sabato 30 giugno 2012

La soluzione: Uscire dall’euro, nazionalizzare Bankitalia, battere moneta di Stato


di: Mario Consoli

I discorsi sulla crisi, sull’euro, sul futuro dell’Europa si fanno sempre più concitati, ma, ahimè, anche più confusi. È indiscusso che siamo arrivati a un giro di boa epocale ma, per comprenderne le reali origini e le possibili conseguenze, occorre avere ben presenti i seguenti cinque concetti che vengono puntualmente ignorati o di cui si parla solo in modo ambiguo e scorretto.
1) Il divario tra finanza ed economia è ormai totale.
Ai mercati ci si affida per ricevere consensi o condanne facendo finta di ignorare che gli stessi sono gestiti esclusivamente dai magnati della finanza, dai giocolieri della speculazione, dai pirati dell’usura e non hanno nulla a che vedere con i popoli, con le esigenze dei cittadini, con gli interessi delle nazioni.
Gli “aiuti” che vengono forniti sono indirizzati sempre alle banche, mai all’economia reale, quella del lavoro e delle famiglie. Sono solo “aiuti” che il padrino elargisce ai propri picciotti per garantirsi il controllo del territorio e favorire lo sviluppo delle proprie attività criminali.
2) Le monete che circolano – prima fra tutte l’euro – sono solo uno strumento della finanza e non hanno nessun rapporto con le economie nazionali.
La quantità di denaro attualmente esistente –che è stampato senza nessuna copertura aurea, argentea, o qualsivoglia altra garanzia – è dieci volte superiore alla somma necessaria per acquistare tutti i beni esistenti al mondo.

Economicamente è un assurdo, monetariamente una truffa – è solo carta straccia –, praticamente rappresenta solo uno strumento di potere e un’arma innescata contro i popoli.
L’euro è una moneta coniata da una Banca di proprietà di Banche private, così come la Banca d’Italia e tutti gli altri Istituti Centrali europei.
E, per giunta, tra i proprietari della BCE ci sono anche 10 Banche di emissione di nazioni che non hanno accettato di utilizzare l’euro. La Banca d’Inghilterra, che continua a stampare le sterline, è proprietaria del 15% dell’Istituto che emette l’euro.
3) Il debito pubblico non è altro che il risultato dello strozzinaggio cui è sottoposto lo Stato dall’usura bancaria internazionale.
In Italia ha cominciato a lievitare (dal 50 al 125% del PIL) a partire dal 1981, anno in cui, grazie alla legge Andreatta, la Banca d’Italia è stata esonerata dall’obbligo di acquistare i titoli di Stato emessi dal governo e, conseguentemente, ci si è dovuti rivolgere al mercato finanziario internazionale.
L’ammontare del debito pubblico italiano – arrivato a quota 2000 miliardi di euro – corrisponde esattamente alla somma degli interessi pagati dallo Stato per i titoli emessi dal 1990 ad oggi. Non un euro di più, non un euro di meno.
Il Giappone, che ha il debito pubblico record – 233% del PIL – non soffre di crisi finanziaria e non è costretto a subire i diktat della finanza internazionale perché i propri titoli sono stati assorbiti, per il 96%, all’interno della propria economia.
4) Occorre tornare alla moneta di Stato, emessa da una Banca Centrale di proprietà dello Stato.
Attualmente la valuta circolante è ascritta a debito del bilancio dello Stato, costa interessi passivi ed è di proprietà di chi l’ha emessa: una banca privata. La moneta di Stato, una valuta cioè che rappresenti la ricchezza – i beni e la produzione – esistente in una nazione, invece è di proprietà del popolo e non costa nessun interesse.
5) La crisi finanziaria non è altro che un’operazione di potere pilotata contro i popoli per costringerli ad accettare la rinuncia alla propria sovranità nazionale a favore di carrozzoni – come l’Europa che vorrebbero – governati esclusivamente e insindacabilmente dagli uomini del denaro, della speculazione e dell’usura.
Prima che sia troppo tardi, per la salvaguardia degli interessi del popolo e la sopravvivenza delle nazioni, occorre imboccare l’unica strada percorribile: uscire dall’euro, nazionalizzare la Banca d’Italia e stampare moneta di Stato.
Il resto, tutto il resto, rappresenta solo chiacchiere inutili.

fonte: rinascita.eu

Il pagamento dell'IMU? Con gli indumenti! Accade alla sede BNL Paribas Napoli


di: Nicola Angrisano

PAGAMENTO DELL'IMU IN INDUMENTI !
Occupate le Banche e Assedio a Equitalia
Nella sede centrale della BNL Paribas di via Toledo (Napoli
Nudi nella BNL bloccata per due ore: "Non ci lascerete in mutande! Noi il debito non lo paghiamo"" - Verso la manifestazione del 30 giugno - COMUNICATO: Napoli: Occupata due ore la BNL-Paribas... siamo rimasti nudi: "Volete lasciarci in mutande, ma noi la crisi non la paghiamo!" Poi blitz anche alla Cariparma e infine assedio a Equitalia. Verso la manifestazione del 30 giugno Stamani un ottantina di studenti e precari in vista della manifestazione di domani a Napoli ha occupato per oltre due ore la sede centrale della BNL Paribas nella centralissima via Toledo. Trenta persone sono entrate all'interno finchè la security non è riuscita a bloccare le porte e all'esterno sono restate un'altra quarantina di persone. Fuori la banca gli striscioni: "Diritti Contro Profitti", "Occupy Banche", mentre all'interno lo striscione "PAGHINO I RICCHI". La BNL fa parte del gruppo Paribas che è una delle dieci multinazionali che concentra il potere della grande finanza internazionale.
Dentro la Banca è stata aperta una tenda, sono stati distribuiti ai clienti volantini per domani e lanciati cori sul diritto all'insolvenza contro l'aggressività di Banche, Equitalia e governi liberisti della crisi. Alla fine, malgrado la crescente tensione con la security e le minacce di far entrare la celere all'interno, gli attivisti si sono spogliati restando in mutande e reggiseno per simboleggiare "volete lasciarci in mutande, ma noi la crisi non la paghiamo!". L'occupazione è durata dalle 11.00 alle 13.30, dopo di che un breve corteo ha attraversato via Roma con un irruzione anche dentro Cariparma e infine si è concluso con l'assedio alla sede centrale di Equitalia in via Bracco che intanto si era auto-barricata (vedi foto). L'iniziativa anticipa la manifestazione di domani con partecipazioni da varie città del Sud (Cosenza, Taranto, Salerno, Reggio) contro Monti e i governi della speculazione finanziaria, contro la riforma sulla precarietà della Fornero, contro i metodi di Equitalia e per la sanatoria dei debiti dei ceti popolari. - Comitato promotore manifestazione 30 giugno a Napoli

In Germania la tv di stato insulta l'Italia: "Balotelli e Cassano? Due cani bastardi"


Dopo gli sfottò dei giorni scorsi, due telecronisti della Ard, Reinhold Beckmann e Mehmet Scholl, durante l'intervallo di Italia-Germania, insultano i nostri centravanti: due "cani bastardi", "persone non autosufficienti"

venerdì 29 giugno 2012

Italia 2 Germania 1 Semifinale Euro 2012


Italia 2 Germania 1 Semifinale Euro 2012

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Gli stipendi dei manager pubblici

Guerra al MES: diffondete il volantino!



(Così come espresso nei sottotitoli, il riferimento ai “professionisti” dell’antimafia non è rivolto alla magistratura, per la quale nutro profonda stima)

I ministri si stanno veramente impegnando… ma solo ad andare in giro per congressi


"Prodi cercò di regalare la Sme all'Ingegner De Benedetti" L'ex leader del Pli, Altissimo, racconta: "Gli americani offrivano 3.500 miliardi, il Prof la cedette all'Ing per 497"

"Prodi cercò di regalare la Sme
all'Ingegner De Benedetti"
Le rivelazioni contenute nel libro intervista "L'inganno di Tangentopoli: Dialogo sull'Italia e vent'anni da Mani Pulite"

"Privatizzazioni addomesticate, tangenti dimenticate, stragi senza colpevoli. Per poter davvero chiudere i conti con la Prima Repubblica e con la propria esperienza politica, Renato Altissimo, ex ministro dell’Industria ed ex segretario del Partito liberale italiano, vuole almeno alzare il sipario e svelare qualche retroscena di quella stagione. Lo fa, insieme al giornalista Gaetano Pedullà, in un libro intervista, L’inganno di Tangentopoli. Dialogo sull’Italia e vent’anni da Mani Pulite (Marsilio, 176 pagg., 15 euro), che consentirà di accettare  un’eredità con beneficio d’inventario. Perché «vorrà dire qualcosa o no se in Italia l’ultimo ministro delle Finanze proveniente dai partiti sia stato Paolo Cirino Pomicino. Tutti quelli venuti dopo erano tecnici, professori, scienziati. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti»", spiega Andrea Morigi su Libero in edicola oggi. E tra le altre rivelazioni contenute nel libro ce n'è una più scottante delle altre: "Romano Prodi cercò di regalare la Sme all'Ignegner De Benedetti"'. L'ex leader del Pli, Altissimo, racconta che gli americani offrivano 3.500 miliardi, ma Prodi cedette all'editore di Repubblica per 497 miliardi. Una sproporzione mostruosa.

giovedì 28 giugno 2012

Tasse locali e IMU a Cinisello Balsamo




La Giunta di centro-sinistra guidata dal Sindaco Gasparini , nonostante i proclami a favore dei commercianti e delle imprese della nostra città, ha stabilito un’aliquota altissima per l’Imu sulle attività produttive, deliberando che negozi e fabbriche dovranno sborsare lo 0,95%. Oltre a ciò è stato deciso anche unritocco dell’addizionale Irpef che passerà dallo 0,5% dello scorso anno allo 0,7%; un rincaro secco equivalente ad un aumento del 40%.
Come se non bastasse poi il Consiglio comunale applicare l’aliquota massima dell’Imu per le banche; proprio come a Roma infatti il Pd preferisce difendere gli Istituti bancari e tassare i più deboli. 

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Ma il super consulente per gli sprechi Amato (31mila euro di pensione al mese) cosa ha fatto da quando è stato nominato?


amato Ma il super consulente per gli sprechi Amato (31mila euro di pensione al mese) cosa ha fatto da quando è stato nominato?
Vi ricordate che a inizio maggio Giuliano Amato è stato nominato superconsulente da Monti per lottare contro gli sprechi della politica? Si doveva e deve occupare dei finanziamenti ai partiti e di tutti quei soldi che finiscono ai movimenti politici.
Ebbene sono passati 2 mesi e di lui non si sa più nulla. Non si sa nemmeno se riceve un compenso per quello che fa (o meglio non fa). Ma soprattutto nessuno è a conoscenza dei risultati del suo incarico. Forse perchè Amato sta dormendo da quando è stato nominato.
Il buco nero dei soldi ai partiti è rimasto pressochè invariato e persino i soldi che dovevano finire ai terremotati e cioè l’ultima tranche dei rimborsi ai partiti sembrano bloccati in attesa di un decreto governativo.
Insomma un uomo inutile. A maggior ragione se si pena che Giuliano Amato riceve mensilmente una doppia pensione, 22mila euro dall’Inpdap e 9mila euro dal Parlamento. Un privilegiato, un simbolo della casta.
Che doveva combattere gli sprechi…. appunto doveva

VITALIZI D'ORO IN SICILIA



Il pensionato da 1400 euro al giorno: non toglietemeli, me li merito tutti

Felice Crosta prende mezzo milione all'anno per pochi mesi di lavoro all'Agenzia rifiuti

Pensione da 1400 euro al giorno
"Non toglietemeli, me li merito"
Il 10 luglio la Cassazione potrebbe, per un cavillo, restituire all'ex dirigente tutta la somma
Felice Crosta non vuole perdere la sua pensione d'oro: mezzo milione di euro all'anno, ovvero 1400 euro al giorno. Crosta, riporta oggiRepubblica, era uno dei superburocrati siciliani che nel 2006 l'ex governatore Totò Cuffaro - attualmente in carcere - nominò a capo dell'Agenzia per i rifiuti. Incarico da 460mila euro l'anno.
Crosta, dopo pohi mesi, si dimise dall'incarico ma grazie ad una "leggina" regionale che l'assessore aveva varato guardacaso alla vigilia della sua nomina, quell'indennità gli valse comunque come base pensionabile. Il prossimo 10 luglio la Suprema Corte metterà fine alla vicenda - in Appello infatti la sua pensione è stata ridotta della metà - ma un cavillo potrebbe restituire a Crosta il suo maxi vitalizio. 

CONTRO LA CRISI Benzina low-cost, è guerra tra gestori Da oggi sconti da Esso e Ip Il Codacons: con gli sconti risparmi di almeno dieci euro su un pieno

Benzina a prezzi scontati:
Oggi partono anche Ip e Esso

"Il lavoro non e' diritto". E scoppia la bufera su Fornero


mercoledì 27 giugno 2012

Conto corrente sparisce nel nulla: presentata interrogazione parlamentare

Il cospicuo conto corrente dell'anziana sig.ra Campo Innocenza Maria di Ragusa, con i risparmi di una vita e una eredità è sparito nel nulla. Inutili e ignorate le ripetute richieste di spiegazioni, avanzate da lei e dalle persone a lei vicine. La sig.ra Campo Innocenza Maria, anziana e malata, è morta dalla disperazione senza ricevere nessuna notizia. La vicenda inoltre è coperta dal silenzio dei mass media, almeno di quelli principali "main stream", mentre è stata pubblicata da numerosi blog, e ne hanno parlato alcune radio ed emittenti televisive locali. Dopo anni di vana lotta, la questione ora è sbarcata in parlamento, grazie ad una interrogazione scritta presentata dall'Onorevole Borghesi dell'IDV, ancora in attesa di risposta, rivolta all'indirizzo del Ministro dell'economia e delle finanze, ruolo ricoperto da Mario Monti, e al Ministro dello sviluppo economico, Corrado Passera, che all'epoca era Amministratore Delegato di Banca Intesa, la banca chiamata in causa.


Approfondimenti:

Se anche a voi vi è capitato di vedere sparire nel nulla il Vostro conto corrente, oppure conoscete qualcuno a cui è accaduto, mettetevi in contatto con Damiano Nicastro all'indirizzo email perinnocenzamariaragusa@gmail.com

Di seguito il testo dell'interrogazione parlamentare, pubblicato da agenziastampaitalia.it
- - -
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-16342
presentata mercoledì 30 maggio 2012, seduta n.641 da  ANTONIO BORGHESI  
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

la signora Innocenza Maria Campo lamenta la sparizione di atti relativi ad operazioni finanziarle svolte sul suo conto presso la banca Generali;

il 4 gennaio 2008, banca Generali solo a seguito dell'ulteriore richiesta datata 8 novembre 2007 della Guardia di Finanza di Ragusa, riferisce di un borsino azionario BAV sottoscritto con Banca intesa con sede a Parma in via Langhirano 1;

la procura di Ragusa il 31 luglio 2007 ordinava agli istituti di credito di comunicare entro dieci giorni, natura ed estremi di qualsiasi rapporto a partire dal 1o gennaio 2003. Banca Intesa invece nelle comunicazioni del 25 agosto, 14 e 20 settembre 2004, non aveva riportato nulla in merito al borsino azionario BAV;

il 19 dicembre 2003 il medico neurologo, dopo attenta visita certificava che la signora Campo Innocenza non presentava deficit della memoria sia di fissazione che di rievocazione;

non solo la signora Campo Innocenza Maria il 10 dicembre 2003 ricordava bene come attestano i certificati medici, ma nella denunzia-querela che produce il 22 dicembre 2003 chiede la ricostruzione dell'intera vicenda «Chiede, altresì, che si provveda ad acquisire, eventualmente mediante provvedimento di sequestro, l'intera documentazione bancaria e non in possesso della signora Cappello Maria, a quanto pare custodita presso lo studio dell'Avvocato Carmela Nobile, nonché di tutta la documentazione in possesso di istituti di credito e uffici postali, finanziari ed uffici di promotori eventualmente coinvolti»;
il magistrato della procura di Ragusa dottor Emanuele Diquattro, il 26 gennaio 2007 emette decreto di sequestro, il quale viene consegnato alla Guardia di finanza in sede per l'esecuzione, lo stesso 26 gennaio 2007: «... sequestrare in originale tutta la documentazione bancaria citata dalla Campo Innocenza nei suoi esposti. Raccomando l'urgenza».

rimane quindi il mistero sia sulle «delicate operazioni finanziarie» svolte da Campo Innocenza Maria e volatilizzatesi nel nulla e sia su chi prima del maggio del 2005, abbia svolto all'interno di Poste italiane una indagine ispettiva di cui le stesse Poste italiane ne sconoscevano l'esistenza e per cui non riportano nulla nella «Copia della relazione ispettiva - Fraud Management Report prot. N. DCTA-FM-06-0666 dell'8 gennaio 2007» che il direttore di filiale Fabio Piazza invia sia alla Guardia di finanza di Ragusa che alla procura della Repubblica di Ragusa;

anche questo decreto di sequestro non viene eseguito -:

se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti sopra riportati e quali ulteriori elementi intendano fornire a riguardo. (4-16342)





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Continui attacchi israeliani su Gaza, morti e feriti. Ecco la fotogallery shoc


A sud della Striscia di Gaza, un carroarmato israeliano ha sparato un colpo di artiglieria uccidendo un bambino di 5 anni e mezzo, ferendo suo padre ed altre 3 persone.
Nell'obitorio dell'ospedale Nasser ho visto il corpo segnato e senza vita del bambino.
Ali Moutaz Al Shawat aveva 5 anni e mezzo.


Ali Moutaz Al Shawat, 5 anni e mezzo

Ali Moutaz Al Shawat, 5 anni e mezzo

i segni dell'attacco sul corpo del piccolo Ali

Il padre di Ali si trovava in sala operatoria. Sono andata a far visita alle altre persone ferite in questo attacco, alcune delle quali erano ricoverate all'European hospital in Khan Younis.
Zaki Msabah, 53 anni, è rimasto ferito alla spalla. L'ho incontrato nella sua abitazione. Zaki inizia a raccontarmi quello che è successo. Giovani e famiglie si recano usualmente nel posto che è stato attaccato dal carro armato israeliano. C'è un campo di calcio dove i giovani tengono una sorta di campionato, ci sono tavole da ping pong ed è possibile guardare le partite in tv. Oggi sarebbe dovuta esserci una partita di calcio fra alcuni giovani. Zaki lavora lì e si era recato sul posto al mattino per pulire e preparare ogni cosa. Alcuni amici erano andati ad aiutarlo. C'erano due ragazzi con due bambini che volevano giocare a ping pong e gli avevano chiesto di aprire la sala. Improvvisamente, verso le 10.15 del mattino, Zaki ha sentito una enorme esplosione. "Ho volato per alcuni metri", racconta Zaki. 
Non c'erano stati spari di avvertimento prima dell'attacco. La situazione era calma, tranquilla. 

Zaki Msabah, 53 anni

In ospedale incontro altri due feriti, Omar Tabash, 28 anni, e Yosif Abu Tair, 24 anni.
Omar è rimasto ferito alle braccia ed alla gamba destra.
Racconta che era andato sul posto con suo figlio Ayoub di un mese e mezzo, con Moutaz (il padre di Ali) ed il piccolo Ali.
Voleva giocare a ping pong. "Ali stava parlando al cellulare con sua mamma", racconta Omar. Il piccolo Ali aveva detto a sua mamma "Mamma ti voglio vedere", sua madre gli aveva risposto "Ora sono a lavoro, ci vediamo a casa". Suo padre voleva andare a casa per cambiarsi ed indossare vestiti sportivi. E' uscito all'esterno ed ha gridato. Poi l'esplosione. 
Moutaz ha chiamato Omar "per favore vieni", ma Omar, ferito, non poteva. Omar ha chiamato alcuni amici e l'ambulanza. "Ali è morto mentre abbracciava suo padre", conclude Omar.

le gambe di Omar Tabah, 28 anni, ricoverato in ospedale

Omar Tabash, 28 anni

Nella stessa giornata di oggi 23 giugno 2012, l'aviazione militare israeliana ha attaccato diverse zone nella Striscia di Gaza.
Un primo attacco, verso le 11.00 del mattino, si è verificato ad est di Shjayah, al centro di Gaza city. La bomba non è esplosa.
L'aviazione militare israeliana ha attaccato poi l'area di Jabalia, a nord di Gaza. Una persona è morta. Era un attivista del Popular Resistance Committee, il suo nome è Khalid al-Burei ed aveva 25 anni.

Sempre al mattino di sabato, Israele ha condotto incursioni aeree contro tre siti della sicurezza di Hamas. Almeno 17 persone sono rimaste ferite.

Nel pomeriggio, un palestinese è rimasto ucciso e altre 9 persone sono rimaste ferite in attacco israeliano al centro di Gaza city, in un'area chiamata "Nasser", densamente affollata durante il giorno.

Mi sono recata allo Shifa hospital subito dopo l'attacco.
Il civile morto si chiama Osama Ali ed aveva 34 anni.
Stava attraversando la strada al momento dell'attacco.


nell'obitorio, il corpo di Osama Ali, 34 anni

All'esterno dell'obitorio, urla e lamenti di parenti ed amici della vittima.

parenti ed amici di Osama Ali all'esterno dell'obitorio

Nello stesso attacco, 9 civili sono rimasti feriti.

Hassan Oda, 24 anni, si trovava di fornte la sua abitazione al momento dell'attacco.

Hassan Oda, 24 anni

Imad Abu Nahl, 29 anni, era in macchina al momento dell'attacco.

Imad Abu Nahl, 29 anni

Hassan Yassin, 28 anni, stava attraversando la strada.

Hassan Yassin, 28 anni

Nella giornata di ieri venerdì 22 giugno, un ragazzo è stato ucciso in un attacco israeliano ad est di Al-Bureij camp. Qassem Abdullah Ahmed aveva 24 anni. Due civili sono rimasti feriti e sono stati trasportati al' Al-Aqsa Martyrs hospital in Deir al-Balah.

La sera di venerdì 22 giugno, un attacco israeliano a nord di Gaza ha ucciso Humam Jamal Abu Qadoos, 20 anni.

In quella stessa giornata l'aviazione militare israeliana ha condotto più incursioni in diverse zone della Striscia di Gaza.

Nella notte tra venerdì e sabato, verso del 2 del mattino, Gaza city è stata scossa da una tremenda esplosione. L'aviazione militare israeliana ha colpito un complesso militare di Hamas in zona Saraya, al centro di Gaza city. 
Mi sono recata sul posto durante la notte subito dopo l'attaccoMolti abitazioni sono state danneggiate.
Tra i feriti, membri della security di Hamas e quattro civili.

ambulanze sul posto colpito durante la notte di venerdì al centro di Gaza city

uomini della sicurezza controllano l'area dopo il bombardamento

vetri  crollati in una casa nei pressi dell'area colpita

Quella notte Gaza city non ha dormito. Sono rimasta sveglia a casa di una famiglia palestinese nell'area colpita. Siamo rimasti vicini, raccontandoci lo spavento. 
La condivisione di quella paura ci ha uniti in quella notte buia scandita solo dal suono delle sirene ed illuminata solo dal fuoco che rimaneva vivo dopo il bombardamento.

16 palestinesi uccisi e più di 60 feriti dall'inizio dell'offensiva militare israeliana su Gaza, iniziata lunedì   18 giugno 2012.

C'è chi pensa che la situazione andrà a peggiorare nei prossimi giorni. La speranza è che l'orrore di questo massacro si fermi.

Gaza, 23 giugno 2012





fonte: ilblogdioliva.blogspot.co.il

Portare la carta igienica alla BCE: vi darà denaro contante


di Paolo Cardenà

E no signori....! Voi non siete una banca. Siete solo  dei comuni mortali che dovete scoppiare e quindi, per voi, no money no party.
Se invece siete una banca e avete della carta igienica nei vostri bagni, portatela alla BCE che vi daranno soldi contanti.
E' questo il senso dell'allentamento delle condizioni di finanziamento che la BCE ha disposto a favore delle banche dell'eurozona.
In altre parole, dopo la scorpacciata di 1000 miliardi dati alle banche al tasso dell'1%, la nostra BCE ha deciso di accettare come collaterale a garanzia di prestiti (a favore delle banche), titoli (si fa per dire) di qualità inferiore e anche con notevole grado di rischio.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore la Bce potrà accettare a garanzia di prestiti concessi anche i c.d. Mortage Backed Securities, ovvero titoli  "con sottostante in prestiti immobiliari di cui le banche spagnole hanno quantità ingenti, che vengono ormai considerati alla stregua di titoli '"spazzatura" dalle agenzie di rating"

Stando a quanto riportato da Il Sole 24 Ore, la BCE potrà accettare come collaterale:
"Ammessi alle aste di rifinanziamento della Bce come collaterale saranno anche i titoli con sottostante in mutui residenziali (Rmbs), titoli con sottostante in prestiti a pmi, nonché Abs e Cmbs con sottostante in prestiti per l'acquisto di auto, leasing e prestiti al consumo con un rating "second-best" almeno di "tripla B" secondo il sistema armonizzato di valutazione del credito dell'Eurosistema (almeno "Baa3" per Moody's, "BBB-" per Fitch e S&P, "BBB" per Dbrs). Questi Rmbs e Abs subiranno un taglio del valore del 26% mentre per i Cmbs l'haircut sarà del 32%. Gli Abs ammessi al rifinanziamento come collaterale con questa decisione dovranno soddisfare, inoltre, ulteriori requisiti che saranno specificati quando l'atto legale sarà approvato il 28 giugno prossimo"
Insomma, quasi carta igienica.
Ora però, una domanda sorge spontanea: visto che il bilancio della BCE si è gonfiato in maniera spropositata e che i suoi attivi sono garantiti da titoli di pessima qualità e in costante deterioramento,  cosa accade  se queste garanzie dovessero diventare inesigibili o peggio,  le banche o gli stati risultassero insolventi?

 Semplice darsi una risposta:  se il denaro in circolazione è garantito da titoli di soggetti insolventi, ne deriva che anche le banche centrali saranno insolventi poiché private dalla possibilità di riscuotere i loro crediti. E i debiti da chi saranno pagati? Altrettanto semplice rispondere: saranno pagati dalla collettività e dagli individui attraverso l’imposizione fiscale che i singoli stati possono o meno esigere. Stando così le cose, il vero prestatore di ultima istanza è il cittadino in quanto il denaro e il debito, ormai, costituiscono un tutt’uno inscindibile  e inseparabile.





fonte: vincitorievinti.com

Disoccupato con 2 figli ruba alimentari, chiamano la polizia: arriva e paga il conto


Gli ammazza-giustizia Monti e Severino su chiappe di Sara..

27 GIUGNO 1980 - STRAGE DI USTICA. vittime





Elenco delle vittime [modifica]

I membri dell'equipaggio sono indicati con asterisco