Gli allievi meccanici dell'agenzia di Sesto hanno restaurato un motorino  dello storico marchio cittadino. Un successo per i corsi di recupero di  mezzi d'epoca, il futuro della didattica della scuola
Sesto San Giovanni, 27 maggio 2011 - Avere quarantatré anni e non sentirli.  È tornato ragazzino il motorino Garelli del ’68, un rottame arrugginito  affidato agli allievi meccanici della scuola «Grandi» di Afol Nord  Milano a Sesto, che in un anno di corso hanno imparato i segreti del  restauro delle moto d’epoca. Ed è giusto che fosse proprio un sestese  doc — l’insegna Garelli troneggiava su via Matteotti, è stata scelta  proprio per i suoi natali — a inaugurare il nuovo corso di studi della  scuola, un’idea lanciata da Fondazione Paganelli nel suo 25esimo  anniversario e subito raccolta da Afol.
 «Perché non insegnare ai ragazzi a recuperare  veicoli d’epoca?», lo slogan dell’iniziativa che ha condotto in officina  un « Garelli Junior Turismo 50», immatricolato nel ’68 e acquistato per  poche centinaia di euro da un collezionista di Milano in zona  Sant’Ambrogio. In classe i ragazzi si sono trovati un vero e proprio  reperto antidiluviano, ce n’è voluto di olio di gomito per levare tutti i  segni del tempo.
 Oggi, in un nuovo completo rosso gagliardo e con un  motore che canta tutte e sette le note, il «Garellino» è un gioiello per  fanatici disposti a sborsare anche qualche migliaio di euro pur di  assicurarselo. Gli «smanettoni» della II D l’hanno sezionato e poi  ricostruito meticolosamente, riattivando motore e impianto elettrico e  assemblando i pezzi della carrozzeria verniciati e cromati a nuovo.
 Il sindaco Oldrini, presente alla prima dimostrazione su  pista, non ha resistito a cavalcare il «suo» motorino (ne aveva uno  identico) per un giro di prova. Ai ragazzi ha regalato l’aneddoto di  Montanari, meccanico e corridore di Sesto, che disputava gare con le  moto Garelli. «Se avesse visto il vostro lavoro, ne sarebbe stato  orgoglio», ha concluso il primo cittadino, che si è anche impegnato a  mettere a disposizione le vecchie due ruote dei vigili per gli  esperimenti degli studenti. Sul «lettino» dell’officina di viale Italia  ora è pronta a salire una Honda 400 degli anni ’70, ex atleta (ha corso e  vinto numerosi trofei) che attende di essere riportata alla luce dagli  archeologi di biella e pistone del prossimo anno.
 Questo primo splendido risultato ha consolidato le  prospettive future dell’Agenzia Formazione e Lavoro, perché il restyling  di mezzi d’epoca, sebbene sia una nicchia del mercato, richiede  maestranze altamente qualificate e rende perciò ancora più ricercati gli  specialisti del settore. Un pass insomma, per aprire le porte del mondo  del lavoro alle giovani promesse della «Grandi». Tanto che l’obiettivo  in un futuro prossimo è di passare dalle due alle quattro ruote.
di Luca Zorloni
http://www.ilgiorno.it/sesto/cronaca/2011/05/27/513240-primavera_garellino.shtml