lunedì 2 maggio 2011

HERNÁN HUARACHE MAMANI

Il mio nome è Hernán Huarache Mamani, sono un Indio Quechua nato a Chivay, un villaggio nelle Ande Peruviane.
All’età di undici anni, cercando un progresso personale, mi sono trasferito in città per studiare senza il supporto economico dei genitori perché erano poverissimi. Ho fatto di tutto per sopravvivere in una città dove c’era discriminazione razziale, poco lavoro e soprattutto nessun’assistenza per gli studenti poveri, perciò ho studiato di giorno e lavorato di notte.
Mi sono laureato in economia e lingue straniere, ho condotto studi post laurea cercando di aggiornarmi continuamente per guadagnare di più e poter così dare una mano ai miei genitori e fratelli, e a questo proposito posso dire che ho fatto il mio dovere.
Ho lavorato come economista per quasi cinque anni e a causa di una malattia, dalla quale sono stato guarito da un curandero, ho fatto una svolta nella mia vita cercando di ritrovare le mie radici spirituali seppellite dall’influenza della cultura occidentale e insegnare agli studenti la cultura degli antichi peruviani.
Nel 1975 ho fondato l’Istituto Nativo di Cultura Andina dove ho congregato le poche persone che difendevano la cultura dei nostri antenati. Avendo bisogno di soldi per finanziare le ricerche sul campo della cultura andina ho cominciato a tenere seminari, prima in Perú e in seguito all’estero, per guadagnare i fondi necessari.
Grazie alle ricerche che abbiamo condotto sono state fatte tante scoperte che un domani saremo in grado di comunicare al mondo. Purtroppo quest’istituto alla fine del 1989 è stato considerato un centro non gradito alla politica del governo, e siamo stati posti sotto vigilanza dalla polizia. Per questo motivo abbiamo chiuso il centro e interrotto le nostre ricerche.
Mentre avanzavo nelle ricerche sull’antica cultura, mi sono messo in contatto con un gruppo di saggi andini che vivevano nell’anonimato, e così ho trovato uno di loro disposto a guidarmi in questa difficile strada per ritrovare me stesso. Per consiglio del mio maestro sono arrivato in Europa per parlare e scrivere a proposito di questa spiritualità. Così ho pubblicato cinque libri che stanno producendo un lavoro spirituale nelle persone che li leggono.
Con la maggior parte dei proventi di questi libri ho potuto far nascere una nuova scuola con un approccio pedagogico diverso, per preparare i cittadini del domani ad un mondo di pace, giustizia e comprensione; si chiama “la scuola della Vita e della Pace”.
I primi passi sono stati fatti nella città di Arequipa, ma la mia speranza è che scuole come quella che adesso è in funzione possano essere fondate in altri luoghi nel paese e nel mondo.
Fino ad ora siamo riusciti a sostenere l’asilo, le elementari e cominciamo con la media e il liceo. Il nostro obiettivo principale è la creazione di una nuova istituzione educativa che chiameremo “l’Università della Vita e della Pace”.
Tengo molto a quest’ideale, perché credo che se vogliamo un mondo migliore dobbiamo puntare verso un’educazione che possa creare una società diversa da quella attuale. Vogliamo mantenere il rispetto per la Terra e per la Vita.
Come esseri umani coscienti siamo consapevoli che soltanto passando all’azione e unendo gli sforzi, e soprattutto dimostrando amore, possiamo salvare questo pianeta dal suo inquinamento e dalla sua distruzione.
Per portare avanti questo progetto non ho chiesto soldi a nessuna istituzione ufficiale, per poter conservare l’indipendenza. Per questo motivo ho bisogno dell’aiuto di donne e uomini di cuore che si possano affiancare a questa idea. Finora con le royalties dei miei libri siamo riusciti a portare avanti questo progetto. Ma per creare l’Università avremo bisogno di più fondi e questo può arrivare tramite una maggior diffusione dei libri e quindi più lettori, ai quali voglio donare la conoscenza della spiritualità del popolo peruviano.

Per questo motivo, se le mie parole risuonano nel vostro cuore, chiedo gentilmente un vostro appoggio e aiuto per estendere la diffusione dei miei manoscritti.

Un abbraccio di pace
Hernán Huarache Mamani

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