ex area falck
Sesto San Giovanni, 15 gennaio 2011 – Fianco a fianco nel percorso della candidatura di Sesto all’Unesco. Anche la Provincia si schiera con l’ex città delle fabbriche nel lungo viaggio che ha l’obiettivo di tutelare e conservare le tracce del secolo breve sestese, quello terminato nel 1996 con l’ultima colata delle acciaierie Falck. Ieri mattina il sindaco Giorgio Oldrini ha ricevuto la visita di Bruno Giorgio Dapei, presidente del Consiglio provinciale milanese.
Un incontro «proficuo e fruttuoso» come l’hanno definito entrambi, per avviare iniziative congiunte destinate alla cittadinanza e alle altre istituzioni. «Per tutto quello che ci è consentito fare, aiuteremo il Comune di Sesto in questo progetto ambizioso — assicura Dapei —. Nelle prossime settimane organizzeremo anche un tour: la commissione Cultura verrà a visitare l’archeologia industriale sestese, che si candida a diventare patrimonio dell’umanità». La gita porterà così i rappresentanti di Palazzo Isimbardi alla scoperta dei 37 siti, che sono stati mappati e catalogati in un faldone di 400 pagine già nelle mani del ministero dei Beni Culturali.
Edifici industriali come il Carroponte e la Torre dei Modelli, le case e i villaggi operai della Breda e della Falck, le scuole e Villa Torretta, tutti questi manufatti potrebbero valere a Sesto il riconoscimento di patrimonio mondiale per l’umanità nella categoria «Paesaggio culturale evolutivo». Già a febbraio il Consiglio provinciale aveva approvato all’unanimità un Ordine del giorno di appoggio alla candidatura Unesco, presentato dalla consigliera sestese del Pd Roberta Perego.
«Avere il supporto della Provincia per noi significa molto — commenta Oldrini —. Anche sui nostri portali creeremo dei link di rimando per fare rete con i musei d’impresa dell’area metropolitana, con iniziative ed eventi». A preparare il nuovo calendario di appuntamenti sarà il Comitato di sostegno alla candidatura guidato da Maria Bonfanti, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Sesto, che ha riunito le personalità più rappresentative della città. «Il risultato è importante — spiega Bonfanti — ma lo è ancora di più il percorso che ci porterà al recupero e alla riscoperta della nostra storia e delle nostre radici».
di Laura Lana
http://www.ilgiorno.it/sesto
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