di Giacomo Tasca
Cresce il consumo di alcol nei giovani ma sono i consumatori più anziani quelli a rischio abuso. Vinitaly apre i battenti a Verona e l’Istat pubblica una ricerca - con riferimento al 2010 - sull’uso e l’abuso di alcol tra gli italiani. Nel 2010 la quota di popolazione di 11 anni e più che ha consumato almeno una bevanda alcolica durante l’anno è pari al 65,7 per cento, in diminuzione rispetto al 2009 (68,5 per cento); il 26,3 per cento della popolazione (14 milioni 126 mila persone) beve alcolici quotidianamente, mentre il 38,4 per cento ha consumato alcol almeno una volta fuori dai pasti.
Giovani e genitori Nel complesso i comportamenti a rischio nel consumo di alcol (consumo giornaliero non moderato), binge drinking (sei o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione) e consumo di alcol da parte dei ragazzi di 11-15 anni riguardano 8 milioni e 624 mila persone, il 16,1% della popolazione di 11 anni e più. Emerge inoltre che l’abitudine al consumo non moderato di bevande alcoliche da parte dei genitori potrebbe influenzare il comportamento dei figli. Infatti, è potenzialmente a rischio il 19,7% dei ragazzi di 11-17 anni che vivono in famiglie dove almeno un genitore adotta comportamenti a rischio nel consumo di bevande alcoliche, mentre tale quota scende al 14,4% tra i giovani che vivono con genitori che non bevono o che bevono in maniera moderata.
Anziani più a rischio La popolazione più a rischio di consumo non moderato di alcol è quella anziana: si tratta di 2 milioni e 915 mila persone di 65 anni e pi— (il 43,5% dei maschi e il 10,6% delle femmine): bevono quotidianamente eccedendo le raccomandazioni, spesso mantenendo comportamenti acquisiti nel corso della vita, non consapevoli degli aumentati rischi per la salute dovuti all’ avanzare dell’età. È comunque diminuita, in 10 anni (2000-2010), la percentuale degli over 65 che bevono tutti i giorni (dal 39,4% al 37,8%) e quella di chi beve almeno una volta all’anno (dal 62,1% al 61,1%), mentre è aumentata quella dei bevitori occasionali (dal 22,7% al 23,3%) ed è rimasta sostanzialmente stabile quella degli anziani che bevono fuori dai pasti (dal 12,7% al 12,4%).
Al nord Secondo le rilevazioni, a livello territoriale il consumo di alcolici è più diffuso nel Centro-nord, soprattutto nel Nord-est, in particolare tra i maschi. In modo analogo si distribuiscono i consumatori giornalieri, con una quota nel Nord-est del 28,6%. Considerando l'ampiezza demografica dei comuni, sia la quote di consumatori nell'anno, sia quella dei consumatori giornalieri sono più alte nei piccoli comuni fino a 2 mila abitanti. La quota maggiore di consumatori fuori pasto è del 57,8% per gli uomini residenti nel Nord-est, con picchi di circa il 70% in Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia. Per le donne, la maggiore diffusione si ha sempre nel Nord-est (33,4%), con un picco del 46,7% in Trentino-Alto Adige.Rapporto Istat su "L'uso e l'abuso di alcol in Italia" riferito al 2010. Aumenta il consumo giovanile e quello fuori dai pasti sebbene diminuisca la percentuale di bevitori giornalieri. Dal punto di vista della salute però rischiano di più gli over65http://www.ilgiornale.it
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