«Qualcuno dice che milanesi e brianzoli pagano anche per varesini e comaschi ma non è così» cerca di scherzare l’assessore alle Infrastrutture, il varesino Raffaele Cattaneo, durante la seduta della commissione Territorio della Regione, presieduta dal comasco Giorgio Pozzi. Ospite d’onore il lecchese viceministro delle Infrastrutture, Roberto Castelli, che parla nel corso dell’audizione sulla Pedemontana in Commissione e solleva la questione dei pedaggi.
In effetti c’è qualche ragione per pensare che milanesi e brianzoli possano risultare penalizzati, perché - se le cose procedono nella direzione che hanno preso - i costi della tangenziali di Varese e di Como si scaricheranno sul tratto milanese e brianzolo della Pedemontana, di cui fanno parte.
I primi lotti delle Tangenziali di Varese e Como (già finanziati) saranno pronti entro il 2013 ma finché non ci saranno anche i secondi lotti nessuno pagherà il pedaggio. Inevitabilmente aumenterà quello del tratto principale della Pedemontana, che attraversa i Comuni milanesi e brianzoli, e che sarà pronto per il 2015.
Il problema è che i secondi lotti non sono ancora finanziati e non è escluso che alla fine non vengano mai neppure costruiti. Castelli lo spiega senza giri di parole ai consiglieri: «I secondi lotti non sono compresi nel piano economico finanziario e non ci sono i progetti». Castelli non dà troppe speranze neppure ai prolungamenti delle metropolitane milanesi M2 e M3: «Non ci sono i finanziamenti, anche se c’è la volontà di farli. Sono in coda a questa massa di 15 miliardi di euro che saranno impegnati in Lombardia da qui al 2015».
Nel resto dell’Autostrada Pedemontana sono previsti pedaggi assai salati e che minacciano di aumentare ulteriormente, a causa delle richieste del Tesoro. Come spiega in commissione l’amministratore delegato di Infrastrutture Lombarde, Antonio Rognoni, «sono pedaggi elevatissimi e sono le tariffe massime possibili per mantenere il volume di traffico. Se aumentiamo ulteriormente i pedaggi, rischiamo un decremento del traffico». Le tariffe previste (dovute alla difficoltà di costruire in quelle zone) sono di 0,129 euro al chilometro per il traffico leggero e di 0,204 euro al chilometro per il traffico pesante.
In aula si discute persino di sostituire i secondi lotti delle tangenziali con un’ulteriore autostrada Varese Como Lecco. Cattaneo spiega che i costi sarebbero sostenibili, Castelli conclude: «Il governo aspetta anche l’intesa quadro per la Varese Como Lecco. Con il traffico che c’è si potranno fare tutte e due». Luca Gaffuri, capogruppo del Pd, comasco, chiede di non far pagare mai il pedaggio per le tangenziali di Como e Varese: «Perché pedaggiare i due lotti? Non mi risulta che la tangenziale di Lecco sia a pagamento». protesta per il sovraffollamento autostradale ipotizzato da Cattaneo e Castelli: «Pedemontana, Autostrada svizzera e Varese Como Lecco sarebbero tre autostrade nel giro di 30 chilometri». Insomma, l’interesse è tutto sull’asse Como Varese Lecco.
Si parla anche di Expo. «Ormai i tempi sono molto stretti, quindi auspichiamo che la questione dei terreni sia rapidissimamente risolta» osserva Castelli a margine dell’audizione. Poi conclude: «Ricordo che c’è un commissario per l’Expo, che è il sindaco Moratti, quindi finché il commissario non solleva il problema per noi significa che le cose sono nei tempi».
In effetti c’è qualche ragione per pensare che milanesi e brianzoli possano risultare penalizzati, perché - se le cose procedono nella direzione che hanno preso - i costi della tangenziali di Varese e di Como si scaricheranno sul tratto milanese e brianzolo della Pedemontana, di cui fanno parte.
I primi lotti delle Tangenziali di Varese e Como (già finanziati) saranno pronti entro il 2013 ma finché non ci saranno anche i secondi lotti nessuno pagherà il pedaggio. Inevitabilmente aumenterà quello del tratto principale della Pedemontana, che attraversa i Comuni milanesi e brianzoli, e che sarà pronto per il 2015.
Il problema è che i secondi lotti non sono ancora finanziati e non è escluso che alla fine non vengano mai neppure costruiti. Castelli lo spiega senza giri di parole ai consiglieri: «I secondi lotti non sono compresi nel piano economico finanziario e non ci sono i progetti». Castelli non dà troppe speranze neppure ai prolungamenti delle metropolitane milanesi M2 e M3: «Non ci sono i finanziamenti, anche se c’è la volontà di farli. Sono in coda a questa massa di 15 miliardi di euro che saranno impegnati in Lombardia da qui al 2015».
Nel resto dell’Autostrada Pedemontana sono previsti pedaggi assai salati e che minacciano di aumentare ulteriormente, a causa delle richieste del Tesoro. Come spiega in commissione l’amministratore delegato di Infrastrutture Lombarde, Antonio Rognoni, «sono pedaggi elevatissimi e sono le tariffe massime possibili per mantenere il volume di traffico. Se aumentiamo ulteriormente i pedaggi, rischiamo un decremento del traffico». Le tariffe previste (dovute alla difficoltà di costruire in quelle zone) sono di 0,129 euro al chilometro per il traffico leggero e di 0,204 euro al chilometro per il traffico pesante.
In aula si discute persino di sostituire i secondi lotti delle tangenziali con un’ulteriore autostrada Varese Como Lecco. Cattaneo spiega che i costi sarebbero sostenibili, Castelli conclude: «Il governo aspetta anche l’intesa quadro per la Varese Como Lecco. Con il traffico che c’è si potranno fare tutte e due». Luca Gaffuri, capogruppo del Pd, comasco, chiede di non far pagare mai il pedaggio per le tangenziali di Como e Varese: «Perché pedaggiare i due lotti? Non mi risulta che la tangenziale di Lecco sia a pagamento». protesta per il sovraffollamento autostradale ipotizzato da Cattaneo e Castelli: «Pedemontana, Autostrada svizzera e Varese Como Lecco sarebbero tre autostrade nel giro di 30 chilometri». Insomma, l’interesse è tutto sull’asse Como Varese Lecco.
Si parla anche di Expo. «Ormai i tempi sono molto stretti, quindi auspichiamo che la questione dei terreni sia rapidissimamente risolta» osserva Castelli a margine dell’audizione. Poi conclude: «Ricordo che c’è un commissario per l’Expo, che è il sindaco Moratti, quindi finché il commissario non solleva il problema per noi significa che le cose sono nei tempi».
Nessun commento:
Posta un commento