Il quotidiano in difesa del canale a rischio chiusura. Ma c’è una ragione: manda in onda i programmi di Travaglio & C.
No, non è un conflitto di interessi. È solo una delle tante battaglie per una giusta causa. Soprattutto perché tra i «prepotenti» figura (la colpa è sempre sua!) Berlusconi. La possibile esclusione di Current Tv dal bouquet di Sky è tutta responsabilità del Caimano e di Rupert «lo Squalo» Murdoch. La «storia» è stata abbastanza pubblicizzata grazieallo spazio concesso ad Annozero al fondatore del canale ed ex vicepresidente clintoniano Al Gore. Il quale da quando ha messo piede sul suolo italiano va ripetendo che «è stata una ritorsione, ci chiudono perché siamo scomodi». Eccetera, eccetera, eccetera...
Il Fatto Quotidiano , che dell’antiberlusconismo fa una professione di fede, non poteva mancare alla chiamata alle armi.L’edizione di ieri ha spiegato il perché e il per come Gore sia nel giusto. Ha assunto per Current Usa un anchorman superdemocratico, Keith Olbermann, che sta sulle scatole al «repubblicano» Murdoch.E poi su Current Italiac’è troppo Travaglio e quindi sarebbe sgradito al Cavaliere cui lo squalo australiano farebbe un favore per accaparrarsi nuove frequenze nell’asta digitale terrestre di prossima indizione. Ecco, il discorso, montato in questo modo, potrebbe anche stare in piedi. Ma non è così. Basta fare attenzione a due piccoli particolari. Il primo: Current Tv ha un’audience media inferiore ai 3mila (sì, non è un refuso, tremila) spettatori quotidiani.
Perché, quindi, il Cav dovrebbe rivolgere i propri strali verso un moscerino quando viene crocefisso, senza possibilità di replica, dai vari Santoro, Floris & C. Sarebbe un controsenso. Vale la pena, perciò, soffermarsi su quanto dichiarato da Gore proprio sul sito Internet del Fatto . «Non ho evidenze di un coinvolgimento del governo italiano in questa decisione », dichiara ammettendo tuttavia «forti pressioni».L’articolista individua l’obiettivo in Passaparola di Marco Travaglio. Il mistero è risolto! Tra Current e il quotidiano diretto da Antonio Padellaro c’è una forte sinergia. Su Current, oltre alla predica settimanale di Travaglio, che attira più adepti sul sito di Beppe Grillo, compare anche un’altra firma del Fatto , Luca Telese con il suo Fuoriluogo , un format basato su interviste. La scorsa estate ha trovato spazio sul canale satellitare pure Telebavaglio , il talk show politico del fattoquotidiano. it . Tra gli opinionisti compaiono spesso Peter Gomez e lo stesso Padellaro. Cortesia ricambiata: su Internet il sito del giornale giustizialista ospita il blog del general manager di Current, Tommaso Tessarolo, che dopo una lunga pausa in questi giorni si è rianimato per sollecitare i simpatizzanti a mobilitarsi per salvare la baracca. Insomma, Current - e le affettuosità santoriane di giovedì sera lo dimostrano - è una bella valvola di sfogo per le esuberanze manettare dei giornalisti del Fatto . Prescindendo dal discorso economico e sulla gratuità o meno delle singole performance, questa forte interrelazione tra l’emittente e la testata presuppone più di un conflitto di interessi considerati che la programmazione e la linea editoriale hanno molti punti di contatto.
«Chiuderlo» o quanto meno farlo emigrare dalla piattaforma Sky significherebbe perdere un «veicolo» pubblicitario. E qualche sospetto di conflitto di interessi ancor più generale dovrebbe farlo sorgere la proposta giunta da Youdem , il canale satellitare del Partito democratico, che si è detto pronto a ospitare la programmazione di Current. È quantomeno sospetto che la tv di Bersani abbia pezzi di palinsesto da regalare se non per il fatto che i contenuti sono a senso unico. La risposta al bla bla mediatico l’ha data l’ad di Sky Italia, Tom Mockridge che ha risposto di proprio pugno alle mail di protesta. Current «ha chiesto di avere il doppio di quanto percepisce attualmente, una cifra che arriva ad essere vicina a 10 milioni di dollari», ma gli ascolti - come ha rilevato bene ieri il Giornale - sono quelli di tre fabbricati di viale Palmanova a Milano.
«Silvio Berlusconi non ha mai promesso a Sky nessuna frequenza digitale terrestre se ci fossimo liberati di Al Gore », ha concluso perché «sfortunatamente Al Gore in Italia non è così rilevante». Ma quale libertà di espressione! Ma quale regime! «Money makes the world go round» (Il denaro fa girare il mondo). Non è forse vero, mister Gore e signor Travaglio?
Nessun commento:
Posta un commento