giovedì 24 marzo 2011

Cataste di immondizia e topi Salvateci dalla discarica

In via Manin è allarmante la situazione della discarica abusiva, un cumulo di spazzatura che attira topi. Gli abitanti della cascina Molino Tuono chiedono un intervento per salvarli da una situazione insostenibile

Una discarica (foto Germogli)
Una discarica (foto Germogli)
Sesto San Giovanni 24 marzo 2011 - Un intero arredamento da sala: tavolo e sedie, divani e poltrone. Cataste di mobili, ma non solo. Perché la discarica abusiva di via Manin ormai è diventata un cumulo indeterminato di spazzatura: travi di legno si mischiano a mattoni e resti di lavorazione edile, ferraglia e scarti dei più vari.
Una situazione insostenibile per gli abitanti della cascina di Molino Tuono. Che, a gran voce, chiedono un intervento urgente: al CoRe, per eliminare quella montagna indesiderata di rifiuti; al Comune perché, una volta per tutte, faccia qualcosa per risolvere il problema.
«Siamo già isolati, tagliati fuori dal resto della città — si sfoga una signora della zona — Qui il degrado è ormai insostenibile». L’elenco dei problemi parte dai rifiuti abbandonati, che portano topi e altri animali, cattivi odori e scarsa igiene. Ma prosegue poi con il bivaccamento dei nomadi: camper, roulotte e furgoni, fino al parcheggio davanti all’ingresso del campo sportivo, portano altra sporcizia. Per finire, la questione sicurezza: «La sera è impensabile uscire, ma anche di giorni siamo preoccupati — sottolinea la signora — Qui ci sono alcune ragazze, in particolare, che hanno paura». 
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IN REALTÀ quella discarica non è per nulla abbandonata a se stessa, come peraltro racconta la donna. «Periodicamente il CoRe passa a ripulire tutto, ma ormai sono tre settimane che non vediamo nessuno e la situazione sta peggiorando di giorno in giorno».
A nulla è servita la sbarra che era stata fatta posizionare dal Comune per impedire l’accesso all’area, se non ai mezzi dell’impresa che dovrà effettuare i lavori del nuovo complesso residenziale «Bergamella» e a quelli diretti al rottamaio. La sbarra, infatti, è stata sfondata, probabilmente proprio da qualche scaricatore abusivo. «Servirebbero delle telecamere, ma il CoRe ci ha detto che spetta al Comune questa scelta: noi vogliamo un impianto», conclude la signora. 
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EFFETTIVAMENTE non esiste una videocamera puntata 24 ore su 24 sull’area incriminata, anche se la Polizia locale ha effettuato più volte, in passato, degli appostamenti con un’auto civetta, per cercare di cogliere in flagranza chi getta i rifiuti. Proprio di fianco alla discarica, un cartello del comando di via Volontari del sangue avverte che la zona è oggetto di videosorveglianza. Nei prossimi giorni, proprio per andare incontro alle richieste dei residenti, saranno intensificati i controlli e sarà verificata la possibilità di ripristinare la sbarra e di impedire l’accesso ai mezzi.
di Patrizia Longo

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