali vuole uccidere i bambini. Non si tratta di una colpa individuale o di cattiveria. Il signor Brabeck è una persona per bene ma se, in qualità di presidente della Nestlè, non otterrà utili esorbitanti, dopo un paio di mesi non sarà più il presidente della Nestlè”. Insomma, responsabile di tutto è il meccanismo assurdo innescato da quello che il sociologo e critico della globalizzazione chiama “l’oscurantismo neoliberale”. È un sistema cannibale. Chi non si adegua viene messo in disparte affinché il sistema continui a macinare guadagni. La morte di 37 mila persone al giorno, poi, non lo riguarda, è soltanto una fatalità.
A tutto questo c’è un solo rimedio: la ribellione dei Paesi poveri e la presa di coscienza dei Paesi ricchi. Gli “indignati” sono solo un segnale. Il sogno di Ziegler è che l’arte stessa – musica, teatro, poesia – porti l’uomo a superari i propri limiti, ad “aggredire le coscienze” e a far si che si rivoltino. Perché al di là dell’accumulo del denaro, c’è tutta un’umanità che soffre per colpa nostra e che non possiamo ignorare.
Romano A. Fiocchi
(Jean Ziegler, Il mercato della fame e la rivolta delle coscienze, Stampa Alternativa-Nuovi Equilibri, 2012, pagine 32, a cura di Sibylle Kirchbach e Anna Ruchat, prezzo: Euro 1,00)


Fonte: http://www.tuononews.it/2013/3/20/news/Ziegler-morire-secolo-712204/detail.aspx

Tares, quando si dovrà pagare? Tre potrebbero essere le rate


Se ne discuterà in consiglio comunale
Nella seduta di commissione di giovedì 23 maggio la prima commissione consiliare ha esaminato due delibere che saranno oggetto di discussione in occasione del consiglio comunale convocato per questa sera (27/05). La prima delibera esaminata, ha riguardato il piano finanziario inerente il costo del servizio rifiuti nella sua totalità. L'Amministrazione ha richiesto, a tal proposito, a Co.re. attuale gestore del servizio, di formulare secondo le norme vigenti, il piano finanziario che sarà uno strumento utilissimo quando in sede di approvazione del bilancio preventivo, si definiranno gli importi tariffari della tassa sui rifiuti.
La giunta ha poi presentato una seconda delibera relativa alla determina delle rate e relative scadenze. La proposta avanzata prevede tra scadenza con queste date: 31/07, 30/09, 30/11. L'Amministrazione si è attivata per creare un percorso che possa agevolare i propri cittadini rispetto al pagamento delle rate, in quanto nel clima di confusione imperante, rispetto al quale il Governo non ha ancora definito la Tares, gli enti locali si trovano penalizzati nel poter fornire un criterio di calcolo definitivo per le singole famiglie. La commissione, a tal proposito, si è epressa perché per le prime due scadenze i cittadini ricevano per tempo un bollettino postale già compilato per il pagamento. In merito alla terza rata, l'amministrazione stà vagliando e monitorando la questione, in quanto non dovrebbe essere possibile il pagamento con bollettino postale ma molto probabilmente andrà versato con mod. F.24. Il cammino della Tares sarà ancora lungo ed andrà verififcato costantemente.
di Fabiano Vavassori

giovedì 30 maggio 2013

Dall'aria all'ombra, dal rumore alla musica. Le tasse più assurde2/12

Una tassa per ogni occasione: la creatività del Fisco pare inesauribile. Mentre sugli 'svapatori' sta per abbattersi la nuova accisa sul non-tabacco, negli aeroporti di Roma e Milano decolla il 'balzello sul rumore'. Alcune tasse sono ancora più assurde, come quelle che emergono dal rapporto di Confesercenti il cui nome non poteva essere più appropriato: Balzelli d'Italia. Eccone alcune
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Fonte LaPresse

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IRESA, NUOVO BALZELLO PER CHI VIAGGIA

In Lazio e Lombardia è stata recentemente introdotta l'Iresa, la nuova Imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili.
Secondo i calcoli resi noti da Assaereo, nel complesso, la nuova imposta avrà un impatto da 37 milioni di euro nel 2013 e di 55 milioni nel 2014. E' l'ennesimo balzello per le compagnie aeree che arriveranno a pagare oltre mille euro per un volo dagli scali romani e milanesi.

Sospesa l’IMU per l’abitazione principale



Il decreto legge 54 approvato dal Governo lo scorso venerdì ha sospeso il versamento della prima rata IMU, prevista il 17 giugno prossimo, per gli immobili destinati ad abitazione principale e pertinenze, per gli immobili delle cooperative a proprietà indivisa, per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica e per immobili e terreni agricoli.
Non abolizione definitiva dell’imposta, ma semplice sospensione, finalizzata ad una revisione della tassazione sulla casa che dovrà vedere la luce entro il 31 agosto.
Per i moltissimi italiani che possiedono solo la casa di abitazione, il decreto comporta un risparmio che in media è 112 euro, se confrontato con l’acconto 2012 (Fonte Osservatorio UIL su dati MEF).
Se il governo non riuscirà ad effettuare la riforma, la prima rata ora sospesa potrebbe però essere richiesta ai contribuenti entro il 16 settembre.
Dunque in attesa di una riforma complessiva della intera disciplina dell’imposta municipale propria, il servizio di conteggi IMU inviati a domicilio resta sospeso.
E’ possibile effettuare il calcolo dell’imposta on-line e stampare il relativo modello di versamento F24 sul sito comunale www.comune.cinisello-balsamo… nella sezione pagare le tasse IMU 2013.
Il Settore Entrate (Vicolo del Gallo, 10) è a disposizione dei cittadini per ogni informazione e per un aiuto al calcolo dell’IMU nei seguenti giorni ed orari: lunedì e venerdì dalle 9.00 alle 12.00; mercoledì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.20. Orari di ricevimento telefonico: lunedì: dalle 14.30 alle 16.30; martedì e giovedì: dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 16.30 Telefoni:02/66023402-408-459-476-827-456-458-806-468-469-471-807-441-465

mercoledì 29 maggio 2013

Dall'aria all'ombra, dal rumore alla musica. Le tasse più assurde 1/12


Una tassa per ogni occasione: la creatività del Fisco pare inesauribile. Mentre sugli 'svapatori' sta per abbattersi la nuova accisa sul non-tabacco, negli aeroporti di Roma e Milano decolla il 'balzello sul rumore'. Alcune tasse sono ancora più assurde, come quelle che emergono dal rapporto di Confesercenti il cui nome non poteva essere più appropriato: Balzelli d'Italia. Eccone alcune

SIGARETTE ELETTRONICHE

Pare sia questione di ore... Il governo sta preparando l'emendamento che introdurrà la tassa sulle e-cig. Un'accisa sul non-tabacco, dopo che lo Stato ha visto andare in fumo oltre 200 milioni di euro di gettito in tre mesi, tra dicembre e febbraio, a causa del mancato incasso di imposte sui tabacchi.

Piste ciclabili... inaccessibili


Piste non ciclabili! Viaggio quasi sempre in bici, e spesso, troppo spesso mi capita di trovare le piste riservate alle due ruote, sbarrate da autoveicoli, che impediscono il transito, ma quando questa maleducazione, è perpretata da dipendenti di aziende pubbliche (Atm), l'aspetto è ancora peggiore, il fatto che stiano lavorando in metropolitana, non gli da nessun diritto di parcheggiare sulla pista ciclabile, né a loro né alla vettura al loro fianco. Per la cronaca, lo spiacevole evento, si è verificato alla stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni in pieno giorno, alle 14.

AL BREDA INTER, MONZA E TRITIUM: GLI ALLIEVI DEL '97 SI SFIDANO DOMENICA 2 GIUGNO NEL TORNEO DEL CENTENARIO


Sesto San Giovanni -    Un torneo che vedra' scendere in campo Inter, Monza, Tritium e Pro Sesto domenica 2 giugno allo stadio Breda. In campo gli allievi (classe 1997) che si affronteranno per conquistare il Trofeo del Centenario. "Un appuntamento - dice il d.g. Lele Albertini - che offrira' spettacolo. I nostri ragazzi avranno di fronte alcune tra le migliori squadre lombarde di questa categoria. Un momento di festa, ma anche di crescita per i giovani biancocelesti e per l'intera sociata'. Speriamo che gli sportivi sestesi accorrano numerosi". 

martedì 28 maggio 2013

Intercettazione agli zingari: “Venite in Italia, tutti rubano”

Intercettazione agli zingari: “Venite in Italia, tutti rubano”

rom
In Toscana 18 persone di etnia rom sono stati tratti in arresto dagli uomini della Questura di Pistoia, durante l'operazione sono stati ritrovati circa 1,4 chili di oro e centinaia di pietre preziose. Potremmo dire che non si tratti di nulla di nuovo, ma, la cosa sconvolgente proviene da alcune intercettazioni telefoniche
 in cui gli zingari arrestati, telefonando all'estero, avrebbero invitato parenti ed amici a raggiungerli in Italia perchè "Qui girano i soldi e tutti rubano". Gli inquirenti sono rimasti stupiti nel sentire quanto sia alto il livello di impunità percepito da queste popolazioni, che a quanto pare, qui si possono permettere di commettere qualsiasi tipo di reato senza grossi problemi penali. In conclusione, mentre i ragazzi italiani sorpresi con un pezzetto di "fumo" o altri reati minori simili sono ancora in galera, i 18 zingari saranno presto scarcerati in attesa di giudizio con l'obbligo di "firma" (?!?).

In Italia infibulare ora si può. Basta non esagerare

Mentre in Africa si contrasta la barbarie, in Italia si dubita se la mutilazione sia reato. E poi si parla di violenza sulle donne…
di Souad Sbai
5 dic – «Chiunque, in assenza di esigenze terapeutiche, cagiona una mutilazione degli organi genitali femminili è punito con la reclusione da quattro a dodici anni. Ai fini del presente articolo, si intendono come pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili la clitoridectomia, l’escissione (…) (…) e l’infibulazione e qualsiasi altra pratica che cagioni effetti dello stesso tipo. Chiunque, in assenza di esigenze terapeutiche, provoca, al fine di menomare le funzioni sessuali, lesioni agli organi genitali femminili diverse da quelle indicate al primo comma, da cui derivi una malattia nel corpo o nella mente, è punito con la reclusione da tre a sette anni. La pena è aumentata di un terzo quando le pratiche di cui al primo e al secondo comma sono commesse a danno di un minore ovvero se il fatto è commesso per fini di lucro».
Leggete bene queste righe, cuore della Legge 7/2006 a firma di Giuseppe Consolo, perché da oggi, dopo la sentenza della seconda sezione della Corte d’Appello del Tribunale di Venezia, sono carta straccia. Il dispositivo emesso dalla Corte, grazie al quale vengono assolti i due genitori nigeriani che hanno sottoposto le due figlie a infibulazione, certifica che nonostante vi sia una legge che la vieta, essa «non costituisce reato».
Al peggio non c’è fine, anzi, ci dobbiamo rassegnare a dover sprofondare sempre più nell’abisso della vergogna. Se davanti all’esistenza di una legge, chiara e precisa come la 7/2006, si può ancora dubitare che l’infibulazione sia reato, credo che sia allora il sistema ad essere inquinato. O forse, più propriamente, marcio. Emorragia, infezione, morte, dolori lancinanti durante il parto, depressione, suicidio, sterilità, lacerazioni sanguinose, morte. Ecco cosa provoca il «non reato» dell’infibulazione in una bimba che diventerà, domani, una donna mutilata. Nel corpo e nell’anima, nella mente e nell’integrità fisica.
Ma questo, in Italia, nonostante ci sia una legge, non è reato. E allora, mi chiedo io, cos’è reato? Esiste un reato leggero e uno pesante? Chi decide se il reato è leggero o pesante? Mutilare i genitali di una bambina o di una donna è un’orrenda violazione di ogni diritto umano e di libertà. Oggi tante parole verranno spese per pontificare sui diritti della donna e contro la violenza, ma la vergogna di fatti come questo non si cancella.
Con quale coraggio si riesce ancora a fare squallide marchette sulla pelle delle donne, quando due bambine vengono umiliate per l’ennesima volta dopo che è stata loro strappata la dignità di essere donne? Chi si prende la responsabilità di creare un precedente di questo genere? Con quale cuore potremmo chiedere al Governo di sospendere i rapporti con quei paesi in cui l’infibulazione si pratica ancora nel silenzio mondiale? Ma il paradosso più grave è che mentre in Africa si sta lavorando per combattere il fenomeno e molte donne e uomini finiscono in carcere, qui l’estremismo ha vinto ancora una volta, grazie alla visione vergognosa del multiculturalismo che impera in questo Paese.
Quella visione che vide alcune parti politiche osteggiare la legge Consolo e i cui esponenti oggi forse staranno brindando allo stupro fisico, mentale e umano cui quelle bimbe furono sottoposte. Ho una sensazione di rigetto, totale e ineluttabile verso le interpretazioni e le congetture che possono, in un modo o nell’altro, giustificare un simile abominio. L’Europa ci ha spesso redarguito perché da noi i diritti delle donne sono calpestati, ma non mi pare che lo scandalo di questa sentenza abbia invaso le segrete stanze dei palazzi di Bruxelles.
Il sangue di queste e altre bambine viene calpestato ogni giorno, senza ritegno né remora, dimenticando quelle urla strazianti di dolore, mentre la lametta taglia la carne e l’anima scappa via, per non vedere la terra che man mano si impregna del rosso acceso del sangue di un’innocente.
Souad Sbai

Voti espressi Elezioni Comunali Cinisello Balsamo Candidati alla Carica di Sindaco

CINISELLO BALSAMO

Elezioni Comunali del 26/05/2013

I dati pubblicati non hanno alcun valore di ufficialità

Elezioni Comunali del 26/05/2013
Voti espressi per i candidati alla carica di Sindaco
Sezioni Scrutinate 65 su 65
Ultimo aggiornamento ore 02.42 di martedì 28 maggio 2013
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FotoCandidatoVoti Validi%
ROBERTO MARIA BACCI4281,55 %
ALESSANDRA RICCARDI3.76913,63 %
SIRIA TREZZI12.77946,21 %
ENRICO ZONCA7.21826,10 %
NADIA ROSA6902,50 %
GIUSEPPE BERLINO2.76810,01 %
Totale voti validi27.65297,00 %
Schede Bianche1350,47 %
Schede Nulle7012,46 %
Schede Contese200,07 %
Voti Nulli00,00 %
Totale Voti28.508



lunedì 27 maggio 2013

Il nuovo video su MES, signoraggio, Bilderberg, degli autori di "smascherate le Iene"

IL FURTO DELLA VERGOGNA! "COLPO" ALLA SEDE DELLA CROCE ROSSA DI SESTO IN VIA MANIN, RUBATI I SOLDI DESTINATI AI "PIU' BISOGNOSI"

Sesto San Giovanni -    Durante la notte ignoti, dopo essersi introdotti nella sede della Croce Rossa Italiana sita in Via Manin 110, hanno asportato il denaro contenuto nella teca raccolta fondi e nelle macchinette del caffè. Chi si è introdotto nelle stanze ha forzato e divelto tutte le serrature delle porte e degli armadietti dei volontari, causando danni ad una struttura a totale servizio dei bisognosi. Le forze dell’ordine, giunte immediatamente sul posto, a seguito segnalazione, non hanno potuto fare altro che constatare i fatti. "Provo un senso di profonda amarezza ed un immenso dispiacere per quanto accaduto" commenta Pasquale Crisci, presidente della comitato sestese di Croce Rossa. " Il denaro sottratto sarebbe stato destinato ai sempre più numerosi "vulnerabili" presenti sul territorio sestese, per l’acquisto di viveri alle famiglie meno abbienti e di pasti per i senza tetto. Chi ha deciso di "sparare" per l’ennesima volta sulla Croce Rossa avrà sulla coscienza il peso enorme di un azione ignobile perpetrata nei confronti dei più deboli. Toccherà adesso ai volontari raccogliere i cocci cercando di rendere velocemente agibile la sede e tornare ad essere operativi nel più breve tempo possibile." 
http://sestonotizie.it/leggi.php?artID=2895010

Notte di tragedia e miracoli al Bassini


L’ospedale di Cinisello ha debuttato nell’espianto multiorgano
di Rosario Palazzolo
Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo (Spf)
Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo (Spf)
Cinisello Balsamo, 27 maggio 2013 - Per tanti grandi ospedali è una routine, per il Bassini un miracolo di vita. L’ospedale dell’azienda Icp ha realizzato il primo espianto multiorgano della propria storia. Diverse équipe da Milano Niguarda, Bergamo e altri ospedali del Nord Italia sono approdate nelle sale operatorie cinisellesi per eseguire interventi di espianto a una paziente deceduta nel reparto di Cardiologia. Tutto è avvenuto in pochissime ore. 
I medici hanno chiesto ai familiari la disponibilità all’espianto e avviato la complessa macchina burocratica e tecnica che in poche ore dal decesso consente di arrivare a espianto e reimpianto. Il Bassini è dotato della commissione che ha il compito di verificare che tutte le condizioni mediche siano conformi alle norme. Non appena è arrivato il benestare, è stata predisposta una sala operatoria dove le équipe specializzate hanno eseguito gli espianti.
Un rene è servito a salvare una donna che nel frattempo era stata trasportata con un aereo militare dalla Puglia ai Riuniti di Bergamo. A Niguarda è stato reimpiantato un polmone. Altre équipe hanno agito nel corso di una notte di tragedia e di miracoli. Per una donna che ha smesso di vivere, grazie al grande senso di civiltà dei familiari, altre persone sono tornate a sperare.
Il Bassini si è dimostrato pronto a garantire una collaborazione stabile con i principali centri trapianti italiani, garantendo un servizio di segnalazione della disponibilità di organi oltre che la capacità di riunire in modo rapido la commissione medica chiamata a dare il via libera.
rosario.palazzolo@ilgiorno.net

domenica 26 maggio 2013

La Casta non è sazia: vogliono darsi l'aumento da 1.200 € netti al mese


CAPACI DI TUTTO

La Casta non è sazia:
vogliono darsi l'aumento
da 1.200 € netti al mese

Vaccaro, fedelissimo di Letta, propone una legge per equiparare gli stipendi di parlamentari ed eurodeputati. Prepariamoci: indennità e diaria schizzeranno alle stelle

Enrico Letta

Due preti di strada Ma uno faceva opere l'altro polemiche Fede contro ideologia, testimonianza contro presenzialismo I riti di ieri rispecchiano le vie opposte percorse da Gallo e Puglisi


Erano ciottoli diversi quelli calpestati da don Gallo e don Puglisi, tra i preti di strada più conosciuti di questi nostri tempi. Ciottoli duri di strade accidentate.
Frequentate dai derelitti e dai «percossi dalla vita» o battute dai ragazzini tentati dalle mafie. Due preti sociali, come si dice. Due preti impegnati. Due uomini di Chiesa sulla frontiera dell'emarginazione. Quanto diversi, don Andrea e padre Pino, lo si è visto anche ieri, in un giorno di riti celebrati faccia al mare, lontanissimi tra loro. Nella comunità di san Benedetto al Porto, per mantener fede alla tradizione di officiare i funerali dei suoi preti, c'era Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e capo della Cei. A Palermo ottantamila persone hanno assistito all'elevazione agli onori degli altari del parroco del Brancaccio ucciso da Cosa nostra, era il 15 settembre 1995, e proclamato beato da Benedetto XVI nel giugno scorso per martirio «in odio alla fede». Diversissime anche le rappresentanze pubbliche. Istrionico, presenzialista e amante dei riflettori, meglio se illuminati dall'ideologia sinistra o almeno radical chic, l'ex salesiano genovese aveva in prima fila per l'ultimo saluto militanti No Tav, sindaci della Val di Susa, Alba Parietti, il segretario Fiom Maurizio Landini, Dori Ghezzi, Shel Shapiro e Vladimir Luxuria. La ribellione e la protesta ben spruzzate di glamour. Mite e silenzioso ma indomito e concreto nella lotta alle mafie, «3P» - il soprannome delle iniziali - aveva ad acclamarlo tra la gente comune il presidente del Senato Pietro Grasso, i ministri dell'Interno Angelino Alfano, della Giustizia Annamaria Cancellieri e della Funzione pubblica Giampiero D'Alia. La normalità e le istituzioni dello Stato.
Le strade battute da padre Pino e don Andrea portavano, almeno in apparenza, in direzioni diametralmente opposte. Da una parte la fede, dall'altra l'ideologia. Il segno della croce e il pugno chiuso. Il catechismo delle vocazioni e le manifestazioni del gay-pride. Le prediche sul sagrato contro Cosa nostra e le celebrazioni pro Chavez con la bandiera venezuelana sull'altare. Da una parte il tifo delle star della musica e del varietà, da Beppe Grillo a Vasco Rossi, da Celentano a Piero Pelù. Dall'altra il silenzio dell'antipersonaggio che lavorava sulle anime.
«Peccato che don Gallo sia un prete. Se fosse un politico avremmo trovato il nostro leader», scrisse Loris Mazzetti, parlando del centrosinistra nel libro pubblicato con lui. L'ideologia invadeva di continuo le esternazioni del prete genovese amico di De Andrè e elettore di Nichi Vendola alle primarie del centrosinistra. Anche ieri il «Bella ciao» cantato a squarciagola dai militanti dei centri sociali ha sovrastato l'omelìa del cardinal Bagnasco. A volte sono certi sponsor maldestri a schierarti più di quanto vorresti su sponde estreme. Quelli di don Gallo erano i centri sociali e il Fatto quotidiano che il giorno della morte gli ha dedicato titolo d'apertura e parecchie paginate. È dovuta intervenire la sua segretaria personale («Così non rispettate la memoria e l'insegnamento di don Gallo. Lui credeva nella Chiesa e ne aveva un rispetto profondo») per interrompere i cori fuori posto, far tornare il silenzio e riprendere la celebrazione. Il rivoluzionario don Gallo aveva sempre alzato la voce, si era schierato dalla parte degli omosessuali e in favore della liberalizzazione delle droghe leggere. Ma nella sua Genova, fucina d'intelligenze e gerarchie ecclesiastiche, non aveva mai rotto con i superiori, da Siri a Bertone fino a Bagnasco, che gli aveva fatto visita anche pochi giorni prima che si spegnesse.
«Sì, ma verso dove?» era il motto di padre Puglisi. «Qual è il senso della nostra esistenza?», chiedeva ai ragazzini. Con la forza della testimonianza e della condivisione il prete antimafia aveva tolto dalla strada i bambini affascinati dai boss e pronti ad arruolarsi nel racket. Al cristianesimo non serve il supporto dell'ideologia, faceva capire «3P». La fede in Gesù è da sola garanzia di liberazione. E così, due anni prima dell'agguato sulla porta di casa, aveva fondato al Brancaccio il centro «Padre nostro». Per dedicarsi a tempo pieno all'educazione e all'insegnamento, alla formazione dei preti e all'evangelizzazione. Che fosse lui il vero rivoluzionario?

JFK, mistero infinito. "L'ombra di Fidel Castro dietro la sua morte" Secondo lo storico Brian Latell la Commissione Warren trascurò i rapporti del killer del presidente con i cubani. Per qualcuno la verità scottava troppo

nostro inviato a Gorizia
Era il 22 novembre di cinquant'anni fa. Alle 12 e 30 il presidente John Fitzgerald Kennedy veniva ucciso a Dallas.
Si tratta forse dell'omicidio più indagato della storia. Ma anche uno dei più discussi e su cui si hanno meno certezze. La versione ufficiale fornita dalla commissione Warren costituita una settimana dopo il fatto dal presidente Lyndon B. Johnson è nota: Kennedy venne ucciso con tre colpi di fucile (il primo a vuoto, il secondo alla spalla e il terzo alla testa) sparati da Lee Harvey Oswald il quale agì da solo. Questa ricostruzione ha sempre causato scetticismi (sfociati anche in due altre indagini, una del House Select Committee on Assassinations voluto dal congresso americano e una del procuratore distrettuale Jim Garrison). Tra i punti più contestati, il fatto che Oswald sia riuscito a sparare tre colpi in circa 7 secondi con un fucile italiano Carcano a otturatore manuale.
Sul tema sono tornati ieri al festival èStoria (che si conclude oggi a Gorizia) Massimo Teodori, per tre decenni docente di Storia americana all'Università di Lecce, e Brian Latell il quale, lavorando con la Cia, è stato a lungo National intelligence officer per l'America latina e ora è Senior Research Associate in Cuba studies all'Università di Miami. Lattel ha appena pubblicato un volume (non ancora tradotto in italiano) che si intitola Castro's Secrets. E che avanza una tesi sconcertante. «Credo - dice Latell - che il rapporto della commissione Warren sia esatto quando indica Oswald come l'unico esecutore materiale. In questo senso non fu una cospirazione. Colpire Kennedy a ottanta metri con quel fucile era perfettamente possibile. Quello su cui la commissione Warren ha svolto un'indagine lacunosa sono stati i rapporti di Oswald con i cubani». Rapporti che Latell ha ricostruito proprio a partire dal suo libro per cui si è avvalso della testimonianza di molti ex agenti cubani, tra cui Florentino Aspillaga, per decenni uomo di punta nell'intelligence dell'Avana. «I servizi cubani avevano un altissimo livello di efficienza e avevano avuto svariati contatti con Oswald. Oswald era un invasato filo cubano e aveva già cercato di uccidere il generale Edwin Walker... Kennedy si trasformò in un bersaglio perfetto andando a Dallas».
Quanto al lider máximo è difficile dire esattamente in che misura fosse coinvolto nel progetto. Però esistono prove indiziarie. «Lo stesso giorno in cui venne ucciso, Kennedy ebbe un incontro con alti ufficiali del Pentagono e con agenti della Cia per pianificare la morte di Fidel. La Cia stava cercando di reclutare un ex agente cubano a Parigi perché tornasse a Cuba a uccidere Castro. Purtroppo era un triplogiochista ed era ancora fedele al regime... Questo per dire che il livello di minaccia ai rispettivi leader era molto alto. Un paio di mesi prima dell'attentato a Kennedy, Castro tenne un discorso, era il 7 settembre del '63. Ci sono delle registrazioni. Disse: “Se vogliono assassinare un cubano gli americani sappiano che anche loro possono essere assassinati...”. Secondo me era una minaccia diretta a Kennedy, che per parte sua pianificava l'eliminazione di Castro».
Ma non solo: «Ho intervistato - spiega Latell - Florentino Aspillaga che all'epoca aveva il compito di intercettare le comunicazioni della Cia da Washington. Il giorno dell'attentato a Kennedy, tre ore prima che sparassero al presidente i suoi capi gli ordinarono di non intercettare più le comunicazioni radio da Washington ma di concentrarsi su quelle provenienti dal Texas. E Aspillaga a partire da questo si è fatto un'idea chiara: sicuramente Castro sapeva che cosa stava accadendo a Dallas. Forse non lo aveva pianificato direttamente ma ne era informato».
Resta la grande domanda. Come mai, se le cose stanno così, e c'è chi come il professor Teodori ne dubita, la Commissione Warren nella sua inchiesta non ha mai seguito la pista cubana? Una pista che politicamente avrebbe anche potuto essere molto conveniente. Latell lo spiega così al Giornale: «La Commissione non lavorò male... Semplicemente la Cia, l'Fbi e lo stesso Robert Kennedy (fratello del presidente e suo ministro alla giustizia, ndr) nascosero molte informazioni alla Commissione perché le ritenevano fondamentali per la sicurezza nazionale». Quelli di Latell per ora restano indizi ma se avesse ragione la morte di Kennedy assumerebbe tutto un altro aspetto.

sabato 25 maggio 2013

Elezioni amministrative 26 e 27 maggio 2013 a Cinisello Balsamo

 Domenica 26 maggio e lunedì 27 maggio, si vota nel comune di Cinisello Balsamo, per eleggere il nuovo sindaco, Vox Populi in qualità di associazione culturale non partecipa alle elezioni, lasciando libertà di voto ai suoi iscritti e simpatizzanti, in quanto ritiene un diritto di ogni cittadino esprimere un voto per quella lista o candidato che più rappresenti le proprie idee, nel rispetto di quanto emerso nella riunione di tutti gli iscritti, il voto non è merce di scambio o da mettere in vendita. L'Onore è qualcosa che va ben oltre certe promesse!


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