giovedì 31 ottobre 2013
mercoledì 30 ottobre 2013
«La parola Italia è una espressione geografica» Klemens von Metternich
L'Italia
agli Italiani,compra Italiano,si sentono sempre di più,slogan
provenienti da una parte politica,sminuzzata in partiti e partitini.
L'Italia
agli Italiani,quali Italiani?quale Italia?
Quelli
che stanno svendendo l'Italia alla BCE,all'Europa e al globalismo?
“Possiamo
usare il termine globalizzazione per definire qualcosa di
piuttosto simile ad un processo di colonizzazione esteso all'intero
globo. Ci riferiamo evidentemente a quelle particolari e diffuse
strategie economiche tese a ricavare il massimo profitto immediato,
massificando e standardizzando spesso oltremisura le economie e le
culture dei vari paesi del mondo. Se all'interno di questo processo
di globalizzazione vi sono indubbi e ben noti vantaggi (è
riconosciuto che attraverso esso un certo tipo di benessere aumenti
ovunque nel mondo), esistono però d'altra parte anche terribili
aspetti negativi (esaurimento delle risorse naturali, inquinamento,
sovrappopolazione, grandi disparità economiche e sociali,
cancellamento delle espressioni culturali locali, etc. etc.) che
fanno ritenere piuttosto utile un procedimento di attenta analisi e
discernimento prima di continuare ciecamente in questa direzione.
Questo momento di riflessione potrebbe giusto condurre all'altro
termine: globalismo.
“http://www.hyperlinker.com/change/globalismo.htm
Processo
di colonizzazione,si proprio come avete letto,ci sarà una grande
eminenza grigia o tante che potrebbero portare il mondo indietro nel
tempo non tecnologicamente parlando ma nel modo di intendere il
lavoro per poter vivere,per tornare a vivere per lavorare e
possibilmente senza neanche una proprietà privata minima per tutti
che è la casa o una macchina ,perché il petrolio non è una fonte
rinnovabile molto veloce e solo lor signori potranno muoversi...
Parlano
di aumento di benessere,guardando l'Italia,l'Europa,il mondo intero
non vedo questo benessere allargato alla maggioranza della
popolazione,anzi...
Perché
non può essere un segno di benessere il suicidarsi perché non
lavorando perdono la dignità di uomo o donna che con il sudore della
fronte riesce a mantenere la propria attività privata,la propria
famiglia oppure una vita decente.
Quindi
l'Italia che sta sparendo tornando ad essere ,come diceva l'Austriaco
Klemens
von Metternich il Il 2 agosto 1847
scrisse, in una nota inviata al conte Dietrichstein, la famosa e
controversa frase «La parola Italia è una espressione geografica,
una qualificazione che riguarda la lingua, ma che non ha il valore
politico che gli sforzi degli ideologi rivoluzionari tendono ad
imprimerle.» .
Sparita
l'Italia sparirà l'Italiano e la sua civiltà millenaria,un'Italia
che quando gli altri popoli vivevano ancora nelle grotte disquisivano
di matematica,anatomia e ingegneria in latino e dolce stil novo dopo
e si dilettavano nell'arte della musica e della pittura.
Dobbiamo
importare la musica ,la cultura dall'estero come se non bastasse la
nostra,che sta cadendo a pezzi e in mano straniera e no
legalmente,vedi monna lisa e no.
Compra
Italiano
Ormai
di Italiano al 100 % e rimasto poco o niente,ma anche se troviamo
merce italiana da comperare,la andiamo a comperare a filiali di
grandi centri di distribuzione alimentare e no in mano a stranieri.
Facile
dire compra a km zero,dal tuo fruttivendolo italiano,si compra aglio
argentino perché se vuoi comperare Italiano in un negozio
Italiano devi pagare la merce anche 5 volte rispetto ai sopracitati negozi che abbattono il prezzo della merce sulla quantità e sui pagamenti dilazionati nel tempo.
Italiano devi pagare la merce anche 5 volte rispetto ai sopracitati negozi che abbattono il prezzo della merce sulla quantità e sui pagamenti dilazionati nel tempo.
Che
io mi chiedo come fa un oggetto o merce in vendita che viene
dall'altra parte del mondo a costare almeno la metà dello stesso a
km 0 o quasi?
Forse
la nostra merce viene trasportata in limousine con un posto a sedere
per patata se compri un sacchetto di patate e quella che viene da
fuori viene portata tramite navi e treni merci?
Che
non mi vengano a dire perché la benzina aumenta sempre e aumenta il
costo del trasporto,perché lo stesso vale per la merce di
importazione a meno che non usano il teletrasporto che usava Star
Trek dal campo di coltivazione al banco del supermercato.
Viva
l'Italia
Viva
l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.
Francesco
De Gregori
TUTTO TRANQUILLO, STATE CALMI...
Gli
occhi non possono essere l'unico riferimento alla realtà: vedere
vecchiette che rovistano tra l'immondizia, cercando materiale
commestibile un po' meno immondizia, persone che disperate si tolgono la
vita, intere famiglie sul lastrico per la perdita del lavoro simultanea
di tutti loro, negozi che chiudono e nel frattempo gente aliena che si
aggira con lingue, costumi, religioni in antitesi alla nostra civiltà
millenaria... tutto questo, state tranquilli, è solo propaganda di
qualche sovversivo, anarchico, fascista. No, state tranquilli, la vita
nel nostro pianeta Italia si svolge con la consueta tranquillità ed
armonia: lavoro per tutti, famiglie felici, casa e Chiesa, insomma. Non
date retta alla Rete, od alle televisioni non di stato (non tutte,
però!): la verità è che i galantuomini che ci conducono per mano in
questa strada radiosa sono persone in gamba, veramente “Illuminate”, le
uniche che sappiano quello che fanno e dove ci vogliano portare...
State tranquilli, non è vero che i giudici siano gli arbitri faziosi in
una situazione che sta per esplodere, al contrario sono splendidi
portatori di verità, che altrimenti noi, poveri stupidi mortali non
riusciremmo mai a raggiungere o a capire. Poi la matassa non è così
complicata (addirittura esplosiva, poi, evvia!): la sua semplicità è
evidente, ma non a noi, troppo soggetti al lusso e che quindi ci siamo
impigriti mentalmente, per arrivarci da soli...
State tranquilli,
isolate, anzi denunciate chi vi dice che ci stanno prendendo per i
fondelli, isolate, anzi denunciate quei lavoratori, quegli imprenditori
che evadono le tasse, che non rilasciano scontrini fiscali, o che
furbescamente ve li rilasciano, sì, ma con una cifra inferiore di quella
che spendete: quelli sono la peste, la causa dei vostri mali. Mmh, non
volevo dire mali, non esistono mali, tutto tranquillo, state calmi...
martedì 29 ottobre 2013
lunedì 28 ottobre 2013
Camera alcolica: notte di follia a Montecitorio
Primo Piano 28 ottobre 2013
Camera alcolica: notte di follia a Montecitorio
La
denuncia è di Daniele Farina, deputato di Sinistra e Libertà: "Sarebbe
opportuno che dopo le 22 la buvette non vendesse più alcolici". Già,
perché la seduta notturna della notte precedente è stata a dir poco
scoppiettante. Una "serata alcolica". Alla Camera. Prima il leghista
Gianluca Bonanno, della Lega Nord, che si accanisce con i comunisti.
Quindi il grillini Girgis Giorgio Sorial, nelle vesti di un profeta.
Gianluca Vacca, altrettanto grillino, si cimenta in una "presentazione
postuma". Poi il deputato Piccone: "Vado a dormire, sono stufo di
sentire cagate". Il pentastellato Colletti, dunque, si interroga sul
troppo "libertinaggio" in aula (e giù grasse risate, con la presidente
di turno sempre più indaffarata per cercare di mantenere l'oridine). Ma
non è finita: altre parolacce, altri interventi sconclusionati.
Mattatori dello show sono i grillini: ammiccano, sorridono, si producono
in interventi campati in aria. Tutto ciò è accaduto nella notte tra il
23 e il 24 ottobre. Forse, il deputato Farina, non ha tutti i torti...
domenica 27 ottobre 2013
Ogni potere emana dal popolo, e non torna più. Gabriel Laub
L'Italia
esporta spumante,vino,formaggi,olio;la Francia Champagne,formaggi ma
gli Stati Uniti cosa esportano?
Facile
gli Stati Uniti esportano “democrazia” ,un prodotto difficile da
esportare e che ha bisogno di un mezzo di trasporto speciale,i
bombardieri.
Sono
quasi 70' anni di attività,come non ricordare Precotto i martiri di
Gorla a Milano nel 1944,Dresda,Hiroshima e
Nagasaki nel 1945.
La
consegna avviene tramite posta aerea tramite bussolotti chiamati
volgarmente bombe,missili.
Gli
Stati Uniti la consegnano a tutti la democrazia anche chi
democraticamente non ne vuole,ma loro ne hanno da vendere,anzi da
barattare con dei banali barili,pieni di petrolio ovviamente o
diventando loro sudditi “democraticamente parlando”.
Alla
fine cosa chiedono in cambio della loro “democrazia”,solo del
liquido nero che sporca che unge,il petrolio e solo qualche
“pezzettino di terreno” per le loro basi militari.
Non
contenti sono così fiduciosi verso gli altri che spiano ,anche
telefonicamente,gli “alleati” e mi chiedo chi non è suo “alleato”
cosa subisce?
Tornando
alla parola democrazia vediamo cosa vuol dire :La democrazia
(dal greco
δῆμος
(démos):
popolo e κράτος
(cràtos):
potere) etimologicamente
significa "governo
del popolo",
ovvero sistema
di governo in cui la sovranità
è esercitata, direttamente o indirettamente, dall'insieme dei
cittadini.
Quindi
vuol dire che l'America non esporta democrazia ma solamente la sua
avidità economica e politica che nascosta dietro il paravento di
cartone della “democrazia” ha portato un premio Nobel per la pace
a Obama arrivando all'apice dell'assurdo..
SIGNOR … AGGIO (o almeno credo)...
Temo che la causa prima della nostra crisi non sia l'incapacità (che
pure c'è) dei nostri politici, né le pretese dell'Unione Europea (anche
queste esistenti) e neppure alla fine l'entrata dell'euro (lì ci sono
altri discorsi da fare), bensì IL DEBITO PUBBLICO. Bella forza, direte
Voi: hai scoperto l'acqua calda! Ma lasciatemi continuare... Già, il
debito pubblico, quella cosa orrenda a cui ciascuno imputa una causa
diversa: chi asserisce che è colpa dello spreco delle amministrazioni e
della macchina statale, chi invece degli evasori, quei cittadini che più
si beccano, più se ne trovano e sembra che non finiscano mai, chi
infine delle banche, in generale, o meglio delle loro spese che superano
sempre le entrate...
Ecco, le banche, ma non quelle locali con un
pubblico affezionato che ripone i propri risparmi: vorrei parlare di
quella che è autorizzata ad emettere moneta – LA BANCA EUROPEA -. Una
volta ogni Stato aveva la possibilità (anzi, più che possibilità, il
dovere) di coniare denaro (lira, peseta, marco, franco, ecc.), in merito
alla disponibilità della propria riserva aurea (e qui noi eravamo una
potenza!), servendosi della Zecca dello Stato che, come dice il nome era
al servizio dello Stato. Già prima dell' avvento dell'euro le cose
cambiano con l'embrione della privatizzazione: il 1975 è l'ultimo anno
del “monopolio “ e le banconote da 500 lire l'ultima emissione statale.
Arriva poi nel 2001 l'euro: moneta unica ed unica ad essere autorizzata
a riempire le casse delle varie Nazioni, svincolandosi dal valore
dell'oro, ma tenendo conto delle esigenze di chi richiede (e stando
attenti a non creare inflazione): LA BANCA EUROPEA, appunto... Solo che,
a differenza di prima stiamo parlando di banca privata (e sarebbe
interessante sapere i nomi dei proprietari, sai che sorprese!!!) e, si
sa, gli azionisti ci devono sempre guadagnare – senza esagerare, però! -
Senza esagerare... oppure esagerando, ma tanto, tanto...
Ci sono delle Leggi che bisogna rispettare! A meno che non si trovino dei cavilli per eluderle...
Mettiamo, per facilitare un discorso, altrimenti astruso ai più, che io
sia la Banca Europea ed ics lo stato che mi chiede diciamo... un
miliardo di euro. Stampo 'sto miliardo (che a me costa tra stampa e
stipendio agli addetti, facciamo sempre finta, circa 200 mila euro). Nel
mio bilancio, visto che DEVO DARE, nella voce SPESE scrivo la cifra di
1.000.000.000 + 200.000. Aspetto pazientemente che ics (lo Stato
richiedente) mi restituisca la cifra (quindi io PRESTO, non DONO) + il
costo e perfino gli interessi (5.000 Euro?) e nella voce ENTRATE
inserisco il tutto... Giusto, no? GIUSTO UN ACCIDENTE !!! MI SONO
MANGIATO UN MILIARDO, SENZA CHE NESSUNO ABBIA A CHE RIDIRE, LEGALMENTE
!!! Infatti il miliardo e duecentomila di spesa e quello di entrata si
elidono a vicenda (legge matematica) e il “mio” bilancio … risulta così
in pareggio, con la sola eccezione degli interessi (i 5.000 euro famosi
di cui sopra, in più). Non pare anche a Voi che sia evidente un certo
olezzo di truffa?
Ed adesso chiedetevi pure il perché di un immenso debito pubblico che continua mostruosamente a crescere...
Già ho avuto modo di asserire che mi intendo poco di economia ed
infatti ho cercato di portare con parole mie il contributo di luminari
nel settore (sperando di non avere troppo travisato i loro pensieri).
Loro hanno una definizione per quanto sopra e cioè “SIGNORAGGIO” ed io
ancora adesso mi chiedo da dove sia saltato fuori questo benedetto
Signor Aggio, che tutto mi sembra fuorché un signore...
Ah, un
dettaglio che mi sta sul … pomo di Adamo: che fine ha fatto la nostra
riserva aurea, ora che non serve più come riferimento alla moneta???????
Forse CIULATA? (espressione milanese nota ai più ).
Giornata Mondiale del Patrimonio Audiovisivo dell’Unesco
Il 27 ottobre si celebra la Giornata Mondiale del Patrimonio Audiovisivo dell’Unesco e
a Roma un incontro al Vittoriano organizzato da Luce-Cinecittà vede
riunite per la prima volta tutte le istituzioni italiane iscritte nel
Registro Memory of the world dell’Unesco: la Biblioteca Medicea
Laurenziana di Firenze, la Biblioteca Malatestiana di Cesena, l’Archivio
diocesano di Lucca e lo stesso Archivio Storico Luce con la moderazione
di Micaela Procaccia della Direzione Generale degli Archivi e a seguire
una tavola rotonda sul tema Memoria e Cinema, moderata da Roberto
Cicutto, Ad di Luce-Cinecittà, che vedrà gli interventi di Marco
Bellocchio, del direttore del Museo del Cinema di Torino Alberto
Barbera, di Gian Luca Farinelli, direttore della Fondazione Cineteca di
Bologna, di Sergio Toffetti, direttore dell’Archivio Cinema di Impresa
di Ivrea, di Lucia Nardi, direttrice dell’Archivio Storico ENI, e dei
docenti Peppino Ortoleva e Gabriele D’Autilia.
La Giornata Mondiale dell’Audiovisivo
nasce con lo scopo di sensibilizzare i Governi, le imprese private e la
società civile, sul valore del patrimonio documentario audiovisivo:
quello che forse più di ogni altro, grazie all’immediatezza delle
immagini e alla loro capacità di superare le barriere linguistiche e
culturali, ha saputo costruire e diffondere le identità e gli immaginari
personali e collettivi, locali e globali, delle società del XX e XXI
secolo. Istituto Luce Cinecittà con il suo Fondo di Cinegiornali e
fotografie è stato nel 2013 il primo archivio audiovisivo italiano ad
entrare nel Registro.
sabato 26 ottobre 2013
Via Sottocorno «Tralicci troppo vicini alle case Trentasei malati di tumore» Sotto accusa l’alta tensione. L’Arpa: valori elevati ma nei limiti
I tralicci tra via Adriano e via Sottocorno
Il bollettino si aggiorna ogni mese. L’ultima stima dell’Associazione Sottocorno è arrivata a 36. Trentasei malati di cancro su 150 abitanti di due civici di via Pasquale Sottocorno, quartiere Adriano. In mezzo ci sono nomi e storie. Come la mamma di Alberto C., che vive al quinto piano «e se Dio vuole ha vinto la sua battaglia contro il tumore». C’è il signor Rocco, «in attesa di un trapianto di fegato». C’è Giorgio, ex tassista, «colpito da un cancro alla gola». C’erano altri due tassisti. Abitavano uno sopra l’altro, entrambi uccisi da un tumore al cervello. E in totale, in questa conta tragica, i casi di cancro alla testa sono 7 in un solo civico, dove i malati di tumore sono 23. Altri 9 colpiti alle ovaie, all’intestino, alla prostata. Nell’altro palazzo il cancro ha colpito tredici abitanti su
Quartiere Adriano, confine tra Milano e Sesto San Giovanni. L’Associazione Sottocorno sta combattendo una battaglia contro un nemico invisibile. Una macchina di morte che, secondo Asl e Arpa, ufficialmente neppure esite. Solo un sibilo, fastidioso e interminabile: il suono dei cavi dell’alta tensione che «friggono» sopra le teste degli abitanti, accanto alle finestre, vicino alle pareti delle camere da letto. Tralicci dell’alta tensione a pochi metri dalle case, linee elettriche da anni in attesa di essere interrate. Solo una parte, quella sul nuovo quartiere Adriano, è stata sotterrata. «Il Comune di Sesto ha già stanziato i 7.500 euro per lo studio di fattibilità, ossia il piano che darebbe il via ai lavori - denuncia la consigliera di Zona 2, Silvia Sardone (Pdl) -. Palazzo Marino non ha ancora finanziato l’altra metà, tutto è fermo. Si specula sulla salute». Certo, il piano per interrare l’intera linea è costoso ma, come spiega Massimiliano Corraini portavoce dell’Associazione Sottocorno, «l’intervento non è più rinviabile. Qui la gente muore».
È stato lo stesso Corraini, assieme ad altri abitanti, a raccogliere i dati sui malati di tumore. «Abbiamo chiesto all’Asl uno studio epidemiologico, ma siccome l’Arpa sostiene che i valori sono nella norma, che i 21 metri di distanza dai tralicci sono rispettati, non c’è alcun dato ufficiale delle morti. Siamo passati casa per casa, ma le cifre sono per difetto». Ieri Corraini ha descritto la situazione alla commissione consiliare del Comune di Sesto che si occupa del caso: «Qui la gente è esposta per tutto il giorno, 24 ore su 24».
Intanto sotto ai tralicci c’è chi ha piantato un orto. Paura? «Per fortuna non vivo qui». L’incidenza dei tumori in Italia è di 481,4 ogni 100 mila abitanti, 0,48%. Le stime del comitato parlano di un valore 15 volte superiore. Niente di scientifico, perché sull’elettrosmog la comunità medica è divisa. Intanto, mentre politica e scienza litigano, i cavi restano qui. E, raccontano gli abitanti, quando piove il mix di tensione e umidità fa schioccare i cavi come fruste nell’aria: «Un rumore di morte che toglie il sonno».
In merito alla vicenda, Terna Rete Italia precisa: «Gli elettrodotti che attraversano Sesto San Giovanni, costruiti tra il 1957 e il 1960, rispettano tutti i limiti in tema di tutela della salute. Il rumore che emana il conduttore non è dovuto al campo elettromagnetico, ma dal cosiddetto effetto corona che in presenza di umidità determina la ionizzazione dell’aria nei pochi centimetri intorno al conduttore».
fonte
venerdì 25 ottobre 2013
Medico malato di Sla muore a Roma dopo un presidio di protesta e incontro col governo Il dottor Raffaele Pennacchio aveva 55 anni. Da tempo si batteva, senza risparmiarsi, per il rispetto della dignità dei malati, come lui, e la possibilità di assistere quelli gravi nelle loro abitazioni
Aveva
55 anni ed era un medico in pensione malato di Sla (sclerosi laterale
amiotrofica) Raffaele Pennacchio. E' morto ieri sera a Roma in albergo
dopo l’incontro con il governo e il sit-in sotto il ministero
dell'Economia.
Da tempo si batteva peri diritti dei malati. Da Macerata
Campania (Caserta) aveva raggiunto Roma per prendere parte alla protesta
organizzata dal Progetto "Restare a casa" del Comitato 16 novembre
onlus. Credeva fermamente in due cose: nel rispetto della dignità del
malato e nella possibilità di assistere i malati gravi nelle loro
abitazioni. Proprio per questo si era speso senza riserve e con enorme
dispendio di energie per sostenere il progetto. Nel suo ultimo
tweet susu Twitter Pennacchio annunciava la sua partenza per Roma, per
partecipare al presidio dei malati di Sla. Aveva postato anche il link
ad un articolo del quotidiano l’Unione Sarda che raccontava la partenza
dalla Sardegna di alcuni malati, tra cui Salvatore Usala, segretario
generale della onlus, anche lui malato di sla. Sposato (anche la moglie è
medico), due figli di 20 e 19 anni, Pennacchio aveva lavorato alla Asl
di Caserta ed era specializzato in tecniche semeiologiche speciali
chirurgiche.
cui mio marito partecipava, ce n’erano stati diversi in precedenza. Lui si impegnava molto", ricorda la donna.
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/medico-malato-sla-muore-roma-presidio-protesta-e-incontro-961367.html
La moglie: troppo stress per il presidio
La salma di Pennacchio si trova della camera mortuaria dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma: l’uomo vi è stato trasportato in ieri in seguito a un malore- presumibilmente un arresto cardiaco - avuto in un albergo della Capitale. A ricostruire la dinamica la moglie Michela, che insieme ai figli è giunta ieri notte a Roma. "Mi aveva detto che andava in albergo per riposare perch‚ era molto stanco- spiega la donna- poi mi hanno chiamato per dirmi che la situazione era precipitata. Le esequie si terranno domani pomeriggio- prosegue- mio marito è morto per un problema cardiaco presumibilmente legato allo stress del sit- in davanti al Ministero dell’Economia, che aveva anche richiesto tanta preparazione prima. Non era il primo presidio acui mio marito partecipava, ce n’erano stati diversi in precedenza. Lui si impegnava molto", ricorda la donna.
Onlus: sua morte pesa su tutti
"La morte di Raffaele deve pesare sulle coscienze di tutti. Non è possibile in uno stato di diritto arrivare a questo punto, portare i disabili gravi e i loro familiari a manifestare sotto un ministero della Repubblica per chiedere quello che dovrebbe essere un diritto: l’assistenza domiciliare per i malati gravi". È affranta ma anche molto arrabbiata Mariangela Lamanna, vicepresidente del Comitato 16 novembre onlus, mentre racconta la morte di Raffaele Pennacchio ieri sera in albergo a Roma. "Avevamo appena portato a casa un primo importante risultato - spiega Lamanna - l’impegno per l’aumento del fondo per la non autosufficienza e per l’assistenza domiciliare ai disabili gravi e gravissimi. Impegno che ci consentiva di poter finanziare il nostro progetto 'Restare a casa'. Raffaele doveva essere sistemato dalla sua assistente quando all’improvviso si è accasciato sulla sedia. Non è possibile morire così".http://www.ilgiornale.it/news/cronache/medico-malato-sla-muore-roma-presidio-protesta-e-incontro-961367.html
giovedì 24 ottobre 2013
TUTTO ASSURDO
Vogliono
abolire la legge Bossi-Fini, adducendo il pretesto che nella stessa è
insito il reato di “soccorso in mare ai clandestini”. Sinceramente una
legge simile apparirebbe a me come a tutti un obbrobrio inumano, se ci
fosse quella parentesi. Ed infatti … E' UNA BALLA PAZZESCA!!! (per dirla
alla Fantozzi). Succede che talvolta nelle trasmissioni mattutine di
politica venga fuori una verità, anche se intramezzata da miriadi di
menzogne e stavolta questa riguarda proprio il reato di soccorso che …
non esiste. Anzi è proprio vero il contrario – si veda l'articolo 12
della legge Bossi-Fini -...
Altra questione.
Sappiamo tutti che
CCT e BOT sono un prestito che facciamo allo Stato e che se questo
diminuisce, o peggio, finisce di avere la fiducia dei risparmiatori lo
Stato stesso fallisce. Così a nessuno dei nostri sagaci legislatori
verrebbe in mente di tassare in modo sostanzioso questo patrimonio.
L'assurdo consiste nel fatto che lo stesso parametro non viene usato per
il resto: tassano tutto quello che possono e non possono, mettendo in
ginocchio tutto il Paese, senza tenere conto che in economia non vale la
legge matematica, ma quella del mercato e quindi, aumentando di un
punto per esempio l'IVA può succedere che l'Erario non acquisisca un
euro in più, ma anzi ci perda. Infatti più la gente viene tartassata e
meno spende e non per cattiveria e per poco senso civico, bensì perché
gli manca la materia prima, il denaro. Non ho nulla da insegnare, anzi
confesso la mia ignoranza in materia economica, però queste sono nozioni
che anche chi ne sa meno di me intuisce facilmente, non ci vuole la
sapienza dello Spirito Santo. Eppure i nostri saggi e tecnici e chissà
che altro, i nostri governanti, insomma, sembra che non ci arrivino a
queste considerazioni e continuano imperterriti nella loro strada...
Continuiamo.
Il Parlamento continua a lavorare, così almeno asseriscono, anche se
non è che si vedano molti risultati. Ma diamoglielo per vero. Però non
brillano né per qualità, né per quantità di leggi studiate ed approvate.
Con le solite scuse dell'Europa, della forbice e della coperta troppo
corta, le risorse su cui si intinge sono (per essere gentili) inadeguate
ai fabbisogni per cui servono e così diventano inutili.
Allora, per
non rimanere inattivi ci si butta nell'ideologico: omofobia,
femminicidio, negazionismo... queste almeno non costano nulla... Però
non risolvono i problemi, né aiutano a risollevarci.
E per finire.
Abbiamo un mucchio di … intoppi: la questione dell'invasione di tutti i
disperati, l'astio dell'Unione Europea - ché altrimenti non si potrebbe
definire diversamente il fatto che siamo la Cenerentola tuttofare, la
servetta sempre pronta al Signorsì -, non abbiamo politici degni di tale
nome, ma solo mezze calzette intente a farsi le scarpe tra di loro, ed
infine neanche noi popolo, a tutt'oggi almeno, abbiamo la forza di
ribellarci a tutto questo e quindi ci ritroviamo complici della
situazione, o Ponzio Pilato, o inconsapevoli di essere le prossime
vittime, se ancora non lo siamo, di forze “aliene” (e naturalmente non
parlo di marziani!).
mercoledì 23 ottobre 2013
L'Italia non è un Paese per giovani
Italia uno dei pochi paesi anzi pochissimi paesi dove il presidente è più vecchio del pontefice e dove i nonni lavorano e i nipoti sono disoccupati. I nostri giovani non solo disoccupati ma anche presi di mira dai ministri che si divertono a prenderli per i fondelli. Due casi per capire l'antifona,dai “choosy” della Fornero fino fino a Visco “In Italia studiare non conviene Per trovare lavoro, una laurea vale un diploma".Parole dette,le prime,da un ministro del lavoro Italiano mentre era in carica,le seconde,da il governatore della Banca d'Italia in carica. Non lamentiamoci allora se siamo visti male all'estero a livello di lavoro e studi quando le persone che dovrebbero sponsorizzare i giovani ne parlano male per primi?Voi comprereste mai una macchina da un rivenditore dove il padre del proprietario vi dice di diffidare del figlio?Un paese dove i cartelli,pochi,esposti nelle vetrine cercano ventenni con esperienza,esperienza che difficilmente potranno fare se nessuno li assume per primi,bisogna iniziare ad assumere con contratti seri e non a 3 mesi o apprendistato di 4 anni per poi non formarli e lasciarli a casa finito il contratto valenti o no. Intanto continuiamo ad essere terra di invasione dall'Africa riempiendo le notizie dei telegiornali e le pagine dei giornali mentre nessuno parla dei nostri giovani che scappano all'estero per cercare lavoro e come presentazione hanno le credenziali del ministro e del governatore della Banca d'Italia. Qui torna l'esempio del rivenditore d'auto. Chi vede di buon occhio il giovane Italiano che è “chhosy” e che se hanno una laurea equivale al diplomato del natio?Noi che siamo la culla della cultura,vedi Dante e latino madre di quasi tutte le lingue Europee per citare due esempi. Invece oggi cosa succede?Invasi dalla musica straniera dove la maggior parte non capisce neanche il testo,invasi dai marchi stranieri che stanno comprando il made in Italy,invasi da persone disperate che preferiscono morire in mare piuttosto che rimanere a casa loro,quest'ultimi figli di un Africa che coi soldi che hanno ricevuto,pochi o tanti non tocca a ne discuterne,sono finiti per le guerre locali o per arricchire i vari ras del momento. Quindi cari giovani non fatevi il sangue marcio perché non avrete ma il il problema della pensione perché stanno combinandone di tutte per non farvi arrivare ai requisiti per poterne usufruire,mentre i politicanti e cariche istituzionali con il portafogli pieno di soldi per incarichi vari e prebende pontificano sulla vostra pelle. Cari giovani un solo augurio che crescendo cambiate la nostra amata patria rendendola a misura d'uomo qualunque età abbia il cittadino non dimenticando cosa state sopportando oggi.
martedì 22 ottobre 2013
Sacco del Ghetto di Roma, 1943: “Io ebreo salvato da due fascisti”
Sacco del Ghetto di Roma, 1943: “Io ebreo salvato da due fascisti”
Sono
passati 70 anni da quel 16 ottobre del 1943. 70 anni da quel “sabato
nero” in cui centinaia di SS fecero irruzione nel Ghetto di Roma nei
pressi del Portico d’Ottavia e rastrellarono 1024 persone: ebrei romani,
donne, uomini, anziani e oltre 200 bambini. Il rastrellamento fu
effettuato da uno speciale reparto delle SS, venuto appositamente a Roma
al comando del Cap. Donneker, il quale, tramite Kappler, aveva ottenuto
dalla Questura di Roma circa 20 agenti di polizia in qualità di
collaboratori.
di Micaela Del Monte da Intelligo del 16 ottobre 2013
L’antico quartiere ebraico fu l’epicentro di tutta l’operazione. Le
SS irruppero nelle case degli ebrei all’alba, sorprendendo molte
famiglie ancora nel sonno. Tutte vennero arrestate e poi raccolte
provvisoriamente in uno spiazzo poco più in là del Portico d’Ottavia
attorno ai resti del Teatro di Marcello. Tutti vennero poi caricati a
forza sui camion, verso una destinazione sconosciuta.
Due giorni dopo, alle 14.05 del 18 ottobre, diciotto vagoni piombati partiranno dalla stazione Tiburtina.
I 1024 passeggeri, trasportati in carri bestiame, viaggiarono per 6
giorni e 6 notti verso Auschwitz, e da lì solo quindici uomini e una
donna (Settimia Spizzichino) ritorneranno a casa dalla Polonia.
Nessuno dei 200 bambini fece mai ritorno.
Tutto ebbe inizio dal Ghetto, ma nessun quartiere della città fu
risparmiato: il maggior numero di arresti si ebbero a Trastevere,
Testaccio e Monteverde. Alcuni si salvarono per caso, molti scamparono
alla razzia nascondendosi nelle case di vicini, di amici o trovando
rifugio in case religiose, come gli ambienti attigui a S. Bartolomeo
all’Isola Tiberina.
C’è anche chi si è salvato perché era nel posto giusto, al momento
giusto e ha incontrato persone giuste. Persone che al di là delle
apparenze erano persone buone e magnanime.
Molte persone si sono salvate per questo motivo. Mio nonno, Leone
Del Monte, si è salvato così, per un caso fortuito e per un incontro
casuale: «Erano le 6 del mattino, mia madre si era alzata per fare
colazione e come ogni mattina si era affacciata al balcone, così aveva
avuto la terribile notizia da un vicino di casa, anche lui ebreo: i
tedeschi erano nel Ghetto e stavano arrestando centinaia di famiglie.
Così svegliò mio padre Armando e noi tre fratelli, prese i cappotti
dalla cassapanca e ci spinse ad uscire. Ricordo ancora l’odore di
naftalina e la pioggerellina gelida di quel 16 ottobre. A quell’epoca
abitavamo in via di Ponziano, nei pressi di viale Trastevere, da lì ci
avviammo verso il quartiere ebraico, sicuri che stare insieme agli altri
ebrei fosse la soluzione migliore. Ci incamminammo io, mia madre, mio
padre e i miei due fratelli, Cesare e Sergio. Mia madre era molto
preoccupata, aveva capito che la situazione era grave e quindi decise di
proseguire separatamente: io e Sergio con lei da un lato della strada,
mentre mio fratello Cesare, il più grande, con mio padre sull’altro
marciapiede. Eravamo su ponte Garibaldi e lì, a due passi dal luogo che
probabilmente ci sarebbe stato fatale, accadde quello che ancora oggi
ricordo in modo perfettamente nitido».
«Lì – aggiunge mio nonno – è accaduto ciò che ha salvato la vita a
tutta la mia famiglia. Due uomini in impermeabile nero camminavano verso
mio padre, dall’altra parte del ponte. Assistevo da lontano, mano nella
mano con mamma che iniziò ad urlare: la divisa della milizia fascista
era inconfondibile. “Armando, Armando scappa!!!”. Fu tutto ciò che mia
madre riuscì a dire prima che quei due uomini fermarono mio padre.
“Siete ebrei?” E d’un tratto l’aria gelida di Roma diventò ancora più
insopportabile. ”Sì, perché?” Rispose mio padre in modo permaloso. Come
se quella domanda fosse una delle più comuni. Come se quella risposta
potesse non essere fatale.
E invece quella risposta ci ha salvato, quei due “Angeli Neri”, così
li chiamo ancora oggi, ci hanno salvato. Perché loro, che provenivano
direttamente del Ghetto e avevano assistito al rastrellamento, ci
avevano invitato a tornare indietro. Noi stavamo andando verso l’inferno
e loro ci hanno chiuso fuori.
Da quel momento nulla fu più come prima, ma noi c’eravamo ancora: mia
madre e mio padre, con mio fratello Cesare, si rifugiarono in via
dall’Ongaro, in una casa presa in affitto preventivamente dopo la
richiesta dei 50kg d’oro. La padrona di casa non voleva bambini, così io
e Sergio fummo portati nella parrocchia di piazza Rosolino Pilo a
Monteverde. Qui fummo accolti dal parroco, che su invito di Papa Pio XII
tentava di nascondere qualche ebreo. Ci diede pane e marmellata, di cui
ancora ricordo il sapore se ci penso, poi ci mandò in un convento poco
lontano. Lì avremmo passato fino al giugno del ’44 aspettando gli
americani.
Ciò che mi colpì profondamente fu capire che il destino colpisce
quando deve, con la sua puntualità. E questo non solo perché incontrammo
le persone giuste al momento giusto, ma perché accadde un’altra cosa
che mi dimostrò che quello non era il mio momento di morire.
Il convento in qui ci nascondevamo era a pochi metri dalla Stazione
Trastevere che spesso e volentieri veniva bombardata dagli americani. Ci
fu una sera in cui le suore mi misero in punizione, spostandomi di
camera e lasciandomi da solo nell’altra ala del convento. Quella sera la
Stazione venne bombardata, ma venne colpito il convento e quella che
era la mia vecchia stanza».
Oggi è un dovere ricordare quello che è accaduto il 16 ottobre di 70
anni fa, il giorno in cui sono state spezzate le vite di migliaia di
ebrei romani, ma a me piace ricordare anche come quel giorno mio nonno
si è salvato. Perché grazie a quel giorno, grazie a quei due poliziotti
fascisti, è stato possibile che mio nonno avesse una famiglia e così a
sua volta mio padre
Quei due “Angeli Neri” hanno permesso che oggi fossi qui anche io, la
nipote, la terza generazione, e mi hanno permesso di dire: “Ho
sconfitto Hitler”.
http://www.storiainrete.com
lunedì 21 ottobre 2013
TAM TAM
TAM TAM
Dalla mattina alla sera in tutti i canali televisivi tra un
telegiornale e l'altro ci sono belle signore e gentilissimi signori che
nei loro studi introducono ospiti, ascoltano telefonate del pubblico e
permettono a tutti di esprimere le loro opinioni... Peccato però che si
assista sempre alle stesse tiritere, senza notevoli variazioni, cosicché
può capitare di avere l'impressione di vedere repliche di trasmissioni
già viste e riviste... Solo le casalinghe, i pensionati ed i disoccupati
sanno bene di cosa stia parlando. E come una volta gli stessi si
attaccavano a vedere le rosee telenovelas senza capo né coda, ma con
l'unica caratteristica di essere interminabili, così adesso guardano gli
show politici dove i conduttori sono i primi a non avere cognizioni su
ciò che discutono (e però ci tengono lo stesso a dire la loro!) e dove
gli ospiti la fanno da padroni (sempre conduttori permettendo).
Gli ospiti: uno del pdl, un altro della lega, in antagonismo con uno del pd ed uno del sel, o similia...
Chiaramente, essendo tutte forze presenti in parlamento e quindi chi
più, chi meno corresponsabili tutti del macello che ci riguarda, pur
attaccandosi l'uno con l'altro evitano accuratamente di affrontare
argomenti scottanti come per esempio la responsabilità delle banche, il
Signoraggio, il non avere più la sovranità monetaria, né quella
popolare, causa la perdita dell'indipendenza nazionale... E tante
altre... Ovviamente non ce l'ho con tutti i canali, sicuramente ce ne
sarà qualcuno che non adotta questi canoni (specie in Veneto), tutti
quelli che non vedo...
E le telefonate... La quasi totalità ricche
di improperi per gli avversari ed attestati di stima per i propri,
tifoserie di gente l'uno contro l'altro armato... E poi, sempre le
stesse cose...
E se per caso qualcuno fa notare timidamente gli
argomenti tabù, allora apriti cielo! I quattro ed i conduttori si
coalizzano e fanno passare l'interlocutore per scemo, interrompendolo
bruscamente.
Allora cambio canale... La Signora D'Urso, la Signora
Perego, con i loro splendidi sorrisi, con la loro ambiguità, con i loro
argomenti che solo loro e chi le segue definiscono interessanti. Oppure
da note di cronaca cercano il pelo nell'uovo in una maniera decisamente
ed antipaticamente ripetitiva.
Basta, non ne posso più: Dove sono
andate le belle, noiose pubblicità interrotte di tanto in tanto da
qualche bel spezzone di film?
Facebook: malfunzionamenti in tutto il mondo.
Facebook non funziona. Da poco più di un'ora sul social network più famoso è impossibile pubblicare nuovi post o condividere quelli esistenti, sia nei profili personali che nelle pagine. Pare che il problema sia riscontrato in buona parte del pianeta. E su Twitter finisce tra i "trends topic" #Facebookdown: tutti a parlare dell'altro social che non funziona...
Staff nocensura.com
domenica 20 ottobre 2013
20 OTTOBRE 1944 PER NON DIMENTICARE ! 200 PICCOLI ANGELI
20 OTTOBRE 1944 PER NON DIMENTICARE ! 200 PICCOLI ANGELI
.
20
OTTOBRE
(una brutta "Storia" anche questa !!!)
Nell'anno 1944, il 20 ottobre uno dei peggiori e cinici massacri
nei confronti della popolazione civile di Milano.
nei confronti della popolazione civile di Milano.
Mai in una città si pianse così tanto !
In tale data appunto - erano le 11,24 - una formazione di circa 96 quadrimotori angloamericani si portò sulla città per colpire gli insediamenti industriali dove si temeva celassero produzioni belliche (BREDA, FALCK, PIRELLI, ALFA ROMEO e altri).
Delle tre squadre che componevano il gruppo d'attacco la prima venne messa fuori gioco per un inconveniente tecnico, la seconda fu la sola che riuscì a colpire la BREDA mentre la terza, non si sa per quale motivo si trovò fuori rotta di 22 gradi; il comandante resosi conto troppo tardi aveva solo due possibilità: o proseguire in quella direzione liberandosi del carico in aperta campagna, oppure sganciare immediatamente sulla città il carico di morte, anche se sotto di lui non c'erano obiettivi militari ma solo abitazioni civili. Decise per la seconda soluzione, che era già cinica come scelta, e il destino volle che un grappolo di bombe centrò in pieno una scuola elementare dove si stavano svolgendo le normali lezioni, e che già al primo allarme le avevano appena interrotte per recarsi ai rifugi.
Nel quartiere di Gorla quel giorno si contarono circa 703 vittime, tra questi 200 bambini dai 6 agli 11 anni, dalla prima alla quinta elementare, unitamente ai loro maestri, e alcune mamme che, dopo il primo allarme, apprensive erano accorse con in braccio altri bambini, per condurli nei rifugi.
Su questa triste pagina della nostra storia è stato creato un sito che vi prego di visitare: http://www.piccolimartiri.itdove oltre ad un breve racconto su come si svolsero i fatti, ci sono le immagine della scuola bombardata e, degna di attenzione é la fotografia aerea che fu scattata dal bombardiere pochi istanti prima che lanciasse le bombe. I punti bianchi nella foto sono le bombe che hanno poi colpito Gorla.
Un grande aiuto ci è stato dato dal Dottor Achille Rastelli, uno storico che si sta occupando principalmente dei bombardamenti alleati sulle nostre città ed al quale va il mio ringraziamento.
Date un'occhiata al sito, soprattutto per non dimenticare quei 200 piccoli martiri senza colpa e peccato.
Grazie. - Armando Savoia
LA STORIANEL 1944 DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE FURONO NUMEROSE LE MISSIONI CHE SI SVOLSERO SULLE NOSTRE CITTà: SOPRATTUTTO I BOMBARDAMENTI SU MILANO IN QUANTO CAPITALE INDUSTRIALE DEL PAESE DOVE AVEVANO SEDE LE MAGGIORI FABBRICHE METALMECCANICHE COME LA BREDA, LA FALCK, LA MARELLI, L'ALFA ROMEO E MOLTE ALTRE MINORI.MA QUELLI PRODUTTIVI NON FURONO I SOLI INSEDIAMENTI ATTACCATI, TRA GLI OBIETTIVI COLPITI VI FURONO LA GALLERIA, LA SCALA ED ALTRI TEATRI, SCUOLE, OSPIZI E NORMALI ABITAZIONI.IL FATTOE FU PROPRIO IN UNA DI QUESTE MISSIONI (QUANDO SI DICEVA CHE "LA GUERRA ERA ORMAI FINITA" E CHE PRESTO SAREBBERO ARRIVATI I "LIBERATORI") IL 20 OTTOBRE DEL '44, CHE TRE SQUADRE DI BOMBARDIERI PARTITI DA FOGGIA SI DIRESSERO SU MILANO, E PIù PRECISAMENTE SUGLI STABILIMENTI BREDA CHE SI TROVANO AL CONFINE CON SESTO SAN GIOVANNI SULLA DIRETTRICE DEL VIALE MONZA, ANCORA OGGI UNA DELLE PRINCIPALI ARTERIE DELLA CITTà.
GLI AEREI DECOLLATI ALLE 7,58 (MENTRE I PRIMI SCOLARI DI GORLA RAGGIUNGEVANO LA SCUOLA) PROCEDEVANO SENZA SCORTA DI CACCIA E, DEL RESTO, NON CE N'ERA BISOGNO: LA REAZIONE CONTRAEREA A MILANO ERA PREVISTA NULLA - COME IN EFFETTI FU - NE' APPARVERO AEREI NEMICI; QUELLI TEDESCHI, GIA' DALL'AGOSTO-SETTEMBRE PRECEDENTE, ERANO STATI TUTTI RITIRATI IN GERMANIA E I CACCIA ITALIANI DELLA ANR (REPUBBLICANA) ERANO TROPPO POCHI PER IMPENSIERIRE I PILOTI DEI 38 BOMBARDIERI B-24 DEL 461°, I 29 B-24 DEL 484° E I 36 B-24 DEL 451°, DEL "BOMB GROUP" CHE DOVEVA COMPIERE LA MISSIONE SU MILANO.GIUNTI VERSO LE ORE 11, 20, DOPO UN LARGO GIRO GLI AEREI SI TROVARONO SULLA VERTICALE DI SARONNO DOVE LA PRIMA SQUADRA PER UN "INCONVENIENTE TECNICO" SI LIBERO' DEL SUO CARICO PRIMA DEL PREVISTO IN APERTA CAMPAGNA FINENDO "FUORI GIOCO"; MENTRE LE ALTRE DUE SQUADRE ERANO ARRIVATE QUASI SUL BERSAGLIO: LA PRIMA CON UNA ROTTA DI 118 GRADI PUNTO' SULL'OBIETTIVO E COLPI' LA BREDA, MENTRE IL COMANDANTE DELLA SECONDA SI RESE CONTO TROPPO TARDI DI ESSERE SULLA ROTTA DI 140 GRADI, UN ERRORE DI 22 GRADI, TROPPI PER CERCARE DI CORREGGERSI ESEGUENDO UNA VIRATA VERSO SINISTRA PER TORNARE SULLA ROTTA E SGANCIARE LE SUE BOMBE SUL BERSAGLIO ASSEGNATO.A QUESTO PUNTO AVEVA DUE SCELTE:CONTINUARE SULLA ROTTA DI 140 GRADI RAGGIUNGENDO LA CAMPAGNA VERSO CREMONA E LI' AVREBBE POTUTO SGANCIARE LO SCOMODO CARICO NEI CAMPI, OPPURE LIBERARSENE SUBITO, SULLA CITTà', ANCHE SE SOTTO DI LUI NON C'ERANO OBIETTIVI MILITARI MA SOLO ABITAZIONI CIVILI CHE POTEVA VEDERE BENISSIMO DATE LE FAVOREVOLI CONDIZIONI METEOROLOGICHE DI QUELLA GIORNATA.CINICAMENTE DECISE PER LA SECONDA VIA......SGANCIO' IL SUO CARICO E SUL QUARTIERE DI GORLA SI SCATENO' L'INFERNO... FURONO COLPITE CASE, NEGOZI, OFFICINE, SEMINANDO LUTTI E ROVINE (703 MORTI, 481 FERITI, COLPITI 300 STABILI DEI QUALI 250 USO ABITAZIONE).
MA ALCUNE BOMBE PIù DELLE ALTRE PROVOCARONO UNA STRAGE CHE AVREBBE CAMBIATO LA VITA DEL QUARTIERE PER SEMPRE, ED ERANO QUELLE CHE AVEVANO CENTRATO IN PIENO LA SCUOLA ELEMENTARE UCCIDENDO 184 SCOLARI, 20 INSEGNANTI E ALTRI 18 BAMBINI PICCOLI IN BRACCIO ALLE MADRI CHE ERANO ACCORSE AL PRIMO ALLARME.
FU IL FINIMONDO, SCOPPI TREMENDI, CROLLI, INCENDI, FUMO, GRIDA LACERANTI PER UN ATTIMO, POI IL SILENZIO AGGHIACCIANTE.Erano le ore 11,24 del 20 Ottobre 1944
342 bombe da 500 libbre con la "missione" n.138-20
fecero questa "strage degli innocenti".Leggete i nomi uno per uno o almeno leggete l'età.
Se rabbrividite siete "umani".
Erano nati - dicevano i loro padri, i loro maestri, i filosofi, i sociologi, i politici, e tutti i saggi del loro tempo- in un mondo "civilizzato" !! senza barbarie !!!
non ebbero il tempo di accertarsene.
( non annoiarti a leggere i loro nomi, ti preghiamo di arrivare fino in fondo )
Io credo che le persone scomparse continuino a vivere quando qualcuno le pensa, e questi bambini per il tempo della lettura dei loro nomi, anche se frettolosa, per un attimo è come se li chiamassimo...
Giannina, Lucia, Valter, Stefano, Pierino...
essi rivivono e mentre tu li leggi, sembrano dire: PRESENTE !
I NOMI DEI PICCOLI MARTIRI
( una strage di bambini e di maestri ) ABBONDANTI Ernesta, di anni 7 |
non dimenticateli !!!!!!
e se avete fegato guardateli ! > > > >QUI
LA FOTO DEI BAMBINI MORTI - LA FOTO AEREA ORIGINALE DEL BOMBARDAMENTOhttp://cronologia.leonardo.it/mondo35c.htm
Iscriviti a:
Post (Atom)