sabato 12 marzo 2011

I commercianti alla Gasparini "Pensi alle strade, non all'obesità"

La protesta dei titolari delle vetrine di Cinisello hanno deciso di alzare la voce: "Non ci sono più in cantieri della tranvia, ma in centro restano i disagi di sempre". Richiamo al sindaco: "Si occupi di questi problemi"

Cinisello Balsamo, 12 marzo 2011 - «Caro sindaco, l’obesità è un problema ma la viabilità è un incubo!». La provocazione suona forte e decisa; questa volta i commercianti di Cinisello Balsamo, tutti, non solo quelli del centro città, sono davvero stanchi. E così hanno deciso di alzare la voce da dietro le vetrine dei loro negozi: e hanno appeso manifesti e striscioni dove hanno deciso di mettere in nero su giallo il loro sfogo.
La protesta nasce dagli esercenti del centro, ai ferri corti con l’amministrazione e la Giunta di Cinisello dai tempi dei cantieri della tranvia: «È cambiato solo il fatto che non ci sono più i cantieri ma i disagi restano quelli di prima — spiegano i commercianti che aprono le loro saracinesche all’ombra del campanile di Sant’Ambrogio, riunitisi sotto la sigla di Assocentro e capeggiati da Rosanna Ronchi, presidentessa dell’associazione che riunisce un trentina di soci — Non bisogna far calare l’attenzione su questo tema. E così abbiamo deciso di passare ai fatti, un’altra volta. Lo slogan che abbiamo appeso alle nostre vetrine è pesante, ma serve e far discutere e pensare».
La rivolta è stata accolta anche dall’Unione del commercio che ha sottoscritto e firmato, simbolicamente parlando, i manifesti, diffondendo il moto e il verbo in tutta la città. Sotto il fuoco incrociato dell’Assocentro e dell’Unione, a cui si affiancano anche le cartucce sparate a ripetizione dai partiti politici di minoranza, la lentezza nelle decisioni sulla viabilità e i ritardi di presentazione del Piano di mobilità cittadina, ancora nelle mani del Pim, il centro studi regionale per la programmazione intercomunale dell’area metropolitana.
«Il ferro è caldo e bisogna batterlo — è il commento di Rodolfo Meda, presidente dell’associazione cittadina del commercio — Abbiamo deciso di sposare la protesta di Assocentro. La realtà è quella che è: non ci vuole molto a capire che la viabilità della nostra città è da urlo; basta mettersi in macchina e girare un po’ per le strade. E sui progetti futuri, il Pim è in ritardo: e perché? Forse i tempi di attesa dicono che c’è qualcosa che non va».
Provocazione o no, questa volta i negozianti hanno deciso di fare sul serio: «Non abbiamo mai fatto scenate in municipio, ma non escludiamo che si possa arrivare anche a quel punto — aggiunge Meda — Intanto appendiamo questi manifesti, vediamo se si muove qualcosa. Il messaggio è chiaro: datevi una mossa, noi, ma anche moltissimi cittadini, non ne possiamo più».
A distanza di 24 ore dall’annuncio dell’assessore regionale alla Mobilità Raffaele Cattaneo e di Anas che i lavori sulla Statale 36 avranno un’accelerata, Meda commenta: «Ci sono attività commerciali che vivono su quell’arteria e che soffrono da mesi e mesi una condizione che li ha danneggiati oltremodo. Speriamo la situazione migliori anche per loro».
di Andrea Guerra

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