venerdì 31 agosto 2012

Morto cardinal Martini Nel 2002 si ritirò a Gerusalemme, tornò nel 2008



Il cardinale Carlo Maria Martini Il cardinale Carlo Maria Martini
Morto cardinal Martini
E' morto il cardinale Carlo Maria Martini. Lo comunica l'arcivescovo di Milano, Angelo Scola. Pochi istanti fa, dal cancello del collegio Aloisianum è uscito un anziano sacerdote, che non ha voluto rendere noto il proprio nome, e che però ha detto ai giornalisti che lo hanno avvicinato per chiedergli se sapesse qualcosa del Cardinale, "Martini è morto". "Era un grande uomo - ha aggiunto l'anziano sacerdote - un grande studioso, ci ha lasciato tanti insegnamenti, era un uomo di Dio". Poi si è allontanato in auto.
Carlo Maria Martini, nato a Torino il 15 febbraio 1927, era stato arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002, quando gli è subentrato il cardinale Dionigi Tettamanzi. Martini, biblista ed esegeta, si era poi trasferito a Gerusalemme dove ha proseguito i suoi studi. Nel 2008 era rientrato in Italia per curare il morbo di Parkinson da cui era affetto, e da allora risiedeva all'Aloisianum di Gallarate, dove oggi è morto. L'istituto che ha ospitato il cardinal Martini negli ultimi anni di vita, dopo il suo ritorno da Gerusalemme per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute, è l'Aloisianum, un importante Istituto di studi Filosofici gestito dai Gesuiti dove il sacerdote in anni passati aveva studiato. L'ultimo piano del complesso è attrezzato per ospitare gesuiti anziani lungodegenti o con necessità di cure. Il nome della struttura deriva da Aloisius (Luigi in latino) ed è dedicata a San Luigi Gonzaga. L'istituto è nato nel 1839, per ospitare un seminario degli aspiranti gesuiti, grazie ad una generosa donazione della contessa Rosa Piantanida Bassetti Ottolini. Sorge alla periferia di Gallarate, nel rione Ronchi, un tempo proprietà dei Bassetti. Il nucleo centrale dell'Aloisianum è costituito dal complesso universitario, fronteggiato da cedri del Libano e affiancato da biblioteca, sala convegni e refettorio. A occidente del complesso ci sono un un orto e un frutteto. Una fattoria è collegata al complesso, e serve l'intera zona con prodotti ortofrutticoli e di allevamento freschi.
MORTO CARD.MARTINI, BIBLISTA CHE PARLAVA A GENTE - Un propulsore dell'ecumenismo e del dialogo con le altre religioni, a cominciare dall'ebraismo. Un grande biblista e un uomo dalla profonda cultura, autore di molti libri e scritti, capace però di parlare alle folle e di attirare i giovani. Una figura aperta al cambiamento. E' stato tutto questo il cardinale Carlo Maria Martini, morto oggi all'età di 85 anni. Nato a Torino il 15 febbraio 1927 entra nella Compagnia di Gesù a 17 anni, il 25 Settembre 1944, e qui studia filosofia e teologia. Il 13 luglio 1952 viene ordinato sacerdote a Chieri (To). Nel 1958 si laurea in teologia fondamentale alla Gregoriana di Roma, con una tesi dal titolo "Il problema storico della Risurrezione negli studi recenti" e prosegue gli studi in Sacra Scrittura, perfezionandoli anche all'estero. Il 2 febbraio 1962 pronuncia la solenne professione religiosa e in questo stesso anno gli viene assegnata la cattedra di critica testuale al Pontificio Istituto Biblico di Roma. Due anni dopo cura una nuova edizione del "Novum Testamentum graece et latine" di A. Merk e diviene membro del comitato per la pubblicazione del "The Greek New Testament". Il 29 settembre 1969 è nominato Rettore del Pontificio Istituto Biblico di Roma, carica che terrà fino al 1978. Sempre nel 1969 esce la seconda edizione di "The Greek New Testament", che costituisce la base delle 800 e più versioni del Vangelo diffuse nel mondo: padre Martini è uno dei cinque editori, l'unico cattolico. Il 18 luglio 1978 Paolo VI lo nomina Rettore Magnifico della Pontificia Università Gregoriana. E per la quaresima di quello stesso anno lo invita a predicare il ritiro quaresimale in Vaticano: sarà l'ultimo di Papa Montini. Il nuovo papa, Giovanni Paolo II, lo elegge il 29 dicembre 1979 alla cattedra episcopale di Milano. Il 6 gennaio 1980 viene consacrato vescovo in S. Pietro. E il 10 febbraio successivo fa il suo ingresso ufficiale nella Diocesi di Milano. Nel novembre 1980 inizia l'esperienza della Scuola della Parola, le meditazioni tenute in Duomo a Milano per accostare la gente alla Scrittura secondo il metodo della lectio divina, insegnando a "leggere un testo biblico usato nella liturgia per gustarlo nella preghiera e applicarlo alla propria vita". L'iniziativa ebbe un successo crescente, attirando tantissimi giovani. Il 2 febbraio di tre anni dopo il Papa lo fa cardinale, con il titolo di Santa Cecilia. Nell'ottobre 1986, durante la 16° assemblea a Varsavia, viene nominato presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee: inizia il mandato con la Pasqua del 1987 e lo conserva fino al 1993. Tra il 15 e il 23 novembre 1986 si tiene ad Assago (Mi) un grande convegno diocesano sul tema del 'Farsi prossimo' dove viene lanciata l'iniziativa delle Scuole di formazione sociale e politico. A ottobre 1987 inizia la serie di incontri sulle 'domande della fede', chiamati anche 'Cattedra dei non credenti', indirizzati a persone in ricerca della fede. Il 23 novembre 2000 viene nominato dal Papa Accademico Onorario della Pontificia Accademia delle Scienze. L'11 aprile 2002 riceve la laurea honoris causa in Scienze dell'Educazione dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. L'11 luglio 2002 il Pontefice accetta le sue dimissioni. Il progetto del card. Martini è di riprendere gli studi biblici vivendo prevalentemente a Gerusalemme. E così fa. Come cardinale elettore, torna a Roma per il conclave 2005, che elegge papa Ratzinger, ed è lui stesso è indicato da media e osservatori come uno dei papabili. L'11 giugno 2006 riceve la Laurea honoris causa in filosofia dall'Università ebraica di Gerusalemme gli conferisce. Nel 2008 rientrò in Italia definitivamente, stabilendosi all'Aloisianum di Gallarate, per poter curare il Parkinson. Pochi mesi fa, a marzo era uscito "Credere e conoscere", frutto di una conversazione avvenuta a più riprese con il chirurgo e senatore Pd Ignazio Marino: nel libro Carlo Maria Martini affrontava con coraggio una riflessione su alcuni dei temi più spinosi oggi per la Chiesa: inizio della vita umana, fecondazione artificiale e donazione degli embrioni, sessualità e omosessualità, celibato per i sacerdoti, fine vita ed eutanasia. A riprova di una vivacità intellettuale che lo ha accompagnato per tutta la sua vita

La strana maglietta di Obama...


di Antonio Bacherini

Guardate la foto.

Cosa c'è di strano?

La maggioranza delle persone, risponderebbero "niente"; questo perché la maggioranza delle persone non conoscono Aleister Crowley, a cui è dedicata la t-shirt di Barack Obama.

Informatevi su Aleister Crowley, che Wikipedia presenta così: "Figura assai controversa, è da alcuni considerato il fondatore del moderno occultismo e da altri come una fonte di ispirazione per il satanismo.[1][2][3] Uomo di vasta cultura, è considerato una figura chiave nella storia dei nuovi movimenti magici. A Crowley è attribuito il maggior tentativo di creare una «religione magica» per l'epoca contemporanea e la sua influenza sul coevo ambiente magico è stata notevole."

Niente di strano, se pensiamo che i Presidenti degli Stati Uniti d'America sono soliti partecipare ai riti di adorazione di Moloch, nel "Bohemian Grove"...

Chi è Moloch? Cos'è il Bohemian Grove?


INFORMATEVI... provate a fare una ricerca, e ne scoprirete delle belle... la vicenda è avvolta da una forte segretezza, e fino a qualche anno fa molti credevano che si trattasse di fantasie complottiste: molti non riescono a credere che i sobri capi di stato e di governo che pontificano in TV si possano ritrovare in un bosco per compiere, tutti insieme, un rituale pagano. Fino a quando un giornalista è riuscito a nascondersi, sfuggendo ai rigorosi controlli del dispositivo di sicurezza, e realizzare un video eloquente...

Qualche link? (Alcuni dei tanti)


"BOHEMIAN CLUB: 
IL LATO OSCURO DEI POTENTI" Ecco cosa fanno i potenti del mondo all'insaputa dei loro popoli 

http://www.menphis75.com/bohemian_club.htm
http://www.parrocchie.it/correggio/ascensione/bohemian_club.htm

QUI il documentario di Alex Jones, "Oscuri segreti: Bohemian Grove Inside" - durata: 55 minuti.

"Bohemian Grove, la setta degli illuminati. Foto e video"
http://misteri.esoterya.com/bohemian-grove-setta-illuminati-foto-video/15088/

Ma probabilmente Obama indossava la maglietta senza nemmeno sapere chi fosse il tizio che raffigura, mentre la storia del Bohemian Groove e di Moloch è una bufala... guardate la TV tranquilli, Obama è il cambiamento e siamo in buone mani...

Antonio Bacherini

fonte foto

Vigilessa blocca auto blu di De Mita. Il sindaco la punisce immediatamente



Panorama rivela l’ultimo scandalo riguardante la Casta e in particolare un personaggio che da decenni è un danno per il Paese
Che cosa può succedere a un vigile urbano che sbarra la strada alla scorta di un potente e lo invita a rispettare le regole dettate per comuni automobilisti? Semplice: che nell`arco di 24 ore si ritrova sotto procedimento disciplinare per «condotta non conforme», chiamato a giustificarsi da sindaco e vicesindaco.
Cosa è successo e di chi parliamo?
Pratola Serra, paesetto di collina della provincia di Avellino, 3.700 abitanti e un primo cittadino, Antonio Aufiero, tessera dell`Udc, devotissimo a Ciriaco De Mita. Un`ordinanza del sindaco vieta sosta e circolazione in una piazza e nellevie adiacenti. La vigilessa blocca l’auto blu di De Mita per l’infrazione. Ma il giorno dopo il vigile riceve la lettera del sindaco: le si contesta «l`addebito disciplinare e quant`altro…»
Insomma non si può disturbare De Mita e quindi il sindaco mette a posto la vigilessa ribelle. Un episodio che ricorda molto il famoso film Il Vigile con Alberto Sordi. Solidarietà alla vigilessa. Fino a quando dovremo sopportare De Mita e gente come lui?

CHI HA PAGATO BEPPE? Lo schiavo di Grillo: un mutuo di 20 anni per pagargli in cachet Filippo Facci ricorda la vicenda del consigliere comunale con la madre disabile costretto a svenarsi per pagarlo

Beppe Grillo aveva lo schiavo:
costretto a 20 anni di mutuo
per pagargli il cachet

La Festa dell'Unità fu rovinata dalla pioggia, ma il giullare ligure non volle ricontrattare il compenso. E rovinò un 26enne per vent'anni

È il caso di ricordare che Giuseppe Piero Grillo, un uomo notoriamente munifico e che nei giorni scorsi si è lagnato dei cachet altrui alla Festa dell'Unità (o come si chiama ora) agli inizi degli anni Ottanta partecipò a una Festa dell’Unità a Dicomano, nel fiorentino, per un cachet prefissato di 35 milioni di lire. C'era passato anche Benigni, da quelle parti. La sera dello spettacolo, però, venne giù una pioggia da paura e allo spettacolo di Grillo - che arrivò pure in ritardo - non venne praticamente nessuno, perlomeno rispetto alle aspettative: l'incasso fu di soli 15 milioni di lire. Sicché, com'era logico per via delle spese comunque elevate, i compagni di Dicomano cercarono di ricontrattare il compenso: niente da fare, manco a parlarne, neppure una lira di sconto. E siccome nella sezione comunista provinciale - tutta giovanile -  l’unico che aveva una busta paga era tal Franco Innocenti, un 26enne che per il resto possedeva solo una vecchia Vespa 150, il ragazzo fu costretto a stipulare un mutuo ventennale con la Banca Toscana: questo nonostante avesse la madre invalida al cento per cento. L'ex giovane, che ora ha 55 anni, ha raccontato questa storia scrivendo una lettera a L'Unità del 20 settembre 2007. Giuseppe Piero Grillo, come pare evidente, anche in quel caso prese a cuore il futuro delle venture generazioni.
di Filippo Facci
http://www.liberoquotidiano.it

giovedì 30 agosto 2012

Falsi invalidi: 5 miliardi di euro all'anno regalati a truffatori. Ma non vogliono fermarli...

Stadio Breda, il market del sesso a un passo dalla movida


Tra le vie Milanese e Fulvio Testi si trova un vero e proprio supermercato della prostituzione, con le zone divise fra africane, russe e romene
Prostituzione in strada
Prostituzione in strada
di Gabriele Gabbini
Sesto San Giovanni, 30 agosto 2012 - «Che volete? Andatevene via. È meglio per tutti, credi a me». Sesto, sono da poco passate le nove di sera. Il cielo promette ancora un po’ di luce ma il buio comincia già a fare a spintoni per rubargli la scena. Davanti allo stadio Breda, che ha visto i fasti (e i fiaschi) di quella Pro Sesto che un tempo fu la terza società calcistica milanese dietro a Milan e Inter, non c’è un’anima. Cantieri mal segnalati, ferite aperte e rattoppate alla meglio sul cemento di via Clerici, intrappolano continuamente le tante auto di passaggio all’angolo con viale Fulvio Testi. Fin qui niente di nuovo.
Nell'ombra, costeggiando lo stadio, si apre via Milanese. Cento metri al buio con le transenne dei lavori stradali che bloccano ogni via d’uscita. Si può solo andare avanti, o tornare indietro. In fondo si intravede una luce, uno spiazzo. Alcune auto si muovono, qualcuna è a fari spentiGli stop illuminano di rosso uno scambio di opinioni tra cliente e venditore. Una sgasata, poi via. L’affare non si è chiuso.
È il supermarket del sesso, un angolo peccaminoso nascosto nel buio, a un passo dal Carroponte e pure allo stesso tempo così distante dall’ex deposito Bredaepicentro della Sesto che si diverte tra musica e birra. Divise per settori, nel lato cieco del distributore che si affaccia su viale Fulvio Testi, ci sono prostitute per tutti i gusti. Si parte dalle africane, le prime ad accogliere i passanti nel girone dei lussuriosi. «Loro sono le più aggressive - ci viene spiegato, dopo, al baracchino di bibite all’angolo -. Ti trattano come un re se le fai lavorare, ma sanno come liberarsi di qualcuno che le disturba... Non ve le consiglio». Non lo sapevamo.
Appena vedono i fari di un’auto scendono in strada e si fermano davanti al cofano. Un’inchiodata, ma loro non ci fanno caso. Sono già all’opera. «Qui siamo tutte ghanesi, ti facciamo felice». Poi l’occhio cade sulla fotocamera, una borbotta qualcosa e va via. Al secondo passaggio fermiamo la macchina e una ragazza ci viene incontro, il vestitino è rosa fosforescente. Ha il sorriso ma quando siamo vicini ringhia: «Andatevene via. Qui stiamo lavorando, state fuori dai... o peggio per voi».
Torniamo al benzinaio, che non è solo un accessorio inutilizzato. Una macchina scura si muove a passo d’uomo, i suoi fari illuminano il movimento sinuoso delle anche che la precedono. Una giovane ghanese la accompagna, a piedi, fin dietro il gabbiotto chiuso, vicino all’autolavaggio. Uno scambio di sguardi, lei sorride. É fatta. L’uomo in macchina fa manovra e si ripara in retro dietro il gabbiotto del benzinaio. Le serrande sono abbassate, non c’è nessuno da disturbare. O che disturbi. «Quando non è occupato andiamo lì - spiega un’altra africana -. Non fate foto, è una zona tranquilla questa, lasciateci lavorare in pace. Fate troppe domande, siete della tv?». Continuiamo a girare e poco più avanti, tra via Clerici e via Carducci, entriamo nel regno delle russe. Una mora e una bionda. A ognuno la sua fetta di mercato.
L’altra zona critica a Sesto è in via Marconi, dentro il cuore del quartiere Rondò. «C’è un ristorante che ci dà spesso problemi», confessano alcuni agenti. È un feudo egizio: «Spesso alzano troppo il gomito e bisogna andare a sedare qualche rissa. Ormai sta diventando quasi un appuntamento quotidiano». Ma la scorsa sera, alle 11 circa, la zona era deserta.

Sulla strada di casa, spunta un nuovo angolo del regno a luci rosse. Quello delle romene. Sono sempre a un passo dalle pompe di benzina di Fulvio Testi, tra il parcheggio e i campi aperti. Una giovane donna è seduta proprio sul distributore della verde, le gambe accavallate. Arrivano i ghisa e lei scatta verso di noi: «Vi prego niente foto, non posso». A casa c’è chi la aspetta, ignaro del suo lavoro. «Mio marito non sa nulla, vi pregoLui abita in Sicilia - ci spiega -, se lo sa mi ammazza. Abbiamo una bimba piccola, i soldi mi servono per darle da mangiare. Vi prego, non rovinatemi». Storie e volti diversi, uno stesso mondo.

mercoledì 29 agosto 2012

Fornero lavoro: ora abbassiamo gli stipendi degli "anziani"


Con la scusa dei sacrifici per i giovani, si riducono alla fame sia i figli che i genitori. E' ora di finirla.
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Tutto sempre in nome dei giovani, per carità. Invocando il bene di figli e nipoti, si dispongono i cittadini a sacrificarsi ancora.L'ultima del ministro Fornero (<-- fonte Sole24Ore-Radiocor), di cui collezioniamo le "perle", è la seguente: una proposta vòlta a settorializzare gli emolumenti per età. Una specie di gabbie salariali legate alla data di nascitaanziché alla latitudine, insomma. Secondo la Fornero, gli over 50 guadagnano troppo e quindi con qualche tagliuzzino in busta paga i giovani se ne avvantaggerebbero. Come, non è chiaro.
Soprattutto non è chiaro visto che i giovani guadagnano ancora stipendi da terzo mondo con contratti precari, e come al solito si procede a far stare peggio qualcuno con lavaga promessa di far stare meglio qualcun altro in un non precisato futuro. Se consideriamo che molti stipendi di cinquantenni servono ad integrare le paghe cinesi di ventenni e trentenni, invece, si capisce subito dove si andrà a parare: che tagliando lo stipendio dei genitori, i figli moriranno di fame ancora più facilmente.
I sacrifici nel nome dei figli: un'altra presa per i fondelli collettiva a cui bisogna dire basta.   (foto:infophoto)

Mega stangata per 4 volantini. E i partiti con i loro mega manifesti abusivi salvati




Assurdità italiane che allontanano sempre di più i cittadini dalla politica e dalla giustizia. Libero racconta l’incredibile storia di una donna milanese
Mille e ottocento euro da pagare per aver provato a ritrovare il cane. È questa la curiosa storia della signora Daniela Belloni, 49enne milanese affezionatissima alla sua Tina. A maggio
di quest`anno, durante una passeggiata, l`aveva smarrita e aveva deciso di mobilitare amici e parenti per dare la caccia alla fuggiasca, appendendo volantini in vari quartieri
Non lo avesse mai fatto, mega diffida dal Comune. Il rischio era di pagare 457,79 euro di multa per ogni foglio da lei appeso ai lampioni della città. La signora è corsa ai ripari, ma ne ha dimenticati quattro. 4 volantini uguale 1800 euro.
avrebbe dovuto sborsare di meno se avesse abbandonato in mezzo alla strada nove divani (multa da 200 euro l`uno), se si fosse messa alla guida sbronza o se avesse superato i cento chilometri orari in città
Ovviamente il pensiero corre subito ai partiti e ai loro manifesti abusivi che imbrattano le nostre città
Nessuno paga mai e, visto che gli uffici riscossionedei Comuni stanno impiegando tempi biblici per trasmettere le pratiche a Equitalia,probabilmente la prescrizione azzererà il conto.
Riepilogando, da decenni i partiti mettono manifesti abusivi ovunque non pagando mai multe. Milioni di euro di multa mai pagati. La signora che vuol ritrovare il cane subito bastonata…

martedì 28 agosto 2012

Un rimedio ECONOMICO ed ECOLOGICO contro mosche e zanzare!



ZANZARE? Ecco un rimedio ECONOMICO ed ECOLOGICO... quando me lo hanno detto non ci credevo, ma ho provato e posso testimoniare che FUNZIONA! Utilizzate preferibilmente scorze di limone anziché bucce di arancio, sono più efficaci! Funzionano anche con le mosche! Emanano un profumo gradevole, non contengono veleni chimici e sono molto economiche, permettono di riciclare bucce che altrimenti finiscono nella pattumiera. Unico inconveniente, a durata: ogni scorza dura circa 45 minuti, ma con un limone ce ne vengono diverse, con un arancio anche 12-15! 

Francesca Tavanti - nocensura.com / Cose che nessuno ti dirà di nocensura.com

Spagna, cominciano gli assalti ai supermercati per rubare generi alimentari




Una cinquantina di persone ha preso d’assalto ieri un supermercato Carrefour, a Merida, (Estremadura), rubando generi di prima necessita’ in segno di protesta per i tagli alla spesa sociale. Si tratta, secondo fonti della delegazione di governo, di attivisti della Piattaforma per il reddito minimo dell’Estremadura e di associazioni di disoccupati e di cittadini, guidati dal deputato di Izquierda Unida (IU) della regione dell’Estremadura, Victor Casco. I manifestanti sono entrati in massa nella supermercato e, dopo aver riempito alcuni carrelli di olio, riso, pasta, latte e legumi, hanno tentato di abbandonare il supermercato, al grido di ‘El pueblo unido jamas sera’ vencido’. L’esponente di IU ha spiegato in dichiarazioni televisive che i prodotti erano destinati alle “90.000 persone che in Estremadura non hanno lavoro né alcun sussidio e che non sanno cosa mangiare”.La maggior parte dei carrelli è stata intercettata dagli agenti della sicurezza del centro commerciale, mentre la polizia ha proceduto all’identificazione di coloro che avevano preso parte all’assalto. Un’ analoga azione di ‘esproprio proletario’ era stata realizzata agli inizi di agosto dal Sindacato andaluso dei Lavoratori (Sat) in supermercati di Ecija (Siviglia) e Arcos de la Frontera (Cadice).

Caro trasporti, Cinisello "sconta" gli abbonamenti L'iniziativa del Comune


La giunta del sindaco Daniela Gasparini ha varato anche uno stanziamento straordinario di 150mila per i rimborsi degli abbonamenti annuali
di Rosario Palazzolo
Daniela Gasparini, sindaco di Cinisello Balsamo (Spf)
Daniela Gasparini, sindaco di Cinisello Balsamo (Spf)
Cinisello Balsamo, 28 agosto 2012 — Per i pendolari la nuova stagione lavorativa si apre con il rincaro dei mezzi pubblici. Ma per i cinisellesi, che sono utilizzatori abituali di autobus e tram, l’autunno potrebbe portare anche un forte sconto, grazie a un inedito contributo messo in campo dall’Amministrazione. Con l’approvazione del bilancio 2012, avvenuto con forte ritardo poco prima delle vacanze, la giunta del sindaco Daniela Gasparini ha varato anche uno stanziamento straordinario di 150mila euro da destinare al rimborso di una quota dell’abbonamento ai mezzi pubblici. Unariduzione fino al 30% che su un abbonamento annuale del valore di circa 450 euro, potrebbe arrivare a toccare quota 100 euro.
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L’idea per la verità era stata proposta un paio di anni fa dal vicepresidente del consiglio comunale Ciro Cesarano, ma è stata accolta solamente quest’anno, grazie a un insperato reperimento di fondi. «L’intervento - ha spiegato l’assessore ai Trasporti Davide Veronese - riguarderà esclusivamente gli abbonamenti annuali in quanto il nostro scopo è quello di incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico in maniera costante. Sarà destinato sia agli studenti che ai lavoratori».
Non sono stati ancora indicati tempi certi per l’avvio dell’iniziativa. Si attende infatti di definire un accordo con l’Atm. Un’iniziativa simile è stata già varata dal Comune di Cormano, che da circa 3 anni offre un contributo ai pendolari della sua città. Opportuna e per molti versi meritevole - visti i tempi di tagli - questa iniziativa rappresenta però solamente una pezza a un sistema del trasporto locale che fatica ad ammodernarsi, come osserva lo stesso assessore cinisellese: «Ho partecipato a numerosi tavoli convocati dalla Regione che avevano come tema la rimodulazione del sistema tariffario dei trasporti. Come Comune abbiamo avanzato diverse proposte per adeguare il costo del biglietto ai chilometri effettivamente percorsi. Ma alla fine non si è mai giunti a risultati apprezzabili».
di Rosario Palazzolo

Politici di corsa al Gran premio: pioggia di biglietti gratis

Il sindaco pd di Monza mette a disposizione quattro ingressi per ogni consigliereIl caso. Privilegi senza freni

lunedì 27 agosto 2012

In arrivo la tassa sulle bibite gassate. La prossima sarà su pane e sale!


di Gianmarco Lucchi
Un’altra tassa è in arrivo. Se ne sentiva la mancanza! L’idea è quella di tassare i produttori di bevande analcoliche zuccherate e superalcolici, per finanziare parte dei livelli essenziali di assistenza sanitaria (Lea) e il fondo per la non autosufficienza. E’ questa, secondo quanto si apprende, una delle misure allo studio del Ministero della Salute, secondo cui, seguendo l’esempio di altri Paesi europei e’ previsto un contributo straordinario per scoraggiare il consumo di alcuni alimenti dannosi per la salute, soprattutto quella dei minori. Il provvedimento rientrerebbe nel ‘decretone’ che il ministro della Salute, Renato Balduzzi, portera’ al Consiglio dei ministri del 31 agosto. Il dibattito sulla questione è molto vivace, soprattutto sulla rete: da una parte ci sono coloro che vedono come la peste imposte di questo genere e chi invece le giustifica perché teoricamente ammantate da un proposito positivo. Adesso mancano la tassa sul pane e sul sale e poi siamo alla rivoluzione…

Il modello di tassazione (250 milioni l’anno e’ l’introito previsto) sara’ simile a quello previsto dalle autorita’ francesi e cioe’ di 7,16 euro per ogni 100 litri immessi sul mercato per la preparazione delle bevande con zuccheri aggiunti o analcoliche con edulcoranti di sintesi. Gli introiti derivanti dall’imposta saranno vincolati e destinati al finanziamento dei nuovi Lea.
In Italia i consumi di bevande analcoliche, che comprendono bevande gassate, sport drink, energy drink e bevande alla frutta sono tra i piu’ bassi rispetto agli altri Paesi Europei. Dai dati forniti dall’Associazione di categoria, risulterebbe che il volume complessivo superi in Italia 3.5 miliardi di litri.
Un’estensione della tassazione e’ prevista per i superalcolici: a carico dei produttori saranno posti 50 euro per ogni 100 litri immessi sul mercato. Il volume di mercato dei superalcolici, secondo i dati del ministero della Salute, si aggira intorno ai 48 milioni di litri.


fonte: lindipendenza.com

Affamato che non mangia da giorni ruba in supermercato e prende una denuncia


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Dice Monti che "la crisi è quasi finita"... infatti ora inizia la MISERIA: leggete questo articolo di "Latina Oggi", un uomo AFFAMATO che NON MANGIAVA DA GIORNI ha rubato in un supermercato e si è preso una denuncia... 

ovviamente la notizia ha avuto risalto solo nella cronaca locale dove è accaduto... queste notizie la gente non le deve sapere, la gente deve ascoltare Monti che dice "che la crisi sta finendo", come il Berlusconi dei suoi tempi d'oro...

Staff nocensura.com

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LASORELLA Vi ricordate di Carmen? Esilio dorato Rai a 32mila euro al mese


La giornalista simbolo degli sprechi di viale Mazzini: allontanata dall'azienda, dal 2008 dirige la tv di San Marino ma a libro paga... italiano

Vi ricordate di Carmen? Esilio dorato Rai a 32mila euro al mese
di Pierangelo Maurizio
I “gruisti” e la direttora. È la storia che ha per ambientazione la tv di Stato di San Marino e, almeno per una delle figure in gioco, la direttora, è certamente a lieto fine. Per gli altri, i “gruisti” per l’appunto, un po’ meno. Chi sono i gruisti? Sono i giornalisti che fanno i pezzi, vanno in video, eccetera, alla Rtv del terzo Stato più piccolo d’Europa. Nella Repubblica del Titano si respira ancora aria di utopia. Oltre a essere ancora nella lista nera dei paradisi fiscali e a contare frequenti tentativi non sempre fortunati di vari pm italiani nel cercare di penetrare i conti cifrati dietro ai quali - si racconta - si nasconderebbero depositi di politici e partiti italiani, San Marino ha un altro primato eccentrico: non riconosce la figura di giornalista. Quindi si applica la qualifica corrispondente ad uno stipendio di circa 1.700 euro al mese: “gruista”. “Gruista specializzato” se si conduce. Il direttore generale è invece, ormai da quattro anni, Carmen Lasorella, già inviata di guerra dei tg Rai, nominata e stipendiata da viale Mazzini, perché la televisione sammarinese è compartecipata dalla Rai al 50%. 
Casa, auto e autista - Lo stipendio della direttora pagato dalla Rai e in una certa misura dai contribuenti italiani? Trentaduemila euro al mese, a quanto si sa. Tanti quanti ne prende Luigi Gubitosi, il direttore generale di viale Mazzini. Nel caso della direttora si aggiungono i benefit: casa, auto, autista, lavanderia li passa la Repubblica di San Marino. Ed è, diciamolo subito, la parte bella di questa storia. Perché Carmen Lasorella, giornalista di razza, ha per anni lamentato di essere lasciata inoperosa alla Rai. Dal ’98 quando il governo D’Alema ha avviato questo gemellaggio via etere tra Roma e San Marino, l’incarico di direttore generale è riservato a giornalisti più o meno illustri, (da qui è passato anche Sergio Zavoli come presidente), per chiudere in bellezza la carriera. 
Di appoggi Carmen Lasorella non vuole nemmeno sentire parlare. «La mia carriera è sempre stata svincolata dalla politica»,  ha assicurato subito dopo la nomina. Quattro anni fa è bastata una visita al suo avvocato - ha raccontato - e il consiglio d’amministrazione della Rai “inaspettatamente” le ha offerto l’incarico a San Marino. E 450mila euro lordi (circa) l’anno, si sussurra.
E i giornalisti-gruisti? Sono assunti e pagati dall’Eras, l’ente radiodiffusione sammarinese. Lo stipendio di 1.700 euro è riservato a quelli col passaporto italiano, il doppio se si è giornalisti, sempre gruisti, ma cittadini sammarinesi. In redazione si respira a fasi ricorrenti aria di fronda, voglia di ribellione. «Le abbiamo provate tutte», dicono due colleghi, «ma non c’è niente da fare». E dopo il danno la beffa. Perché per effetto dei tagli dal 2013 la Rai sembra intenzionata a rinunciare alla convenzione con la tv del Titano. 
Niente sussidi  - Su 32mila abitanti, 4.500 sono dipendenti pubblici, 105 della tv. Senza l’apporto dei 3,5 milioni di euro garantiti da viale Mazzini, resteranno senza lavoro 35 dipendenti a tempo determinato, di cui una decina di giornalisti. Che ovviamente - come “gruisti” - non hanno diritto nemmeno al sussidio di disoccupazione dell’Inpgi, l’istituto di previdenza. Possibile che la Fnsi, il sindacato dei giornalisti italiani, l’Usigrai, l’ancora più potente sindacato dei giornalisti Rai, l’Ordine non abbiano nulla da dire?
Quanto a Carmen Lasorella il lieto fine prosegue. Rischiamo di ritrovarci a viale Mazzini due direttori generali. Lei ha tenuto la riunione con la redazione della tv di San Marino: «Traquilli, io resto. Vado in ferie e ci vediamo a settembre». I gruisti pare non ringrazino.
pierangelo.maurizio@alice.it

domenica 26 agosto 2012

Monti tassa lusso e fumo e ci rimette 5 miliardi


I prelievi su barche, aerei e auto generano appena 100 milioni. Peggio le sigarette: rosso da 1,5 miliardi. Fuga dal Superenalotto


IL PARLAMENTO VA IN FERIE PER UN MESE. E IL DEPUTATO SI GIUSTIFICA: “LAVOREREMO PER MAIL”…


La gioventù bruciata in Parlamento


I matusalemme del Parlamento in tutto il loro splendore, fotografati nel momento in cui sono sbarcati nelle camere. Ecco Bonino, Pisanu, Turco, D’Alema, Fini, Rutelli, Finocchiaro e Casini. Gente in parlamento da oltre 20 (alcuni con punte di 30 anni). Dei dinosauri che ancora pensano di essere il nuovo

sabato 25 agosto 2012

La ricerca senza sperimentazione animale: è migliore, più affidabile e costa meno


Vedi anche: LE BUGIE E LE ASSURDITA' DELLA PROPAGANDA PRO-VIVISEZIONE

topo caviadi Luciano Gianazza
Ricercatori etici hanno dato inizio a metodi di ricerca che non utilizzano gli animali, che aiuteranno non solo gli animali ma anche le persone, in particolare nell’area della ricerca sul cancro.
Allo scopo di determinare se le sostanze chimiche possono causare il cancro, l’Agenzia di Protezione Ambientale (americana)  (EPA) utilizza ancora le prove sugli animali. Ovviamente, questi test non sono molto gentili con gli animali implicati, che sono tenuti in gabbie per anni, alimentati con dosi di sostanze chimiche, e sottoposti a esami frequenti.
Questi test sono crudeli anche per le persone, perché richiedono molto tempo e in effetti permettono lunghe esposizioni a sostanze cancerogene per anni. Per esempio, sospettate che una sostanza chimica in uso vicino a casa vostra causi il cancro. L’EPA inizia a fare i test sugli animali e passeranno anni prima che veniate a sapere qualsiasi cosa a riguardo. E l’EPA non farà nulla contro la sostanza chimica sospetta fino a quando i test non saranno terminati. Perché? Perché fare diversamente potrebbe danneggiare gli interessi economici di chi produce o utilizza la sostanza chimica in questione.
Ora, se l’EPA utilizzasse altri test senza gli animali, come il test Ames (che utilizza batteri di salmonella per identificare sostanze cancerogene) la sostanza chimica sotto esame potrebbe essere incriminata o prosciolta entro una settimana. Inoltre, avendo breve durata, i test senza animali sono relativamente economici (circa l’un per cento del costo dello stesso test su animali), ed è possibile completare di gran lunga più test di quanti siano possibili con la sperimentazione su animali.

Le sperimentazioni senza animali non solo stanno aprendo una nuova strada per la verifica di sostanze chimiche che potrebbero causare il cancro, ma stanno rivoluzionando anche la ricerca per la cura del cancro. Per anni, gli scienziati hanno utilizzato un numero massiccio di topi, circa un milione all’anno, per setacciare possibili farmaci contro il cancro. Ai topi con leucemia, un cancro delle cellule del sangue, vengono date diverse sostanze per vedere se c’è qualsiasi effetto sulle cellule cancerose. Se si trova qualcosa che è efficace, si passa alla sperimentazione umana. Ma questo sistema dà dei risultati molto scarsi, se non pessimi. I ricercatori dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro (americano) (NCI) sospettano che la ragione del fallimento generale del sistema sia il fatto che i topi e gli esseri umani hanno tipi di cancro molto diversi e pure diversi modi di reagirvi fisiologicamente. Insomma pare che abbiano capito che i topi non sono uomini.
Un nuovo metodo utilizza culture di cellule umane cancerose. Queste cellule sono ottenute da biopsie o chirurgie. In un metodo automatizzato sviluppato da Robert Shoemaker e Michael Boyd del NCI, le cellule cancerose del colon, le cellule cancerose della mammella e molti altri tipi di cellule possono essere mantenute vive in provette per i test. Le sostanze vengono applicate a queste cellule, e i risultati sono registrati e immessi in un computer. Utilizzando questo metodo, decine di migliaia di potenziali farmaci anti-cancro possono essere sottoposti allo screening. Ironicamente, questo approccio high tech si basa su consultazioni con guaritori tribali dell’America Latina per identificare estratti di piante e altre medicine da sottoporre a test.
Oltre a questo, eliminare i prodotti animali dalla nostra dieta aiuta a prevenire il cancro. Il minor rischio di cancro riscontrato nei vegetariani è dovuto a questo. Dato che il menu vegetariano contiene meno grassi di una dieta di carne, il cancro del colon, della mammella e della prostata è meno probabile che venga riscontrato. Inoltre, poiché le fibre si trovano solo nei vegetali, è probabile che le diete vegetariane aiutino a ripulire il colon offrendo meno possibilità al cancro di attecchire. Infine, il beta carotene e altre vitamine hanno mostrato la loro efficacia nella prevenzione del cancro in dozzine degli studi. Il beta carotene  lo si trova nei vegetali di colore giallo e verde scuro, come spinaci, broccoli e carote.
È essenziale che la “Guerra Contro il Cancro” si indirizzi verso la prevenzione e a nuovi metodi senza l’impiego di animali. I vecchi metodi semplicemente hanno fallito. Le morti per cancro non sono diminuite per niente. Anzi, sono in crescita.
Questo non vuole dire, tuttavia, che la battaglia per i diritti degli animali sia stata vinta. Siamo ancora molto lontani. Troppi ricercatori sono trincerati dietro ai vecchi modi di fare le cose. Deve essere fatta tanta pressione come non mai su di loro per iniziare una graduale eliminazione dei test su animali. E’ essenziale ricordare, e farlo sapere a organizzazioni e agenzie governative, che nuovi metodi possono snellire la ricerca sul cancro, mentre la dipendenza da metodi sorpassati nuoce sia alle persone che agli animali.
I test senza animali esistono, sono migliori e più affidabili, costano moltissimo meno, sono etici, risparmiano la vita a milioni di animali e non richiedono la forzata riproduzione di nuovi individui per poi sottoporli a torture legalizzate e ucciderli. Usiamoli!
Visita anche questo sito.

Che eroi i bagnini a quattro zampe


Che eroi i bagnini a quattro zampe: così hanno salvato 200 persone

Ci sono centri d'addestramento in tutta Italia ma servono cani con il "fisico" da spiaggia: ventre a botte e pelo idrorepellente

venerdì 24 agosto 2012

LA TRATTATIVA Equitalia, porta in faccia dai Comuni: "Vogliamo esattori più umani"


L'Anci dice no alla proposta di collaborazione dell'Agenzia. Delrio: "No a nuovi carrozzoni pubblici"

I Comuni dicono no a Equitalia: "Vogliamo esattori più umani"
Il sindaco di Reggio Emilia al Corriere della Sera: "Vogliamo una riscossione più attenta e vicina ai contribuenti"
Equitalia tende la mano ma i Comuni dicono ancora no. La proposta dell'Agenzia delle Entrate di creare una nuova società insieme agli enti locali per la riscossione trova decisamente contrario il presidente dell'Anci Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia: "E' l'unica cosa che non vogliamo", dice al Corriere della Sera. La situazione è abbastanza complessa. Equitalia per propria iniziativa ha deciso di tirarsi fuori dal business dal 2013, quando le attività di riscossione saranno interamente a carico dei Comuni (che già dal 2006 hanno la facoltà di riscuotere tributi, ma che hanno preferito fin qui affidarsi all'Agenzia per le riscossioni coatte). Il problema è che facendosi da parte lo stato dovrà farsi carico di circa 1.000 dipendenti pubblici in esubero. La speranza era, appunto, che nonostante la retromarcia di Equitalia i Comuni trovassero un accordo con l'agenzia pubblica. E invece no, perché i sindaci vano per la propria strada e continuano a sondare le società private. "Vogliamo una riscossione più attenta, più vicina ai contribuenti, più umana", attacca Delrio, sottolineando come l'unica cosa da evitare sia "ricreare un carrozzone pubblico". Bisogna fare presto, però, perché con l'abolizione dell'esecutività immediata delle cartelle fino a 2.000 euro (la maggior parte, sottolinea Mario Sensinisul Corriere, sono multe stradali) si profilano voragini e buchi neri nei già traballanti conti dei Comuni italiani.

Lavoro per tutti



Carceri: senza prospettive di lavoro i detenuti che escono tornano a delinquere

Torino, un altro disoccupato si da fuoco e muore




Due articoli tratti dallo stesso sito http://www.nocensura.com/ ,dove nel primo articolo si lamenta che parecchie persone che escono dalle carceri tornino a delinquere per mancanza di lavoro,notizia che stride con l'altra di un disoccupato che si toglie la vita.
Il problema di base è che manca il lavoro in Italia,ex carcerato,straniero o con fedina penale pulita che sia e che è sbagliato fare delle corsie preferenziali come si usava anni addietro per gli ex tossicodipendenti per arrivare al caso estremo di Vallanzasca che di giorno esce per lavorare per rientrare in carcere,con un Italia piena di disoccupati molti anche giovani.
Finiamola col finto buonismo e cerchiamo di creare nuovi posti di lavoro per tutti e sopratutto se esci dalle carceri e continui a cercare il soldo facile sono due le cose o la rieducazione carceraria non vale o il soggetto non vuole rieducarsi,perché pensate che chi è disoccupato non abbia mai avuto la tentazione repressa di rubare anche solo per mangiare?
Quindi se l'ex detenuto è veramente redento e convinto di ricominciare una nuova vita inizi a cercare lavoro e non vittime da derubare.
Un Saluto
L'Anziano Gino V

Benzina a 2 euro: ma Monti cosa aspetta a mettere un tetto al prezzo?



Nella classifica di Bloomberg su 60 Paesi, la maglia nera va alla Norvegia. E l’Italia si piazza al settimo posto. Il prezzo dei carburanti ha toccato negli ultimi tempi il record arrivando alla soglia psicologica dei 2 euro al litro. D’altronde l’Italia ha aumentato le accise di circa il 25% rispetto all’anno passato, dopo i provvedimenti di austerità voluti dal primo ministro Mario Monti. L’imposta è ora la più alta d’Europa e il consumo di benzina è sceso del 6,9% nel mese di giugno, rispetto al 2011, secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico
Ma si potrebbe mettere un tetto?. Basterebbe tornare a un regime di prezzi amministrati, com’era fino al 1992 quando erano fissati dal Cip (Comitato interministeriale prezzi), o sorvegliati, com’era fino al 1994. In tutta Europa il prezzo dei carburanti è libero e fluttuante. Ma di certo in Italia è tra i più alti, gravato com’è dal 58 per cento di tasse. In Francia Hollande ci sta pensando… (e lì la super costa 8 centesimi in meno…)

giovedì 23 agosto 2012

Stati Uniti:Violata la privacy sui minori da Mcdonald's tramite il sito 'happymeal.com'

Riporta il New York Times che il gigante degli hamburger McDonald's ha violato le norme di tutela della privacy dei bambini previste dalla legge americana. Lo , precisando che la societa', attraverso il suo sito internet HappyMeal.com, avrebbe raccolto informazioni personali e protette su bambini al di sotto dei 13 anni senza la necessaria autorizzazione dei genitori. A sostenerlo sono 20 organizzazioni per la protezione dei diritti civili dei minori