Giocattoli e oggetti d'arredamento realizzati con bossoli e ogive da guerra, materiale probabilmente reperito a costo zero presso i depositi militari della Repubblica popolare cinese. E' quanto ritiene la Guardia di Finanza di Siena, che – come spiega una nota delle fiamme gialle - partendo da un controllo a un negozio gestito da un cinese nella città del Palio, è arrivata a sequestrare 25.000 proiettili di kalashnikov.
Nel negozio di Siena i militari hanno trovato oggetti e giocattoli riproducenti carri armati, cannoni e aerei, prezzo di vendita 10 euro l'uno, con la particolarità di essere fatti assemblando proiettili. E' scattato il sequestro della merce e i controlli si sono poi estesi al fornitore del commerciante, a sua volta un cittadino cinese, con deposito in provincia di Firenze.
Dagli esami sulla merce disposti dalla magistratura, spiegano sempre le fiamme gialle, è risultato che ''ogni componente di quei singolari pezzi di arredamento era perfettamente riutilizzabile con un'operazione di 'ricarica' effettuabile da chiunque avesse dimestichezza con le armi, compresi cacciatori e hobbisti del tiro sportivo.
I proiettili rinvenuti sono animati in acciaio e quindi maggiormente pericolosi di quelli in dotazione alle forze di polizia che sono in piombo. Probabilmente, la materia prima per la produzione degli stessi era reperita a costo zero presso depositi militari della Repubblica popolare cinese. La perizia ha stabilito che i 25.000 proiettili sequestrati sono utilizzabili con il noto fucile d'assalto AK47, meglio conosciuto come kalashnikov''.
Per il commerciante e il fornitore e' scattata la denuncia per la violazione della normativa delle armi da guerra. Sui documenti di importazione i proiettili risultavano comuni 'articoli da regalo'. Le indagini proseguono.
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