Dirò una cosa aristocratica solo in apparenza. Neppure le sacrosante primarie bastano a garantire la selezione dei migliori. Per realizzare una democrazia compiuta occorre avere il coraggio di rimettere in discussione il diritto di voto. Non posso guidare un aeroplano appellandomi al principio di uguaglianza: devo prima superare un esame di volo. Perché quindi il voto, attività non meno affascinante e pericolosa, dovrebbe essere sottratta a un esame preventivo di educazione civica e di conoscenza minima della Costituzione?
Non è il primo nè sarà l’ultimo radical chic di sinistra a esprimersi in questo modo. Gramellini sulla Stampa rilancia il vecchio motto della sinistra ottusa “Al voto solo i presunti intelligenti”. Il perchè è presto detto: credono che se votasse solo l’Italia migliore vincerebbero sempre. E guai a contraddirli eh…
La presunzione di superiorità morale e culturale non la perderanno mai… sono irrecuperabili forse perchè quel grosso cervello che pensano di avere in realtà gli manca dalla nascita
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