Nella classifica di Bloomberg su 60 Paesi, la maglia nera va alla Norvegia. E l’Italia si piazza al settimo posto. Il prezzo dei carburanti ha toccato negli ultimi tempi il record arrivando alla soglia psicologica dei 2 euro al litro. D’altronde l’Italia ha aumentato le accise di circa il 25% rispetto all’anno passato, dopo i provvedimenti di austerità voluti dal primo ministro Mario Monti. L’imposta è ora la più alta d’Europa e il consumo di benzina è sceso del 6,9% nel mese di giugno, rispetto al 2011, secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico
Ma si potrebbe mettere un tetto?. Basterebbe tornare a un regime di prezzi amministrati, com’era fino al 1992 quando erano fissati dal Cip (Comitato interministeriale prezzi), o sorvegliati, com’era fino al 1994. In tutta Europa il prezzo dei carburanti è libero e fluttuante. Ma di certo in Italia è tra i più alti, gravato com’è dal 58 per cento di tasse. In Francia Hollande ci sta pensando… (e lì la super costa 8 centesimi in meno…)
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