venerdì 4 novembre 2011

I morti della guerra civile? Per Pisapia hanno valore solo se erano partigiani...

di Giannino della Frattina
Il sindaco di Milano, in visita al cimitero della Gloria, fa la sua scelta. I partigiani meritano i fiori e gli omaggi, i repubblichini no. Una decisione che nessuno dei suoi predecessori aveva preso
Giuliano Pisapia in visita ai cadutiNessuna pietà per il sangue dei vinti. Il sindaco Giuliano Pisapia fa riprecipitare Milano nella stagione dell’ideologia e dell’odio. E così ieri, nella sua prima visita al cimitero Maggiore, ha fatto netta la sua scelta di campo. Visitando quello della Gloria dove sono sepolti i partigiani e non quello dell’Onore che accoglie chi scelse la Repubblica sociale. «La pietà umana dovuta a chi è caduto - diceva ieri - non può far dimenticare i fatti, la storia e le ragioni di chi si è battuto per un’Italia migliore». Un passo indietro rispetto a Gabriele Albertini e Letizia Moratti che rendevano omaggio, a tutti i caduti della guerra civile. Impeccabile il protocollo di Albertini che con la fascia di sindaco presenziava alla cerimonia per i combattenti della Resistenza. E, dopo averla tolta, si dirigeva incurante delle polemiche, al Campo 10 a rendere omaggio alla tomba dell’eroe di guerra Carlo Borsani, trucidato dai partigiani il 29 aprile del 1945. A guerra finita.
http://www.ilgiornale.it/milano/pisapia_morti_non_sono_tutti_uguali/04-11-2011/articolo-id=555191-page=0-comments=1

Nessun commento:

Posta un commento