giovedì 27 gennaio 2011

Croce Rossa col fiato sospeso Oggi si decide sul suo futuro

In autunno era già stata paventata la rinuncia alla convenzione 118 per le ambulanze che fanno base in via Giolitti: a rischio i 14 dipendenti della sede, molti dei quali sono legati con contratti precari

Cinisello Balsamo, 27 gennaio 2011 – Sono ore delicate in casa della Croce rossa: entro oggi si deciderà il futuro dei servizi di ambulanza legati al pronto intervento del 118. E con esso anche il futuro di 14 dipendenti, molti dei quali precari, impegnati sulle ambulanze che partono dalla sede cinisellese di via Giolitti. La rinuncia alla convenzione 118, che consente alle ambulanze di Cinisello di rispondere alle chiamate d’emergenza gestite dal Servizio sanitario regionale, era stata paventata già in autunno.
Ma ora potrebbe diventare realtà già a partire dalla prossima settimana, quando è prevista la scadenza della proroga del contratto tra Regione e Cri. Le ragioni: la sede di Cinisello avrebbe difficoltà a reperire volontari in numero sufficiente per gestire il servizio nell’arco delle 24 ore. Mentre la gestione del personale a pagamento — dipendenti a tempo determinato e interinali — non sarebbe più economicamente sopportabile dalla Cri regionale a causa di una gestione fiscale che mette l’ente in una posizione di svantaggio rispetto alle altre associazioni di pubblica assistenza presenti sul mercato. La legge prevede che la Croce rossa versi allo Stato l’Irap e gli oneri lavorativi per ogni dipendente, al contrario degli altri enti esentati in quanto onlus. Un costo aggiuntivo stimato in circa un milione e mezzo per tutta la Lombardia.
Di qui l’ipotesi di rinunciare non soltanto alla convenzione per le ambulanze di Cinisello, ma addirittura di sfilare la Croce rossa da tutte le convenzioni lombarde. Nelle ultime settimane la situazione è precipitata. Martedì si è tenuto un incontro in Prefettura con la Cri che pareva orientata a gettare la spugna. Lo stesso commissario regionale Maurizio Gussoni in un’audizione alla Commissione Sanità del Senato ha ribadito: «In tali condizioni, la Cri in Lombardia non sarà più in grado di garantire la funzionalità del servizio di trasporto con il 118 a partire dal 31 gennaio, ferma restando tuttavia la previsione di una proroga di due mesi».
Ieri in un nuovo incontro a tre con la presenza dei vertici regionali Cri, dei sindacati e dell’Areu (la società della Regione Lombardia che gestisce il 118), i malumori sembrano essere quasi del tutto rientrati, dinanzi all’offerta della Regione di garantire 500mila euro in aggiunta ai fondi già stanziati, per coprire le maggiori spese fino a giugno. In cambio, la Regione chiede il mantenimento dei livelli occupazionali, ossia il rinnovo fino a giugno di tutti i 500 contratti a tempo determinato. In questo caso, anche Cinisello potrebbe vedere sopravvivere il servizio di ambulanza almeno fino a giugno. I vertici regionali si sono presi 24 ore di tempo, dunque la risposta dovrà arrivare nell’incontro già previsto oggi a mezzogiorno in Prefettura.
di Rosario Palazzolo

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