domenica 24 aprile 2011

PROPRIO CI VOLEVA QUESTO 25 APRILE


di Guido Virzì
Ci voleva proprio questo 25 Aprile per assistere ad una bella gara a chi insultava meglio e di più la Storia del nostro Popolo, a chi stuprava di più la Verità. Una gara senza esclusione di colpi per accampare diritti di prelazione sulla Eredità del cosiddetta “resistenza”. Con Berlusconi in prima linea a parlare di Festa delle Libertà , nel nome e nel segno della “gratitudine” per la Grande Madre America che s’era venuta a sacrificare per la nostra Liberazione e per i valori della “democrazia d’esportazione” in aperta concorrenza con la Resistenza rossa che non sa far altro che mettere in vetrina i propri rituali macabri ed i propri riti truculenti e sanguinosi rivendicando, in nome di tanto sangue italiano, più che una “primogenitura” una specie di diritto esclusivo e leninisticamente monopolistico ed intollerante. Un coro stomachevole che fa eco ai trascorsi pallidi tentativi dei “partigiani bianchi” di far sentire che “c’erano stati anche loro” tra i lazzi da osteria e gli insulti da carrettieri dei partigiani kompagni che della Guerra Civile hanno sempre invocato, con qualche “titolo”, il copy-right. Per sostenere che “senza di loro” NON ci sarebbe stata “liberazione”. Il che, militarmente e storicamente parlando, è null’altro che una Bufala mastodontica. Poichè il fatto decisivo unico in relazione a quel periodo fu la spaventosa, martellante pressione della gigantesca macchina da guerra anglo-americana.
Un coro stonato e ributtante che quest’anno, tuttavia, ha trovato nuove reclute entusiaste nel neo-antifascismo di Fini , di Bocchino e dei loro “uomini del tamburo”. Un additivo dolce-amaro che tuttavia ai toni foschi della Tragedia italiana ed europea d’allora, aggiunge il ridicolo dello squittio stonato dei “nuovi aggiunti” che recitano, evidentemente , alla buona. un copione poco studiato e del tutto inconsueto.
Una ”gara” indegna al capezzale d’una malata grave come l’Italia. Un’Italia che aveva votato centrodestra per chiudere il capitolo “sinistro” della nostra Storia e che oggi vede, invece, proni e in riga anche coloro che un tempo erano stati la Destra Italiana. Tutti a cantare”Bella Ciao”.

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