Zingari (Ansa)
Sesto San Giovanni – Generalmente è molto difficile che le donne rom si rivolgano alla polizia per denunciare fatti che tradizionalmente vengono risolti all’interno della comunità rom, nell’omertà e secondo le regole arcaiche. Invece, ieri mattina un piccolo gruppo di zingari, di quelli che tradizionalmente vivono accampati tra le aree dimesse di Sesto San Giovanni, si sono presentati al commissariato di via Fiume per chiedere di poter denunciare una scomparsa.
Erano due donne, con i volti afflitti, accompagnate da un uomo. Sono stati ricevuti dagli agenti di polizia della Digos e sono stati ascoltati mentre con preoccupazione raccontavano delle scomparsa di due donne del gruppo, le loro figlie che il 30 dicembre scorso si sono allontanate dal campo che sorge nel quartiere Pelucca e che da allora non hanno fatto più ritorno tra i familiari. Secondo il racconto delle donne, le due ragazze di 16 e 22 anni si erano allontanate dalle baracche per recarsi in un supermercato a fare la spesa. Sarebbero dovute tornare di lì a poche ore, ma nessuno le ha più viste, né sentite al telefono.
Gli stessi zingari hanno ipotizzato che potessero essere state rapite da qualche gruppo di rom che vive nelle vicinanze. Anzi, nel loro modo di concepire i rapporti tra gruppi etnici e famiglie, l’ipotesi del sequestro di persona era più di una semplice eventualità. Per questo, non avendo strumenti utili a ritrovare le donne, hanno deciso di rivolgersi alla polizia. Gli uomini in difficoltà sono riusciti a ottenere un’identificazione certa delle persone scomparse. Nessuno dei familiari era in grado di scrivere correttamente i nomi, né di fornire dati certi relativi alla data di nascita.
Alla fine tutti gli elementi anagrafici sono andati al loro posto e i poliziotti del commissariato sestese hanno potuto diffondere gli identificativi delle ragazze. Il risultato è stato sorprendente quanto curioso. Le due donne, infatti, erano sì scomparse, ma per una ragione ben precisa: erano state arrestate. Il 30 dicembre scorso, nelle ore del pomeriggio ossia poco dopo l’allontanamento dal campo sestese, erano state sorprese a rubare 50 euro in un bar di Milano.
Erano stati gli stessi clienti del bar a bloccarle e a chiamare la polizia. All’arrivo degli agenti, le zingare si erano completamente svestite, per tentare di evitare l’arresto. Invece, sono finite in cella per l’accusa di furto e di atti osceni in luogo pubblico.
di Rosario Palazzolo
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