martedì 26 aprile 2011

L'esercito lascia la cerimonia del 25 Aprile I militari hanno sciolto il picchetto durante il discorso dell'Anpi

AOSTA. Si è svolta ieri mattina ad Aosta la cerimonia per la Festa della Liberazione. In piazza Chanoux si sono tenuti i discorsi ufficiali e le autorità militari e civili si sono spostate al parco della Rimembranza di via Festaz, dove la parola è passata al diciottenne Andrea Lamberti dell'Anpi, l'Associazione nazionale partigiani italiani.

Lamberti, nell'intervento a celebrazione del 25 Aprile, ha fatto riferimento ad alcuni recenti episodi di politica e cronaca nazionale come le ipotesi di modifica della Costituzione, a partire da quella di abolire la disposizione che vieta la ricostituzione del Partito Fascista, i fasci littori apparsi a Roma, il divieto a Trezzano sul Naviglio (Milano) di far intervenire l'Anpi. «Alcune istituzioni si vergognano dei valori della Resistenza» il duro commento del rappresentante dell'Associazione dei partigiani.

Parole che hanno creato un certo scompiglio tra i militari presenti i quali, ad un certo punto del discorso, si sono allontanati dalla cerimonia sciogliendo il picchetto. «Non possiamo partecipare a manifestazioni politiche» hanno spiegato. Simile decisione è stata presa anche dai rappresentanti politici presenti, come il sindaco di Aosta ed il presidente della Regione, appena il discorso del giovane iscritto all'Anpi è terminato. Ad ascoltare le note di "Montagnes Valdotaine" eseguita dalla banda municipale sono quindi rimasti i parlamentari Antonio Fosson e Roberto Nicco e l'assessore Delio Donzel del Comune di Aosta.

Marino Guglielminotti Gaiet, presidente dell'Anpi Valle d'Aosta, va all'attacco: «E' gravissimo che l'Esercito abbia lasciato la manifestazione - il suo commento -. Questo sì che è fare politica e prendere posizione. Chi ha dato l'ordine? Interesserò i vertici nazionali dell'Anpi perché tutto questo è inaccettabile».

Critico invece il sindaco di Aosta, Bruno Giordano: dall'Anpi «sono giunte parole di divisione, non di unità».

"Solidarietà" all'Anpi arriva invece da Francesco Lucat della Federazione della Sinistra. "Sconcertante, incredibile e preoccupante è stata la reazione del responsabile del picchetto dell'esercito" afferma. "Ci piacerebbe che l'on. Nicco - che era presente - chiedesse al ministro Ignazio La Russa conto di questo episodio che non possiamo non considerare gravissimo" conclude Lucat.


redazione
 
Aostaoggi.it

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