Sesto San Giovanni, 26 gennaio 2011 - L'operazione degli uomini della Squadra mobile di Lodi risale al 4 dicembre, quando con un blitz sgominarono un’intera banda di malviventi che, partendo da Sant’Angelo Lodigiano, per mesi aveva colpito con rapine e furti i bar e le tabaccherie dei paesi compresi tra la bassa Lombardia e l’Emilia Romagna. Una banda di cui facevano parte anche romeni che risiedono a Sesto, uno dei quali titolare di una rivendita di tabacchi.
Ieri gli agenti di polizia del commissariato di Sesto San Giovanni hanno inflitto un nuovo colpo alla banda, sospendendo per sei mesi l’attività del bar tabacchi «Chez Toi» di via Grandi, di cui appunto è titolare uno degli arrestati, il trentasettenne D.L.I. I poliziotti, su ordine della questura di Milano, hanno notificato la chiusura del locale e apposto i sigilli. Inoltre hanno notificato la revoca della licenza per i servizi di scommesse. Due provvedimenti durissimi che sono motivati dalla gravità dei fatti scoperti dagli investigatori.
Le forze dell’ordine non escludono inoltre nuovi provvedimenti amministrativi che potrebbero essere decisi in base al risultato degli accertamenti ancora in corso. Quel bar è infatti finito al centro dell’indagine condotta dalla Mobile di Lodi non soltanto perché uno dei titolari è risultato collegato alla banda dei rapinatori lodigiani, ma perché al suo interno è stato trovato un ingente quantitativo di merci rubate, probabilmente pronte per essere messe in vendita alla clientela sestese.
L’arresto dei due sestesi era avvenuto quasi per caso durante il blitz che è servito a mettere in cella i cinque componenti della banda di rapinatori, tutti di origine romena. I due sestesi erano arrivati a Sant’Angelo Lodigiano proprio mentre gli uomini della Squadra mobile stavano eseguendo gli arresti. Il sospetto è che fossero lì per comprare la merce rubata. Infatti, nel del bar di via Grandi è stata trovata una gran parte della refurtiva: 470 chili di sigarette che erano ammassate dentro grossi sacchi dell’immondizia e custodite in un box, e oltre 1.200 di tagliandi di lotterie istantanee e ricariche telefoniche.
Merce prelevata dai malviventi nel corso di rapine e furti compiuti in bar e tabaccherie del Pavese, del Lodigiano, del Piacentino e della provincia di Reggio Emilia. In molti casi, a finire derubati sono stati anche i bar delle parrocchie. I malviventi non disdegnavano nemmeno bottiglie già usate di superalcolici, che probabilmente finivano sui banconi di qualche bar.
di Rosario Palazzolo
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