mercoledì 16 novembre 2011

Incredibile: professori offrono alcolici in classe per festeggiare la fine del Cav

Grande festa al liceo scientifico Agnesi di Merate, nella grande e bella Brianza. Torte, dolci, e tanti brindisi con spumante che scorreva a fiumi. Motivo della festa? Le dimissioni di Silvio Berlusconi.
In una classe, la quinta C, sono stati i professori in persona ad organizzare il festino. Il brindisi, attenzione, è stato offerto direttamente dai docenti: sono stati loro a invitare gli studenti a bere alcolici per gioire della fine politica di Berlusconi.
La gravità di quanto accaduto è sotto gli occhi di tutti. Non si tratta dell’ennesimo episodio di strumentalizzazione politica fatta da alcuni indottrinati professori, no (o, fuori dalle scuole, da ossessionati signor nessuno). Qui andiamo oltre: invitare giovani studenti al consumo di alcolici, sulla base di una ossessione politica, è un qualcosa di assolutamente vergognoso. E’ questo l’insegnamento dei professori?
Uno dei docenti coinvolti, Personeni, si difende, ma la sua scusa è davvero patetica. Sentite un po’:
gli studenti di 5C sono usciti per l’intervallo. Io e Colombo eravamo in corridoio e ci hanno chiamati per due dita di spumante. A dire il vero non so che cosa volessero festeggiare, non c’erano striscioni né inni né altro che facesse pensare ad una festa per le dimissioni del governo Berlusconi. Mi sono intrattenuto a parlare con i ragazzi come faccio di solito, anche sugli argomenti di attualità e su quello che sta accadendo. Ma nessuno ha fatto un brindisi per questo motivo. Non c’è stato alcuno slogan antiberlusconiano.
Notare quel “due dita di spumante”, che fa davvero ridere. Anche perché foto e testimonianze degli studenti vanno esattamente nella direzione opposta.  La preside dell’Istituto in un primo momento ha negato il fatto, ma poi – probabilmente di fronte all’evidenza – ha assicurato:
“Verificherò a fondo la faccenda per capire bene cosa sia accaduto e in che termini perché queste manifestazioni di partigianeria non possono avvenire in una scuola pubblica, indipendentemente da come ognuno la possa pensare e dall’orientamento politico”.
Staremo a vedere. L’episodio, comunque, è vergognoso.

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