mercoledì 18 gennaio 2012

UE, LA PRIGIONE DEI POPOLI

Siamo stati privati dei mezzi per far fronte alla crisi più grave dal 1929. Tutto come in una guerra, o un’occupazione nemica


Una cosa dovrebbe essere chiara dopo il degrado di gruppo che Standard & Poors ha mitragliato contro sei Stati europei: è come un’esecuzione di massa dei tempi di guerra. Il destino greco, inverni senza termosifoni e prezzi alle stelle (nei momenti di disordine in Atene, il pane è arrivato a costare 60 euro al chilo) è più vicino di quanto ci vogliano far credere. E può accadere di colpo, senza preavviso. Un altro degli effetti perversi dell’Unione Europea si rivela in piena luce: non protegge più nessuno – salvo i banchieri, o i gay
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