Uno dei grandi misteri d’Italia è stato risolto. Fino a ieri nessuno sapeva quante fossero le auto blu circolanti in Italia. Non lo sapeva nessuno. Il Ministero della Pubblica Istruzione ha dovuto fare un vero e proprio censimento.
I risultati sono deprimenti, e a ben pensarci era meglio non saperlo. Le auto blu in Italia sono 72.000: è una cifra pazzesca, un numero che lascia a bocca aperta.
A questo numero si è arrivati attraverso un calcolo che ha quasi del ridicolo,come scrive Fabio Cavalera su Corriere.it:
si scopre che la nostra burocrazia è riuscita a catalogare le auto di servizio in tre gruppi: le “auto blu-blu” (proprio così, due volte blu) che sono quelle di rappresentanza politico-istituzionale “a disposizione di autorità e alte cariche dello Stato e delle amministrazioni locali” (circa 2 mila), poi le “auto blu” (una sola volta blu) che sono quelle a disposizione dei “dirigenti apicali” (testuale, circa 10 mila), infine le “auto grigie” adibite, dice la relazione del Formez, ai “servizi operativi” (60 mila).
E sapete quanti sono gli addetti a queste auto? Sempre dal Corriere.it:
Gli addetti sono 35 mila (di cui 14 mila autisti), la spesa per il personale è di 1,2 miliardi di euro all’anno. La spesa di gestione è di 350 milioni di euro che, sommando gli ammortamenti, diventa di 650 milioni. C’è poco da commentare, basta una parola: vergogna.
E in effetti c’è proprio poco da dire. Il paragone con il Regno Unito è disarmante:
E nel Regno Unito? Occorre una premessa: le auto di servizio vengono gestite da un’authority che dipende dal ministero dei trasporti e si chiama “Government Car and Despatch Agency”. In pratica, se un dipartimento ha bisogno di un’auto blu deve rivolgersi e farne richiesta all’Agenzia. Ecco i numeri ufficiali (anche in questo caso consultabili facilmente sul sito della “GCDA” oltre che del governo): al 31 marzo 2010 le auto blu in dotazione ai ministeri erano 78, il parco auto era complessivamente di 261 nel 2010, sceso a 195 nel 2011. Per parco auto s’intendono le vetture “blu-blu” (usiamo la terminlogia italiana e non quella britannica che si limita a un sobrio “ministerial cars”) e le vetture “blu” e “grigie”, utlilizzate per i servizi (ad esempio trasporto documenti e posta). Gli addetti sono 239 e il costo complessivo è di circa 7 milioni di sterline.
Senza fare demagogia, perché non si tratta di questo, ma al di là di patrimoniali o di altre misure urgenti, prima solo di discutere di certi provvedimenti, perché non dare un esempio ed eliminare questo scempio?
Via tutte le auto blu. Si faccia una legge per limitare espressamente questo spreco, e si stabilisca che le auto blu in tutta Italia sono in un numero massimo e limitato. E cioè in 5 unità. Da lasciare a disposizione delle cinque più alte cariche dello Stato (Presidenti della Repubblica, del Consiglio, della Camera, del Senato e della Corte Costituzionale).
Basta, a tutti gli altri non servono. Via ai Ministri, via ai sottosegretari, via ai senatori a vita, via a tutti gli ex di qualsiasi carica. Via, soprattutto, a presidenti di regione, di provincia, ad assessori. Via.
Perché 1,2 miliardi di euro l’anno di risparmi non sono poca cosa. Anzi. Date l’esempio.
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