domenica 23 gennaio 2011

Dieci giorni di polveri fuori dai limiti vertice in Comune per l'emergenza


Pm 10 ancora a livelli altissimi: più vigili e mezzi Atm per l'eventuale prossimo stop alle auto
Per ora l'iniziativa resta solo milanese: i sindaci dell'hinterland chiedono che ci sia una regia

di ILARIA CARRA
Siamo arrivati al decimo giorno consecutivo sopra i limiti di Pm10 consentiti per legge. E stando alle valutazioni dell'Arpa, che stabilisce i valori dei veleni solo a mezzanotte e, quindi, li comunica solo il giorno successivo, anche il weekend dovrebbe confermarsi oltre la soglia di 50 microgrammi. Così il Comune si prepara a mettere in campo il piano di emergenza antismog varato dal sindaco Moratti che scatterà dopo il dodicesimo giorno (previsto) di sforamento delle polveri sottili in città (serve un giorno per certificare i dati).
È convocato, difatti, il tavolo tra Palazzo Marino e i vertici della polizia locale per mettere a punto la task force di vigili che nei prossimi giorni dovrà controllare il rispetto delle restrizioni al traffico. Non solo. Con divieti e blocchi alla circolazione, il Comune punta a potenziare anche il trasporto pubblico. "Come abbiamo sempre fatto anche nei blocchi passati", precisa il vicesindaco, Riccardo De Corato.

Nel decimo giorno di fila fuorilegge, venerdì, è sempre il centro a sforare: 64 in via Senato e 56 al Verziere, mentre 43, regolare, i veleni a Città Studi, a conferma del trend recente di un centro più "inquinato" della semiperiferia. Se le previsioni ci azzeccano, da martedì scatterà il divieto di circolazione anche nel resto della giornata dei mezzi già banditi dalla legge regionale tra le 7.30 e le 19.30 e la domenica a piedi per tutti, il 30. Se si sommeranno altri sei giorni di smog alle stelle, partirà la fase due, più restrittiva: si aggiungeranno il divieto di ingresso in area Ecopass a tutti i veicoli paganti, un grado in meno della temperatura massima delle caldaie (da 20 a 19), accesa 13 ore anziché 14. Stretta che terminerà solo dopo tre giorni di fila di valori nella norma, che azzerano il conteggio (e la domenica a piedi, pur programmata). I controlli dei vigili serviranno soprattutto per la prima fase, nella seconda saranno anche le telecamere di Ecopass a non perdonare. E il rischio è una multa da 88 euro.

Al momento l'iniziativa comunale resta isolata. Per il tavolo chiesto dal sindaco Moratti a Formigoni non risulta fissata ancora una data, mentre in Provincia il tema non sembra essere all'ordine del giorno. Dall'hinterland, poi, alcuni sindaci non la mandano a dire: "Al solito, e con arroganza, il Comune non si è premurato di informarci - denuncia Giorgio Oldrini, sindaco di Sesto San Giovanni, centrosinistra - Serve una regia sovracomunale, con la Provincia o la Regione che attuino una politica più ampia sul territorio: non sono contrario al blocco, ma fare le cose da soli è stupido". Anche Segrate avrebbe preferito un coinvolgimento: "Sul blocco non concordo - dice il sindaco Adriano Alessandrini, centrodestra - non serve specie se non si bloccano anche le provinciali. In ogni caso urge una strategia collettiva". L'ex assessore all'Ambiente, Edoardo Croci chiede "misure emergenziali più incisive". Per il vicesindaco De Corato, invece, "Croci, ambientalisti e centrosinistra si comportano come una nuova cricca di menagrami".
(22 gennaio 2011)

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