giovedì 23 dicembre 2010

AAA CERCASI GIORNALISTA, LAMIRANDA E DI CRISTO (PDL): IL CONCORSO? COME PREVISTO: LO HA VINTO L'ADDETTO STAMPA DEL SINDACO

Sesto San Giovanni -    "Il concorso indetto dal Comune di Sesto San Giovanni, relativo all'assunzione a tempo indeterminato di un esperto della comunicazione, ha avuto l'epilogo previsto. Il posto è stato assegnato ad Alberto Covini, l'addetto stampa del sindaco del PD Giorgio Oldrini, che grazie ad una brillante prova orale ha avuto la meglio su un altro concorrente con uno 0,5 in più nel punteggio finale". Lo affermano, in un comunicato stampa, i consiglieri comunali del PdL, Antonio Lamiranda e Vincenzo Di Cristo, che denunciano "il silenzio assordante di organismi, come l'Ordine e il Sindacato, che dovrebbero tutelare e garantire i giornalisti. E ciò nonostante le ripetute segnalazioni". "Un concorso che - ricordano i due consiglieri del PdL - fin dall'inizio ci aveva fatto drizzare le orecchie in quanto tra i requisiti richiesti per accedervi ce n'era uno fortemente discriminatorio, strano e quasi fatto su misura. Ovvero aver diretto per tre anni una testata, ma non essere necessariamente giornalista professionista". "E, guarda caso - proseguono Lamiranda e Di Cristo - l'addetto stampa del Sindaco non è un giornalista professionista ed in passato è stato direttore per tre anni del periodico locale del PD. E, sempre casualmente, il presidente della Commissione giudicante era Federico Ottolenghi, dirigente comunale e figura di spicco della storia più o meno recente del PCI, PDS, DS oggi PD". "Al di là delle decisioni politiche di ricorrere o meno presso le sedi competenti per valutare la legittimità del concorso e l'effettiva necessità di assumere in painta stabile un addetto stampa al comune - concludono Lamiranda e Di Cristo - resta lo sconcerto per il disinteresse da parte di chi, come l'Ordine e il Sindacato dei Giornalisti, trova invece il tempo per tappare la bocca a Vittorio Feltri o per andare puntualmente in piazza a protestare contro Berlusconi e il suo Governo. Probabilmente i giornalisti, soprattutto quelli precari o disoccupati, gradirebbero un po' più di attenzione verso questo tipo di atteggiamenti, anche se a perpetrarli è il sindaco-giornalista della Stalingrado d'Italia, con in tasca una tessera del Pd e un lungo passato all'Unità come inviato all'Avana di Cuba" 

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