mercoledì 6 aprile 2011

"PROCESSO A CAVOUR": LO SPETTACOLO TEATRALE VA IN SCENA LUNEDI' 18 APRILE AL TEATRO MANZONI, INGRESSO LIBERO E GRATUITO


Sesto San Giovanni -    Con uno dei più prestigiosi appuntamenti in calendario, prosegue "150 di questi anni" il fittissimo calendario di iniziative promosse dal Comune di Sesto San Giovanni per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, non in modo retorico, ma attraverso una rilettura critica a più voci intesa a suscitare una profonda riflessione sulla nostra storia, sullo stato della nazione e sulle sfide future. Lunedì 18 l’occasione di riguardare alla fondazione dello Stato italiano verrà offerta dallo spettacolo teatrale "Processo a Cavour" scritto da Corrado Augias, notissimo giornalista e scrittore, autore e conduttore televisivo (e insignito su iniziativa del Presidente della Repubblica delle onorificenze di Grande Ufficiale e Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica italiana) e Giorgio Ruffolo (politico, scrittore e attualmente collaboratore de "la Repubblica"). Lo spunto dello spettacolo è basato su un paradosso: Cavour si trova alla sbarra "imputato" della colpa di aver unificato l’Italia, che lui stesso, in una lettera a Rattazzi aveva definito "una corbelleria" della Storia. La serrata requisitoria del Pubblico Ministero, impersonato da Gherardo Colombo (l’ex-magistrato divenuto famoso per aver condotto o contribuito ad alcune tra le più celebri e scottanti inchieste del recente passato italiano, da quella sulla Loggia massonica P2, al delitto Ambrosoli, da quella su Mani pulite, ai processi Imi-Sir, Lodo Mondadori, Sme) porta a riesaminare le questioni storiche, culturali, politiche, etniche, alla base del difficile processo di unificazione nazionale. Il conte di Cavour verrà interpretato da Ruggero Cara, che cura anche la regia dello spettacolo, mentre Martina Galletta interpreterà la giovane Italia. Lo spettacolo si tiene al Teatro Manzoni, nella centralissima piazza Petazzi, con inizio alle ore 21. L’ingresso allo spettacolo è libero e gratuito, senza necessità di prenotazione, sino ad esaurimento dei posti disponibili in sala. Il conte Camillo Benso di Cavour è messo alla sbarra per aver con colpevole leggerezza favorito o quanto meno non impedito l’unificazione di un paese che non possedeva i requisiti politici, etnici, culturali per affrontare responsabilmente un tale profonda modificazione. Colpevole di aver scritto in una lettera a Rattazzi "L'unità d'Italia? una corbelleria: ma ogni tanto la storia fa delle corbellerie". Secondo qualcuno il Risorgimento fu addirittura il suo soliloquio. Ma è così? L’accusa concentrerà la sua requisitoria su tre punti portanti e importanti anche per la collocazione geografica nonché per i momenti in cui i fatti contestati si svolsero. Un appuntamento da non perdere
http://sestonotizie.it/leggi.php?artID=1868638

Nessun commento:

Posta un commento