martedì 21 dicembre 2010

"Non vogliamo pagare il parcheggio sotto casa"

Gli inquilini delle case popolari bocciano il bando comunale di Sesto che dà in affitto 267 tra box e posti auto. A farsi carico delle istanze sarà il rappresentante dell'Unione Inquilini

Sesto San Giovanni, 21 dicembre 2010 - Non è piaciuto il bando che mette a gara i posti auto, che si trovano all’interno dei caseggiati comunali. «Inaspettato e dai prezzi troppo alti» il commento più frequente da parte degli inquilini, che fino a oggi avevano parcheggiato gratuitamente nei cortili sotto casa. «Lo abbiamo scoperto una mattina da un cartellone che avevano attaccato nell’atrio — racconta Francesco De Francesco, residente in via Corridoni —. È stata proprio una bella sorpresa sotto l’albero». Come altri è già andato in Comune a protestare. «Mi sembra un modo per far cassa. Capisco che gli enti locali abbiamo difficoltà economiche, ma non devono mettere le mani nelle tasche nostre». 

Alla fine, però, De Francesco la sua domanda di posto auto scoperto la presenterà. «Molto a malincuore, però. Parteciperò al bando solo per assicurarmi la possibilità di poter posteggiare ancora sotto casa, in un luogo chiuso e non per strada». Saverio Napolitano, invece, non ci sta. Tutta la sua famiglia lascia l’auto in cortile — tre vetture — e di perdere questo «privilegio» proprio non vuole sentire ragioni. «Non è una questione di tariffe, è proprio il principio che è sbagliato — spiega il ragazzo, anche lui residente in via Corridoni —. Perché devo pagare per uno spazio che è anche mio? Anche se il Comune chiedesse un solo euro, non parteciperei alla gara».
Senza contare, continua Saverio, che «in zona posti non se ne trovano. Tra il mercato e la pulizia delle strade, parcheggiare è impossibile». Dal centro alla periferia il ritornello non cambia: gli inquilini storcono il naso appena sentono parlare di posteggi a pagamento all’interno dei loro caseggiati. «Ci sono persone che non possono permettersi di pagare 60 euro per un posto auto. Così si finisce per favorire chi ha un reddito più alto — commenta Giovanni Cavallaro, rappresentante dello stabile di via Marx 606 —. Abbiamo già problemi a non finire: questa è proprio la ciliegina sulla torta».

Di una regolamentazione, però, c’è bisogno. «C’è gente che parcheggia tre auto e altri non trovano mai spazio. La mia proposta è di assegnare un solo posto a famiglia, dove ci sia un patentato, ma gratuitamente». A farsi carico delle istanze dei residenti delle case popolari sarà Marco De Guio, impegnato domani in un nuovo incontro sindacale. «Bisogna riconsiderare i prezzi, altrimenti la gara andrà deserta — pronostica il rappresentante dell’Unione Inquilini —. Chiederemo poi che, come previsto dalla normativa, il ricavo dell’affitto dei posteggi contribuisca alle spese di riscaldamento e agli interventi di tipo sociale».
 
Troppo care le tariffe così come erano state concepite nella prima versione del bando. «Per i posti auto i costi sono almeno da dimezzare — auspica De Guio —. Anche i 95 euro del box per quel tipo di utenza sono una cifra sproporzionata, perché è equivalente ai prezzi di mercato». Tanto che, sottolinea il delegato, il parcheggio dello stabile di una cooperativa in via Campestre «non è del tutto pieno, perché 30 euro sono risultati troppi. Figuriamoci se un inquilino delle case popolari può sostenere la stessa somma».
di Laura Lana

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