lunedì 10 gennaio 2011

L'Africa chiama Cinisello risponde Pochi euro per aiutare

Nuovi progetti al Cumse, l'organizzazione cinisellese che per il 2011 punta tutto sulle adozioni a distanza: il programma appena lanciato riguarderà oltre 1.550 bambini delle scuole camerunensi.


Cinisello Balsamo, 9 gennaio 2011 – Nuovi progetti per il nuovo anno del Cumse. L’organizzazione cinisellese che ha l’Africa nel cuore e nel dna, per il 2011 punta tutto sulle adozioni a distanza. «Fino a questo momento ci siamo occupati di adozioni a distanza ma in maniera marginale — spiega Roberto Stigliano, medico chirurgo cinisellese che ha trasformato il suo amore per l’Africa in un gruppo solido e attivo, contagiando amici e conoscenti —. Da quest’anno abbiamo deciso di aprire un nuovo progetto che riguarda oltre 1.550 bambini di una scuola del Sud del Camerun».
I progetti firmati Cumse di adozioni a distanza interessavano fino a questo momento una cinquantina di bambini camerunensi: si capisce dunque che la novità è grossa. «Abbiamo lanciato il sostegno a distanza per questi 1.550 bambini che vanno in una scuola in una zona meridionale del Paese — aggiunge il dottor Stigliano —. Si tratta di un sogno che abbiamo finalmente trasformato in realtà e si tratta inoltre di un progetto che diversifica così tanto l’offerta che ognuno può aderire e rispondere secondo quello che può».
Un sostegno per tutte le tasche insomma, dall’adozione totale di un bambino che viene così seguito in tutte le fasi della sua crescita, passando per forme minori che danno la possibilità alle famiglie italiane di sostenere solo gli studi, oppure di provvedere al nutrimento o al vestiario. «Abbiamo cercato di differenziare secondo le necessità dei bimbi. C’è infatti chi ha bisogno di tutto, c’è chi invece ha urgente bisogno di scarpe e vestiti, compresa la divisa per la scuola; altri invece magari hanno necessità di un sostegno per poter studiare o per poter mangiare. In altri casi ancora si può provvedere la solo trasporto del bambino, dal suo lontano villaggio fino alla scuola».
Libri, cibo, vestiti; ognuno può dare una mano secondo i propri desideri e in base alla propria disponibilità; le quote per sostenere i diversi progetti vanno da 15 euro all’anno, fino a 300 per l’adozione a distanza nella versione completa. «Non è l’unico nuovo progetto che prende il via con il nuovo anno — conclude Stigliano —. Con il 2011 avviamo infatti anche altri due progetti in ambito sanitario, che è quello in cui siamo maggiormente impegnati. Si tratta di percorsi che sono allo studio già da anni e che ora entrano nel vivo e nella fase operativa di ricerca dei fondi. Il primo riguarda un ospedale pediatrico dedicato particolarmente ai problemi della malnutrizione e sarà realizzato a nord del Paese. Il secondo disegno invece, che speriamo diventi presto concreto, prevede un polo chirurgico specializzato. Abbiamo già i terreni che erano stati comprati alcuni anni fa. Ora si tratta di trovare i fondi per dare il via ai lavori».

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