martedì 31 dicembre 2013

Post di fine anno a reti unificate

Come si può sperare che l’anno nuovo sia migliore di quello che sta tra tante vicissitudini terminando? Quando la sera del 31 dicembre a reti unificate ci sarà il discorso di fine anno di un presidente repubblicano quasi novantenne e che ė stato rieletto da un parlamento e senato eletto da una legge elettorale non regolare.Sta finendo un 2013 in cui i politici hanno lavorato per il nostro bene (dicono loro) con un governo ammucchiata e il motto volemose bene fino a dicembre con la decadenza di Berlusconi e con Renzi che scalpita per entrare al governo coi suoi uomini o di persona tramite nuove elezioni anche se con la stessa legge elettorale vigente perchè convinto di vincere prendendo voti da tutti gli schieramenti.L’anno nuovo inizierà con un sindaco di tutti i cittadini;,Firenze che ė anche segretario nazionale del PD alla faccia della coerenza.L’anno vecchio finirà con un discorso di un quasi novantenne fermo e deciso come il suo camino politico iniziato nei GUF,Giovani Universitari Fascisti,per poi passare al PCI,Partito Comunista Italiano,per finire democristiano più degli stessi democristiani.
Un anno nuovo che sembra essere atteso solo per i mondiali di calcio in Brasile,stato enorme dove la gente non ha da mangiare e vive in vere e proprie latrine a cielo aperto,noi avendo una miglior qualità di vita non avevamo fondi per poter organizzare un olimpiade secondo Il senatore a vita Mario Monti.
Senatori a vita che sono 5,come i posti di lavoro aumentati dal governo Letta a scapito di migliaia persi per fallimenti o delocalizzazione di imprese e come 5 € di possibili aumenti delle pensioni fino a 3000 € mentre intorno aumenta tutto.
Una fine ed inizio anno senza sapere che fine faranno i due marò in India o le coppie in Congo ma in compenso abbiamo portato in Italia madre e figlia Kazaka per far fede al motto del Governo Letta-Kyenge “Italiani,no grazie”.
Un anno vecchio che finendo,vedi movimento 9 dicembre,sembra aver svegliato il popolo in Italia anche se viene osteggiato da politici e mezzi d’informazione,tacciati di essere violenti e antidemocratici solo perché non credono al dio euro e alla parola della chiesa BCE ,dimenticandosi che nessun cambiamento epocale di liberazione fu fatto tramite trattati,conferenze o usando ramoscelli d’olivo .
Noi vorremmo sentire un discorso di scuse da parte della classe politica Italiana e bancaria Europea tramite Napolitano con tanto di lettera in cui dichiara che si  tornare ad elezioni libere il prima possibile in cui dovranno competere solo forze politiche che abbiano come programma il bene dell”Italia e non solo a parole e che non abbiamo come motto la frase “ce lo chiede l’Europa”.
Dobbiamo iniziare l’anno nuovo con nuova linfa e ricominciare a produrre e creare nuovi posti di lavoro non precari a costo di uscire dall’Euro per vivere e non per morire avvinghiato ad esso,perché la stessa Europa Economica non ė quella descritta e voluta dai padri fondatori e dagli idealisti fin dall 800 ma se Europa Unità deve essere che sia dei Popoli e non delle banche .
Aimage

lunedì 30 dicembre 2013

Anno nuovo,anno vecchio

Il nuovo anno ė alle porte
che ci porti una buona sorte
e allontani da noi la morte
Il nuovo anno sta arrivando
e noi lo aspettiamo mangiando
e tutti insieme poi brindando
Il vecchio anno sta terminando
le valigie lui sta preparando
e poi andrá via trotterelando
Il vecchio al nuovo aprirà le porte
un saluto veloce è la loro sorte
nascerá il nuovo e per il vecchio,la morte
GiElle 13

domenica 29 dicembre 2013

Poesie e filastrocche per dicembre

Dicembre
Chi la ricorda ancora
la bella primavera,
che sorridendo infiora
il monte e la riviera?
Chi ricorda l’estate
coi suoi fulgidi soli
con l’aure profumate
piene di trilli e voli?
E l’autunno che

Vecchio dicembre
E’ tanto vecchio, povero dicembre,
che cammina appoggiandosi a un bastone;
del sole non è amico, a quanto sembra,
perchè d’accordo va con il nebbione.
Nel fango affonda sino alle calcagna,
spruzza di neve l’albero e la siepe,
di prima neve imbianca la montagna
mentre nasce Gesù, là nel presepe. (G. Marzetti Noventa)
Dicembre
Dicembre…
La neve sui monti, la fiamma nel focolare,
volti cari attorno a una lampada,
una campana che chiama per la novena di Natale.
Dicembre…
Un ramo d’abete e il presepe
fatto di bambagia leggera
col Bambino che s’addormenta fra le candeline di cera. (A. T. Bordoni)
Dicembre
La neve sui monti, la fiamma nel focolare,
volti cari attorno a una lampada,
una campana che chiama per la novena di Natale.
Un ramo d’abete e il presepe
fatto di bambagia leggera
col bambino che s’addormenta tra le candeline di cera.
Dicembre
Il vento soffia,
la neve cade,
son bianchi i tetti,
bianche le strade.
Il cielo è grigio
la neve è bianca,
son spogli gli alberi,
la terra è stanca. (B. Vaccari)
Dicembre
Va novembre,
vien dicembre.
Ciel nebbioso,
suol fangoso…
Sopra i campi brulli e tetri,
soffia il vento e batte ai vetrim
mentre il passero sul tetto,
trema al freddo, poveretto! (C. Prosperi)
Dicembre
Dai campi desolati,
sui viali deserti di bambini,
dagli orti abbandonati,
levano al cielo di piombo
le braccia ferme, nude,
gli alberi disperati.
Nell’aria non c’è un volo,
nell’aria non c’è un grido;
sotto l’antico ponte, con un rombo
freddo, il torrente… (V. Bosari)
Dicembre
Or è bello novellare;
fuori piove e mugghia il vento;
nel camino c’è un lamento,
ch’empie i bimbi di spavento,
mentre stanno al focolare.
E’ dicembre, un buon vecchietto,
canta loro una novella
dove c’è una mamma bella
un bambino ed una stella
ed un bove ed un ciuchetto. (D. Dini)

gioia e tristezza insieme
che ingiallisce le fronde
e i bei grappoli spreme?
Un’uggia, un sopor greve
pei campi, per le strade;
e il silenzio… e la neve
che cade, cade, cade. (A. Tona)



venerdì 27 dicembre 2013

S.O.S. PERICOLO: AIUTO, I FASSISTI!!!

V
Tanti anni fa, circa quaranta ed oltre, esistevano per il pci e tutti gli extraparlamentari di sinistra moltitudini di gentaglia in camicia nera, orbace e manganello. Tralasciando naturalmente il MSI e gli altri movimenti di estrema destra, ché di quelli non c’era bisogno di verifica, chiamavano “fassisti” i democristiani, i socialdemocratici, i liberali, repubblicani e perfino i socialisti, tutti quelli che non erano dei loro, quindi…
Gli anni passano, ma le cose non cambiano e i superstiti della vecchia ideologia marxista-leninista, appoggiando senza se e senza ma l’ormai obsoleta organizzazione che rievoca e perpetua la guerra civile (e che riceve da questo stato un appannaggio di € 2.500.000 per “vigilare sui pericoli dei rigurgiti fassisti” – in barba alla crisi -), continuano a vedere maree di gente mussoliniana: i fassisti vogliono parlare di usura bancaria – rievocano certamente i complotti giudaico massonici temi cari della propaganda del bieco ventennio - ; I fassisti occupano le piazze e si infiltrano tra i cittadini che manifestano il malcontento – anzi, pensandoci meglio, visto che questo malcontento è contro i governanti (e chi governa? Ma loro, i compagni, con un presidente che proviene da loro!), allora tutti i manifestanti sono fassisti, compresi quelli che sembrerebbero appartenere ai centri sociali (certamente degli infiltrati, spie dei fassisti) -.
Ed allora bisogna demonizzarli, farli divenire dei beceri personaggi che vanno in giro a fare casino, senza idee, né progetti: così arrivano “bellissimi articoli” di individui che ignorano i problemi della gente, essendo figli di papà, miracolati dalla politica, articoli faziosi che di bello non hanno neppure la padronanza della lingua italiana, ma che trovano posto in testate entusiaste di buttare veleno… E se la gente non dà il giusto rilievo a questi articoli? Allora la parola d’ordine è minimizzare o ignorare…
Io non conosco la situazione in tutte le altre città e mi permetto di dubitare dei vari servizi giornalistici e televisivi, visto come è stata trattata la vicenda che mi ha visto spettatore a Milano nei giorni che hanno visto p.le Loreto protagonista delle proteste del Comitato 9 dicembre. Cosa posso dire? Eravamo tutti fassisti, con truci labari, con i saluti romani, con cori incitanti all’odio? Se è sì, perdonatemi, ma non me ne sono proprio accorto (evidentemente allora l’articolista del “bellissimo articolo” aveva ragione sul fatto che almeno uno – cioè io – dei presenti era uno stupido). Ho visto bandiere, tante, sì, ma solo Tricolori, ho visto gente gioiosa e ho sentito cori “Dai,dai, vieni giù: sei Italiano pure tu!” – il massimo dell’incitamento all’odio!!! -. Ho conosciuto i coordinatori e tra questi persone eccezionali e determinate (altro che mancanze di idee). Poi i manifestanti, ognuno con le proprie motivazioni e le giuste rivendicazioni. Ho visto per più di una settimana, ogni pomeriggio i cortei che sospendevano il traffico di una strada per circa cinque minuti, chiedendo e a volte ottenendo la solidarietà degli automobilisti, e poi lasciavano libera la via, occupandone un’altra e poi un’altra e tutto questo per ore e ore. Ma non ho visto vetrine spaccate, gestori minacciati, negozi chiusi, cariche della polizia ed altre scene di violenza a cui i notav ed i blockqualchecosa ci hanno spesso abituato.
Ma tant’è… Dobbiamo rassegnarci all’idea che qualsiasi cosa si faccia, se non ha la benevole compiacenza dei soliti partiti, dei sindacati, dell’anpi, dei centri sociali (quelli che “non hanno tradito”, non certo quelli ”complici”), se non sono gestiti da tutti questi, se infine non c’è un tripudio di bandiere rosse, beh, allora non c’è alcun dubbio, state in campana: SONO ARRIVATI I FASSISTI!!!


giovedì 26 dicembre 2013

La Camusso rivuoleva l'IMU: tanto la CGIL non lo paga...

A cura di Alessandro Raffa per Nocensura.com
La signora Camusso, numero 1 della CGIL, a fine Novembre chiese a gran voce la reintroduzione dell'IMU: (che a quel punto si sarebbe sommata alle nuove tasse inventate per sostituire l'imposta sulla casa) e visto com'è andata a finire - con alcune migliaia di comuni che hanno fatto pagare l'IMU - sembra proprio che sia stata ascoltata...
Sarebbe bello, oltre che giusto e doveroso, che il sindacato lottasse per l'abolizione del signoraggio bancario ed il ripristino della Sovranità Monetaria: la cui mancanza ci è costata qualcosa come 3.100 miliardi di euro negli ultimi 30 anni e continua a costarcene 80-100 all'anno, che a partire dal 2014 e per 20 anni andranno a sommarsi con i 50 miliardi all'anno di "Fiscal Compact"
Ma senza scomodare il signoraggio bancario, argomento di importanza CRUCIALE, censurato da tutti i mass media e da tutti i partiti (compreso M5S, che a parte un - 1 - intervento del deputato Sibilia rimasto confinato sul web non ha fatto niente per affrontare la questione)
Anziché chiedere chiedere il ripristino dell'IMU il sindacato - o meglio, un Sindacato degno di questo nome - avrebbe potuto chiedere TAGLI AGLI SPRECHI; avrebbe potuto chiedere la riduzione della spesa per gli armamenti, che negli ultimi anni ha toccato livelli record: non solo F35, il governo italiano ha acquistato armi di tutti i tipi...
E' inutile dilungarsi nell'elenco delle numerose alternative per fare cassa preferibili all'IMU, che sono davvero tante... e il fatto che il sindacato "partorisca" proposte come questa, lascia molto su cui pensare...
I sindacati ormai sono diventati un'altra casta, non più utile e non meno parassitaria della "casta originale". Hanno ben 3.000 sedi sparse per il territorio e non pagano un'euro di IMU. Per non parlare degli scandali che hanno investito le sigle sindacali più "famose": dai lavoratori assunti con contratto a progetto (vedi: LA CGIL CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEL LAVORO. DEGLI ALTRI) fino alla prestigiosa casa comprata da Bonanni a un prezzo 4 volte inferiore al valore di mercato, o il cospicuo aumento dello stipendio del 20% ricevuto da Epifani quando era leader della CGIL... a sua insaputa, ovviamente!
La cosa che fa tristezza, è pensare che qualche milione di lavoratori continua a versare ai sindacati una parte del proprio stipendio: risparmiate quei soldi!

Alessandro Raffa - nocensura.com

sabato 21 dicembre 2013

Sesto, stadio gratis per i meridionali dopo i cori razzisti contro i napoletani

Domenica pizza e panettone gratis per la partita di Serie D Pro Sesto-Sambonifacese. Il presidente Zangari (originario di Palermo): "Questa città e questa squadra non hanno mai discriminato nessuno"
"In occasione della partita di calcio Pro Sesto-Sambonifacese, domenica, tutti coloro che sono nati o sono originari di un comune che si trova a sud di Roma potranno entrare gratis allo stadio Breda". Lo comunica il presidente della Pro Sesto, Salvo Zangari, annunciando che il club di Serie D ha vinto il ricorso, presentato tre settimane fa, contro le sanzioni inflitte al termine della gara casalinga con il Pontisola, durante la quale alcuni tifosi della curva hanno intonato cori discriminatori contro Napoli e i napoletani.

La Corte di giustizia federale ha restituito alla squadra bianco celeste il punto di penalizzazione che le era stato tolto dal giudice sportivo (primo caso in Italia), dimezzando da 2mila a a 1.000 euro l'ammenda e confermando la chiusura della sola curva Vito Porro. "Un provvedimento equo, che rende giustizia alla nostra società e alla nostra città. Mi auguro vivamente che la Pro Sesto non debba più trovarsi ad avere a che fare con situazioni così lontane dal proprio stile". commenta il presidente del club, originario di Palermo. Che
conclude: "Vogliamo dare una risposta chiara e netta a chi maldestramente ha fatto sì che Sesto San Giovanni e la Pro Sesto venissero etichettati come una città e una squadra che discrimina".

Per chiudere la vicenda Zangari ha anche lanciato l'iniziativa 'Pizza, panettone e Pro Sesto': la società biancoceleste offrirà i prodotti tradizionali di Sesto San Giovanni e di Napoli a chi si recherà allo Stadio Breda per Pro Sesto-Sambonifacese.

venerdì 20 dicembre 2013

Sesto San Giovanni: divieto di botti dal 23 dicembre al 6 gennaio

Sesto San Giovanni: divieto di botti e petardi per le feste
Un'ordinanza del sindaco Monica Chittò vieta l'utilizzo di petardi per tutto il periodo delle feste

Sesto San Giovanni: divieto di botti dal 23 dicembre al 6 gennaio

Un'ordinanza del sindaco Monica Chittò vieta l'utilizzo di petardi per tutto il periodo delle feste
Alessandro Ribaldi20 dicembre 2013
Un vero e proprio divieto di utilizzo di botti e petardi è quello deciso dal sindaco Monica Chittò per Sesto San Giovanni. In città, quindi, dal 23 dicembre al 6 gennaio non si potrà "sparare" nulla, neanche la notte di capodanno. 
"Un'ordinanza - ha dichiarato il sindaco a Sesto Notizie - per vietare i botti di capodanno che ha un forte valore simbolico, che speriamo possa aiutare a sensibilizzare i cittadini ad adottare comportamenti più rispettosi. I botti, infatti, oltre ad essere estremamente pericolosi se usati da persone non esperte, provocano notevoli disturbi ai bambini piccoli e agli animali da compagnia. Con questa ordinanza, quindi, vogliamo soprattutto invitare a considerare i danni dell'uso di questi strumenti e a scegliere divertimenti meno nocivi".



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mercoledì 18 dicembre 2013

MORTI D'AMIANTO ALLA PIRELLI


Si è aperto oggi il terzo processo contro i dirigenti della Pirelli di Milano responsabili della morte di decine di operai. Il nostro Comitato si è costituito parte civile. Fra gli imputati eccellenti del Consiglio d’amministrazione anche il Presidente dell’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro. Pubblichiamo l’articolo dell’ agenzia giornalistica di Redattore sociale 
 

Accusato di aver provocato 50 tumori, presiede l’Airc da 8 anni

Si apre oggi il terzo processo contro la Pirelli per l’esposizione all’amianto degli operai di due stabilimenti. Tra gli imputati Piero Sierra, consigliere d’amministrazione dell’azienda e dal 2005 presidente dell’associazione italiana ricerca sul cancro

11 dicembre 2013

MILANO - Si apre oggi il terzo processo contro la Pirelli per l'esposizione all'amianto degli operai che lavoravano negli stabilimenti milanesi di viale Sarca e via Ripamonti. Cinque i nuovi casi portati in tribunale dal pubblico ministero Maurizio Ascione, che rappresenta l'accusa anche per gli altri due processi in corso. Imputati sono sempre gli stessi 10 dirigenti della Pirelli, membri del consiglio di amministrazione negli anni che vanno dal 1979 al 1989. Tra questi anche Piero Sierra, 79 anni, che dal 2005 è presidente dell'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc), oltre che essere ancora presente nel consiglio di amministrazione delle principali sedi Pirelli nel mondo. I dirigenti sotto accusa devono rispondere di lesioni e omicidio colposo, per non aver adottato sistemi di prevenzione e di protezione dei dipendenti dalle esposizioni alle fibre di amianto.
http://www.comitatodifesasalutessg.com

martedì 17 dicembre 2013

Ticket sanitari, nuove esenzioni. Ecco chi non dovrà più pagare

domenica 15 dicembre 2013

La storia si ripete?

Clicca sull'immagine per ingrandirla

Riceviamo e pubblichiamo da Alessio Falcone:

Buongiorno,
anzitutto complimenti per il tuo lavoro di divulgazione e di informazione senza censure
Ecco il trattamento che veniva riservato a chi voleva ritornare alla Serenissima Repubblica di Venezia o ''Repubblica di San Marco'' dopo la sua capitolazione; La storia si ripete? Mi ricorda anche se con modalità differenti, l'accanimento contro chi vuole ritornare ad una sovranità nazionale, a uscire da questa Europa e non sottomettersi a questo modello di Globalizzazione.
Eccoli elencati i principali punti di tale documento e in allegato suddetto file:

I Chiunque griderà viva san Marco, segnale dell'orribile insurrezione del giorno 12 maggio, sarà punito con pena di morte.

II E' proibito ogni attruppamento.Quello, o quelli che ecciteranno attruppamenti, o vi si porranno alla testa, saranno riguardati come cospiratori contro la pubblica sicurezza, e puniti di pena di morte.

III Chiunque cercherà con discorsi di eccitare l'insubordinazione alle autorità del governo, sarà punito di pena di morte.

IV Chiunque affiggerà, o diffonderà carte incendiarie, o stemmi di san Marco, e sarà autore, o promotore di tali segni d'insurrezione, sarà punito di pena di morte.


V Gli autori e gli stampatori di opere, o fogli che eccitassero l'insubordinazione alle autorità del governo, saranno puniti di pena di morte.

VI Gli osti, i locandieri, i caffettieri, i custodi se' casin, ed altre adunanze, e i loro subalterni, che non porteranno al comitato si salute pubblica la riferta di chiunque tenesse discorsi, che eccitassero l'insubordinazione alle autorità del governo, saranno soggetti alla carcerazione di cinque anni.

VII Sarà formata questa notte una commissione criminale composta di cinque cittadini colla facoltà di procedere militarmente contro i colpevoli dei delitti indicati negli articoli precedenti.

VIII Il presente decreto sarà stampato straordinariamente questa notte e pubblicato in tutti i sestieri a suon di tamburo. 

fonte

sabato 14 dicembre 2013

Se non ora quando?Basta finanziamento pubblico

Se non ora quando?Basta finanziamento pubblico alla politica da subito
Il 13 dicembre 2013 ho capito che il governo Letta quando aveva l’appoggio del PdL intero ha svolto o cercato di svolgere il programma politico dello stesso PdL,niente IMU per esempio. Decaduto Berlusconi e rotto in due il PdL ora fa il programma del movimento 5 stelle,vedi abolizione finanziamento pubblico ai partiti.
Giustamente ora gli elettori del PD ,partito maggiore della coalizione,si chiederà quando inizierà il governo del PD Letta iniziando a fare il programma della sua coalizione del centro sinistra.
Tornando all’abolizione del finanziamento pubblico non sarà immediato ma diminuirà progressivamente del 25 % per il 2014,il 50 % per il 2015, il 75 % per il 2016 per essere eliminato completamente a partire dal 2017.
Io mi chiedo il 25,il 50 e il 75 % di cosa ,dei rimborsi delle ultime elezioni o di una cifra a caso?
In compenso ci saranno alte detrazioni fiscali per finanziamenti ai partiti da parte di privati e società,sperando che non si tramuti in un sistema di tangenti legalizzate,aggiungendo anche il 2 per mille al momento della compilazione del modello unico o il 730.
Peccato che la Corte dei Conti ha sancito che il Porcellum o Mattarellum che dir si voglia è stato dichiarato incostituzionale e che almeno 148 “onorevoli” eletti col premio di maggioranza sono “abusivi”,e quest’ultimi continuano a prendere lauti stipendi e rimborsi.
Ma se il Porcellum è incostituzionale dovrebbe essere tutto il Parlamento e Senato “abusivo” e in una democrazia vera si dovrebbe tornare il prima possibile a votare con una legge elettorale precedente alla Mattarellum,perché un cittadino potrebbe impugnare le manovre o leggi promulgate da un governo eletto con un metodo anticostituzionale o passate grazie ai sopracitati 148 “onorevoli abusivi”.
Inoltre la Corte dei Conti ha sancito anche che la legge del 1997,che reintroduceva il finanziamento pubblico ai partiti anche lei era incostituzionale perché cancellava abusivamente il risultato del referendum popolare del 1993.
Abolizione del finanziamento pubblico ai partiti (secondo tentativo).
Quesito: “Volete voi che siano abrogati gli art. 3 e 9 della legge 2 maggio 1974, n. 195: “Contributo dello Stato al finanziamento dei partiti politici”, così come modificati e integrati: dalla legge 16 gennaio 1978, n. 11: “Modifiche alla legge 2 maggio 1974, n. 195″; dall’art. 3, comma 1 (Per l’anno 1980 la somma da erogare a titolo di contributo di cui al primo comma dell’art. 3 della legge 2 maggio 1974, n. 195, è fissata in lire 72.630 milioni. Con effetto dal 1º gennaio 1981 la stessa somma è fissata in lire 82.886 milioni annui) e dal comma 6 (La percentuale di cui al primo ed al secondo periodo dell’ultimo comma dell’art. 3 della legge 2 maggio 1974, n. 195, è ridotta al 90 per cento) della legge 18 novembre 1981, n. 659: “Modifiche ed integrazioni alla legge 2 maggio 1974, n. 195 sul contributo dello Stato al finanziamento dei partiti politici”?


totale percentuale (%)
Iscritti alle liste
47 946 896


Votanti
36 896 256
77,00
(su n. elettori)
Quorum raggiunto
Voti validi
34 598 906
93,80
(su n. votanti)

Voti nulli o schede bianche
2 297 350
6,20
(su n. votanti)

Astenuti
11 050 640
23,00
(su n. iscritti)

Risultati




Voti  %
RISPOSTA AFFERMATIVA
31 225 867
90,30%
RISPOSTA NEGATIVA
NO
3 373 039
9,70%
bianche/nulle

2 297 350

Totale voti validi

34 598 906
100%
Fonte wikipedia
Quindi non solo il finanziamento pubblico dovrebbe cessare subito e non gradualmente dal 2014 per sparire solo nel 2017,anzi i lor signori politici e i loro relativi partiti,anche se nel frattempo hanno cambiato nome e simboli,dovrebbero ridare indietro con gli interessi legali ciò che hanno percepito illegalmente dal 1997 ad oggi.
Non ci fidiamo di un calo del finanziamento pubblico triennale,per arrivare a un finanziamento solo privato a partire dal 2017,perché non solo io temo che passato il momento dei grillini e dei forconi,finito il ciclone anti casta in qualche riunione notturna di fine settimana,meglio precedente un ponte festivo,reintroducano il finanziamento pubblico ai partiti con qualche codicillo che aggiri il responso di anticostituzionalità sancita dalla Corte dei Conti.
 http://senzatitoloeparole.myblog.it/2013/12/01/mi-dimettoanzi/
fonte

venerdì 13 dicembre 2013

Appunto Facci: Forconi ardenti Si fa presto a dire: "Bisogna parlare con loro". Loro chi? La verità è che siamo tutti forconi, e i politici hanno ben poco da dire


Facci: siamo tutti un po' Forconi, ma per Letta sono amari...

È come se dei medici si concentrassero sulle macchie anziché sul morbillo, sui sintomi e non sulla malattia: che vuol dire, a proposito dei forconi, che bisogna «parlare con loro»? «Loro» chi? I camionisti? I pastori? Gli studenti? I vandali? I tifosi della Juve? Il tizio della Jaguar? O l’altro leader, già trombato in Sicilia? E chi saremmo, allora, «noi»? Nel magma dei forconi c’è di tutto, vogliono tutto, che tutti si dimettano da tutto: è facilissimo attaccarli come difenderli, giustificarli come condannarli, i loro problemi sono singolarmente inaffrontabili (se non in termini di «dateci dei soldi», o «più soldi», o lavoro, cioè ancora dei soldi) e globalmente sono le escrescenze di una malattia che ha un nome solo, il solito: crisi economica, o più precisamente, cambiamento di modello economico. È una malattia sofferta anche da chi non scende in strada: siamo tutti forconi e non lo è nessuno. E non c’è politico - teorico medico - che abbia bisogno di parlare coi forconi per scoprire che da anni esiste questa malattia: che è una pandemia, che in parte viene da fuori, è vero, però qualcosa si può fare lo stesso. Peccato che la cura, per ora, sia un’alternanza tra i pannicelli del governo e i clisteri della Guardia di finanza, che ormai ha le modalità di un energumeno che recupera i crediti. Parlare coi forconi, parlare col Paese: fa lo stesso. Il punto è avere qualcosa da dire.

di Filippo Facci

art 21 libertà


giovedì 12 dicembre 2013

Il delirio Sibilia (M5S): Una legge per i matrimoni di gruppo e nozze tra specie diverse


Delirio a 5 stelle: 
Matrimoni di gruppo e nozze tra uomo e cane

Scordatevi i chip sotto la pelle, i complotti americani sulle Torri Gemelle, l'esistenza delle sirene. La nuova frontiera dei deliri grillini è molto, molto oltre: una legge per consentire i matrimoni di gruppo e le nozze tra uomo e cane (o uomo e gatto, o donna e cavallo, uomo con uomo e volpe, a seconda dei gusti). Non è fantasia, ma proposta concreta del deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia il 26 novembre 2012, giusto qualche settimana prima di venire eletto a Montecitorio. 
La proposta (da neurodeliri) - Come riporta l'Huffington Post, sul blog dedicato alla proposte di legge, Sibilia proponeva: "Discutere una legge che dia la possibilità agli omosessuali di contrarre matrimonio (o unioni civili)". E fin qui siamo nel solco delle battaglie della sinistra. Troppo facile, avrà pensato il giovane deputato, bisogna uscire dal cono d'ombra di Vendola, Bersani e Luxuria. E quindi ecco la porposta di legge per consentire di "sposarsi in più di due persone e la possibilità di contrarre matrimonio (o unioni civili) anche tra specie diverse purché consenzienti". Sottile la distinzione tra matrimonio e unioni civili, perché forse l'idea che la Chiesa conceda le nozze a uomini e animali (o piante) forse ha messo in guardia anche uno come Sibilia. Che più che sognatore, pare creatore di incubi cyberpunk.

mercoledì 11 dicembre 2013

SCIOPERO FORCONI: SIULP, plauso colleghi monito a politica e “palazzi”

Dichiarazione del Segretario Generale Felice Romano

Quanto accaduto a Torino, a Genova e in tutte le altre città, nonostante i soliti delinquenti professionisti del disordine che hanno dato sfogo alla loro indole criminale e violenta, senza però riuscire a separare il “Paese” (cittadini e poliziotti), merita un plauso a tutti quei colleghi di tutte le forze di polizia che oggi, in modo professionale e coraggiosamente hanno detto simbolicamente basta alla lontananza della politica governativa e dei palazzi del potere rispetto ai danni che stanno producendo contro le famiglie e i lavoratori di questo paese.
Togliersi il casco in segno di manifesta solidarietà e totale condivisione delle ragioni a base della protesta odierna di tutti i cittadini che hanno voluto gridare basta allo sfruttamento e al soffocamento dei lavoratori e delle famiglie italiane, è un atto che per quanto simbolico dimostra però che la misura è colma e che i palazzi, gli apparati, e la stessa politica ormai sono lontani dai problemi reali dei cittadini e troppo indaffarati ai giochi di potere per la propria sopravvivenza e conservazione della casta.
Ecco perché il governo in primis e il ministro Alfano a seguire, bene farebbero al ascoltare il Sindacato e prima ancora i cittadini di questo Paese; giacchè la misura e colma e se non si inverte questa tendenza a chiedere sempre e maggiori sacrifici in cambio di nulla, a maggior ragione quando non si da il buon esempio cominciando a rinunciare i propri privilegi che sono tanti, anzi troppi, si ricordino il passaggio biblico nel quale si afferma: “terribile sarà l’ira degli onesti”.
Lo afferma Felice Romano, Segretario Generale del SIULP in una nota nella quale, nel commentare le straordinarie immagini in cui gli appartenenti alle forze di polizia si sono tolti il casco in segno di condivisione e rispetto delle ragioni della protesta, senza per questo rinunciare o abdicare al proprio dovere di garantire la sicurezza pubblica e di fermare i violenti, sottolinea come questo epilogo fosse scontato rispetto al grido di allarme che il SIULP, a nome dei poliziotti, sta lanciando da tempo e che il governo continua a non raccogliere.
Speriamo che questo segnale sia da monito ai palazzi del potere, alle caste, al governo ma anche a tutti i violenti e i professionisti del disordine.
Questa volta nessuno riuscirà a separare il “Paese” sano costituito dai lavoratori, dalle famiglie e dai servitori dello Stato, come accaduto negli anni di piombo. Che il governo ne tragga le dovute e necessarie conseguenze.
Il SIULP sarà a fianco e con questi colleghi per dire basta allo sfruttamento e al maltrattamento dei poliziotti e dei cittadini, per dire ascoltate la voce del popolo.

lunedì 9 dicembre 2013

SCIOPERO UFFICIALE, NAZIONALE ED UNANIME. Quello che succederà in Italia dal 9 dicembre

Vox Populi, con i sui iscritti, militanti e simpatizzanti, parteciperà alle varie forme di protesta, ritenendo un diritto "ribellarsi" a questo stato dittatoriale dei banchieri, appoggiati dal governo Letta.
Invitiamo pertanto la parte sana e produttiva, ad unirsi con chi oggi un posto di lavoro lo ha perso, a chi strozzato dalle troppe tasse è costretto a chiudere la propria attività, Uniti nella Lotta, Uniti tra Fratelli!
Foto: Cliccate *MI-PIACE* alla pagina Italia-Italy.  (Y)

SCIOPERO UFFICIALE, NAZIONALE ED UNANIME. 
Quello che succederà in Italia dal 9 dicembre non ha precedenti. Si fermerà tutto ad oltranza (trasporti, scuole, esercizi, distributori, negozi, supermercati) ci sarà la paralisi TOTALE. Questa è l'unica forma di protesta che è rimasta a chi è disoccupato, in cassa integrazione, pensionato, precario, senza casa, senza protezione, senza un futuro, senza dignità; insomma a tutto il popolo stanco di essere governato da ladri, egoisti, bugiardi ed incompetenti che continuano a prenderci per il culo portando un' intera nazione alla fame! 
Prepariamoci alla battaglia, questa volta si arriva in fondo…
"QUANDO UN GOVERNO NON FA CIO' CHE VUOLE IL POPOLO VA CACCIATO ANCHE CON MAZZE E PIETRE!!!"
***CONDIVIDETE A RAFFICA*** 
SCIOPERO UFFICIALE, NAZIONALE ED UNANIME.
Quello che succederà in Italia dal 9 dicembre non ha precedenti. Si fermerà tutto ad oltranza (trasporti, scuole, esercizi, distributori, negozi, supermercati) ci sarà la paralisi TOTALE. Questa è l'unica forma di protesta che è rimasta a chi è disoccupato, in cassa integrazione, pensionato, precario, senza casa, senza protezione, senza un futuro, senza dignità; insomma a tutto il popolo stanco di essere governato da ladri, egoisti, bugiardi ed incompetenti che continuano a prenderci per il culo portando un' intera nazione alla fame!
Prepariamoci alla battaglia, questa volta si arriva in fondo…
"QUANDO UN GOVERNO NON FA CIO' CHE VUOLE IL POPOLO VA CACCIATO ANCHE CON MAZZE E PIETRE!!!"

domenica 8 dicembre 2013

Lettera ANPI e volantino della conferenza cassata

Questa è la lettera del 28/11 con cui l'ANPI ha chiesto al sindaco sig.ra Siria Trezzi di vietarci le sale di Villa Ghirlanda per le nostre conferenze, ravvisando nel volantino distribuito chiari riferimenti al :" complotto pluto-giudaico massonico!" di tristissima memoria.

Grazie per la solidarietà

Innanzi tutto un ringraziamento ai politici locali, ai cittadini cinisellesi, che con le loro telefonate e mail hanno manifestato SOLIDARIETA' al vile attacco mosso nei nostri confronti da parte dell'ANPI , Rifondazione Comunista, portando la giunta di centro sinistra a MUTILARE la LIBERTA' di PAROLA. Raccogliamo anche con ORGOGLIO l'invito a continuare la nostra battaglia sul territorio, sicuri di essere apprezzati da chi della LIBERTA' ne fa un punto di giustizia e non qualcosa da usare arbitrariamente.

CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UNIONE


 


Costituzione Europea - parte II

CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UNIONE

Articolo II-71: Libertà di espressione e d'informazione
1. Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.
2. La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati.

Articolo II-72: Libertà di riunione e di associazione
1. Ogni persona ha diritto alla libertà di riunione pacifica e alla libertà di associazione a tutti i livelli, segnatamente in campo politico, sindacale e civico, il che implica il diritto di ogni persona di fondare sindacati insieme con altri e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.
2. I partiti politici a livello dell'Unione contribuiscono a esprimere la volontà politica dei
cittadini dell'Unione.

 

sabato 7 dicembre 2013

La giunta decide di non assegnare lo spazio a Vox Populi














La Giunta comunale di Cinisello Balsamo ha deciso di rispondere con un diniego alla richiesta di utilizzo delle sale comunali fatta dall’Associazione Vox Populi.
“Già alla fine della scorsa legislatura, l’Amministrazione Comunale aveva stabilito, tramite atto di Giunta, di riservarsi la facoltà di decidere rispetto all’assegnazioni degli spazi pubblici a pagamento, riconoscendo il pericolo della ripresa di iniziativa da parte di associazioni, movimenti, gruppi di ispirazione neofascista, o comunque legati al contesto della destra radicale estrema italiana e europea” ha spiegato l’Assessore alla Cultura Andrea Catania. “Oggi, memori di quanto accaduto negli ultimi anni sul territorio della nostra città e consapevoli della preoccupazione che è stata più volte espressa dalle rappresentanze locali e provinciali dell’Anpi, abbiamo deciso di assumere una posizione netta sull’argomento” ha concluso Catania.

venerdì 6 dicembre 2013

Stelle di Natale in piazza Petazzi per la lotta contro la leucemia „Stelle di Natale contro la leucemia“

Stelle di Natale in piazza Petazzi per la lotta contro la leucemia
A Sesto San Giovanni il 7 e 8 dicembre l'AIL raccoglierà fondi in piazza Petazzi vendendo il fiore simbolo del periodo natalizio
mbre 2013
L'AIL, associazione italiana per la lotta contro la leucemia, venderà il 7 e 8 dicembre in piazza Petazzi a Sesto San Giovanni delle stelle di Natale.
Una manifestazione che ha permesso in questi anni di raccogliere fondi destinati al finanziamento di progetti di ricerca ed assistenza di alto valore scientifico e sociale ed ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica alla lotta contro le malattie del sangue. Gli stand saranno presenti dalel ore 8:00 alle ore 20:00.
 


Potrebbe interessarti: http://sesto-san-giovanni.milanotoday.it/piazza-petazzi-stelle-di-natale-7-8-dicembre.html
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giovedì 5 dicembre 2013

ATTENTATO ALLA DEMOCRAZIA A CINISELLO BALSAMO E' PROIBITO PARLARE DI USURA


Il cervello dell'uomo è un'arma più terribile degli artigli del leone. A.Schopenhauer
Lo ammettiamo siamo colpevoli,siamo colpevoli di non aver padrini politici e voler fare una conferenza contro l'usura invece di programmare incontri con la cittadinanza per parlare di decadenze,primarie e altre amenità.
Siamo colpevoli di non essere democratici,la quinta essenza della vergogna di Cinisello Balsamo siamo noi e che l'art. 145 porta la discrezionalità del Comune a rilasciare spazi pubblici per manifestazioni ad associazioni non iscritte al comune.
Quindi loro i democratici democraticamente parlando,scusatemi il gioco di parole, ci vietano di parlare di usura .
Siamo di fronte a una misura anti democratica per salvare la democrazia sul tema dell'usura.
Perché non si spiega il perché delle risposte del comune che prima ci invita a spostare la conferenza e poi ci rifiuta la sala...sarà intervenuto qualcuno vicino al Sindaco o all'assessore di riferimento?
Noi una piccola associazione culturale siamo così pericolosi?
L'usura non ha colore politico perché è come la morte colpisce tutti indistintamente dalla tessera di partito,a meno che si sia parte di quel mondo usura-banche e quindi siabbia paura di mettere a conoscenza la popolazione dell'argomento?

Un popolo ignorante è un popolo facile da ingannare. (Che Guevara)


Vignetta di Mafalda sulla liberta di parola


mercoledì 4 dicembre 2013

ATTENTATO ALLA DEMOCRAZIA A CINISELLO BALSAMO E' PROIBITO PARLARE DI USURA

Il cervello dell'uomo è un'arma più terribile degli artigli del leone. A.Schopenhauer
Lo ammettiamo siamo colpevoli,siamo colpevoli di non aver padrini politici e voler fare una conferenza contro l'usura invece di programmare incontri con la cittadinanza per parlare di decadenze,primarie e altre amenità.
Siamo colpevoli di non essere democratici,la quinta essenza della vergogna di Cinisello Balsamo siamo noi e che l'art. 145 porta la discrezionalità del Comune a rilasciare spazi pubblici per manifestazioni ad associazioni non iscritte al comune.
Quindi loro i democratici democraticamente parlando,scusatemi il gioco di parole, ci vietano di parlare di usura .
Siamo di fronte a una misura anti democratica per salvare la democrazia sul tema dell'usura.
Perché non si spiega il perché delle risposte del comune che prima ci invita a spostare la conferenza e poi ci rifiuta la sala...sarà intervenuto qualcuno vicino al Sindaco o all'assessore di riferimento?
Noi una piccola associazione culturale siamo così pericolosi?
L'usura non ha colore politico perché è come la morte colpisce tutti indistintamente dalla tessera di partito,a meno che si sia parte di quel mondo usura-banche e quindi siabbia paura di mettere a conoscenza la popolazione dell'argomento?

Un popolo ignorante è un popolo facile da ingannare. (Che Guevara)

La Città della salute nasce sulle ceneri della ex Falck: «Un modello da esportare»

Sesto San Giovanni, via ai lavori nell’area ex Falck. L’opera sull’area di proprietà della Sesto Immobiliare darà lavoro a 3.500 persone
di Patrizia Longo
Sesto San Giovanni, 4 dicembre 2013 - Bonifiche interamente finanziate dai privati, costruzione di un polo d’eccellenza per la cura e la ricerca scientifica, nel rispetto rigoroso dei tempi: la Città della salute e della ricerca è «un modello da esportare» per il governatore lombardo Roberto Maroni, che ieri mattina ha dato l’avvio ai lavori sulle ex Falck.Dove, oltre alla nuova sede dell’Istituto nazionale dei tumori e del Neurologico Besta (investimento: 450 milioni, 330 della Regione), sorgerà un nuovo quartiere grande complessivamente un milione e 400mila metri quadrati (operazione da 4 miliardi). «Un progetto concreto per combattere la crisi, con posti di lavoro e prospettive per il futuro», ha sottolineato Davide Bizzi di Sesto Immobiliare, proprietaria delle aree dismesse.

Così, sotto il suggestivo scheletro del vecchio capannone T3, la presentazione del «più grande progetto italiano per il recupero di aree industriali dismesse», ha richiamato il gotha della finanza. In prima fila, insieme a Maroni e al sindaco sestese Monica Chittò, i partner finanziari dell’intera operazione, da quattro miliardi di euro: Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banca popolare di Milano che nei prossimi mesi, con Sesto Immobiliare, dovranno mettere in campo risorse per 280 milioni di euro, per la bonifica di uno dei Sin (Siti di interesse nazionale) sotto la guida del ministero dell’Ambiente.
Fabio Roversi Monaco, presidente di Banca Imi, e Luca Manzoni, responsabile corporate di Bpm, con l’ex ministro Piero Gnudi, hanno seguito la presentazione di Renzo Piano, autore del progetto, insieme ai soci storici di Bizzi - Mario Bandiera (Les Copains), Piero Collina (CCC), Paolo Dini (Paul&Shark), la famiglia Rossi (Aleandri) - e ai nuovi investitori, come Valter Mainetti (Sorgente group).
«Questo luogo storico, simbolo del lavoro, è stato per troppo tempo dimenticato. Noi riporteremo qui il lavoro e la vita», ha detto Maroni, sottolineando come sarà Palazzo Lombardia, attraverso Infrastrutture Lombarde, «a sovrintendere alla direzione e alla conduzione dei lavori» per il polo ospedaliero e che, nella ricerca, i fondi saranno raddoppiati: dall’1,6 del Pil regionale al 3 per cento, ossia 10 miliardi, entro il 2018. Su una superficie grande una volta e mezza l’area Expo, i lavori dovranno procedere spediti.
Per la Città della salute: consegna dei progetti preliminari entro gennaio, cessione dei terreni bonificati entro febbraio 2015, fine lavori nel 2019. Sul resto dell’area: in 15 anni la nuova stazione ferroviaria, case e uffici per 15mila residenti e 15mila lavoratori, un parco urbano. In fase di cantiere, 3.500 posti garantiti.
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