La Banca d'Italia celebra il centocinantenario dell'unità con una mostra al palazzo delle Esposizioni a Roma. Oggi l'inaugurazione con napolitano e Draghi. Il Giornale vi racconta l'esibizione in anteprima.
Centocinquant'anni fa Vittorio Emanuele II era Re d'Italia, ma l'Italia non aveva ancora una moneta nazionale. L'ebbe l'anno successivo, il 1862, e fu la lira. La storia della moneta italiana, prima e dopo l'unità fino all'adozione dell'euro, è il contributo - anzi, uno dei molti contributi - della Banca d'Italia alle celebrazioni del centocinquantenario. Qualche ora prima dell'inaugurazione ufficiale della mostra, presenti il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il governatore Mario Draghi, il Giornale ha visitato l'esposizione in anteprima assoluta e ve la racconta.
La sfida, non facile, è stata quella di preparare un'esibizione che coniugasse rigore scientifico alla divulgazione. Il rigore è garantito da studiosi come lo storico Gianni Toniolo e l'economista Marcello De Cecco. Ma l'attenzione all'aspetto divulgativo è stata massima, anche con l'utilizzo di installazioni interattive. Ebbene, alla fine tutto si può dire tranne che la mostra sia una noia. Lo spazio espositivo predisposto al palazzo delle esposizioni di Roma, in via Nazionale, è concentrato su tre ambienti: una stanza principale che fornisce informazioni sul contesto storico, politico ed economico dell'Italia pre e post unificazione, anche con riferimenti alla vita quotidiana. Si incomincia con la campagna d'Italia di Napoleone del 1796 sino alla creazione della Banca d'Italia nel 1893 . Monete, banconote, certificati di credito originali provenienti dall'archivio storico della Banca d'Italia sono esposti e illustrati con grande chiarezza. Soprattutto ai ragazzi potranno interessare le due stanze successive: nella prima sono esposte due presse d'epoca per la coniazione di monete e banconote, mentre nella successiva sono raccolte alcune delle splendide monete appartenenti alla collezione di Vittorio Emanuele III in un incredibile viaggio dall'antica Grecia ai giorni nostri . Nell'intera mostra sono esposti circa 500 oggetti, fra monete, banconote, documenti, libri e macchinari che rappresentano il compendio della storia monetaria del nostro Paese: una storia poco conosciuta ma importante, perché le idee e la politica hanno piedi d'argilla senza l'economia. L'unificazione politica in Italia nacque poco prima dell'unificazione monetaria. Al contrario, l'unità monetaria europea è nata ben prima dell'unificazione politica, come dimostrano anche le ultime vicende. Ma i clichè della lira, ha tenuto a ricordare il direttore generale di Bankitalia Fabrizio Saccomanni sono conservati a palazzo Koch solo con «intenti museali». L'ingresso alla mostra non costa neppure una lira, è gratuito. Il bellisimo catalogo costa 25 euro: i proventi saranno destinati al restauro delle opere d'arte a L'Aquila.
La sfida, non facile, è stata quella di preparare un'esibizione che coniugasse rigore scientifico alla divulgazione. Il rigore è garantito da studiosi come lo storico Gianni Toniolo e l'economista Marcello De Cecco. Ma l'attenzione all'aspetto divulgativo è stata massima, anche con l'utilizzo di installazioni interattive. Ebbene, alla fine tutto si può dire tranne che la mostra sia una noia. Lo spazio espositivo predisposto al palazzo delle esposizioni di Roma, in via Nazionale, è concentrato su tre ambienti: una stanza principale che fornisce informazioni sul contesto storico, politico ed economico dell'Italia pre e post unificazione, anche con riferimenti alla vita quotidiana. Si incomincia con la campagna d'Italia di Napoleone del 1796 sino alla creazione della Banca d'Italia nel 1893 . Monete, banconote, certificati di credito originali provenienti dall'archivio storico della Banca d'Italia sono esposti e illustrati con grande chiarezza. Soprattutto ai ragazzi potranno interessare le due stanze successive: nella prima sono esposte due presse d'epoca per la coniazione di monete e banconote, mentre nella successiva sono raccolte alcune delle splendide monete appartenenti alla collezione di Vittorio Emanuele III in un incredibile viaggio dall'antica Grecia ai giorni nostri . Nell'intera mostra sono esposti circa 500 oggetti, fra monete, banconote, documenti, libri e macchinari che rappresentano il compendio della storia monetaria del nostro Paese: una storia poco conosciuta ma importante, perché le idee e la politica hanno piedi d'argilla senza l'economia. L'unificazione politica in Italia nacque poco prima dell'unificazione monetaria. Al contrario, l'unità monetaria europea è nata ben prima dell'unificazione politica, come dimostrano anche le ultime vicende. Ma i clichè della lira, ha tenuto a ricordare il direttore generale di Bankitalia Fabrizio Saccomanni sono conservati a palazzo Koch solo con «intenti museali». L'ingresso alla mostra non costa neppure una lira, è gratuito. Il bellisimo catalogo costa 25 euro: i proventi saranno destinati al restauro delle opere d'arte a L'Aquila.
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