Nessun passo indietro sul primo maggio. Né da parte del Comune, che conferma l’apertura dei negozi. Né da parte dei sindacati, che non revocano il loro sciopero e scenderanno comunque in piazza. E per di più all’assessore alle Attività produttive Giovanni Terzi arriva, velato, un messaggio della Cgil, una sorta di invito a non presentarsi in piazza durante la manifestazione di domenica. Ma lui replica: «Ci sarò come ogni anno». L’ultimo confronto, quello di ieri, per tentare una mediazione si è concluso con un muro contro muro e a nulla sono serviti gli appelli dell’assessore perché lo sciopero generale saltasse. «La vostra è una ripicca che si ripercuote contro la città» ha detto Terzi ai rappresentanti di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Ma non c’è stata nessuna reazione, se non un inasprimento dei toni della polemica. Nella loro protesta, i sindacati non guardano in faccia nessuno: sciopereranno sia a Milano sia a Firenze, dove perfino il sindaco Renzi (Pd) esterna tutto il suo stupore. «Benedice» la giornata di lavoro il cardinale Tettamanzi.
http://www.ilgiornale.it/milano/primo_maggio_tensione_sindacati_cacciano_terzi_corteo/30-04-2011/articolo-id=520210-page=0-comments=1
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