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uesta mattina, nel comune di Borghetto, in provincia di La Spezia, è stata trovata la decima vittima. Le ricerche continuano e c'è chi approfitta della tragedia.Leggi il pezzo di Tiziano Ivani
Sembra davvero non esserci fine alla meschinità delle persone. Anche davanti alla disperazione, all’avvilimento, a quanto pare c’è chi riesce a guardare prima di tutto ai propri interessi e lucrare su un disastro che ha messo al tappeto gran parte del Levante ligure. Tra Brugnato e Borghetto, i paesi più colpiti dall’alluvione nella Val di Vara, sono arrivate molte segnalazioni alle forze dell’ordine di “strani” innalzamenti di prezzi in alcuni esercizi commerciali che non hanno subito particolari danni dal nubifragio.
Indignati Mettere in difficoltà persone che hanno perso ogni cosa o quasi, o volontari che si spaccano la schiena tutto il giorno per ridare un volto al tuo paese è una cosa che fa schifo e basta. Non ci sono certo altre considerazioni da fare. Dai controlli della Guardia di Finanza, attualmente, non è ancora emerso nulla di ufficiale. Ma il malumore della gente, però, è tanto. C’è chi è furioso perché gli sono stati chiesti anche 100 euro per un paio stivali: «Ho risposto che piuttosto che spendere quella cifra andavo in giro scalzo» racconta un giovane di Brugnato. Vogliamo sperare che ci sia una spiegazione a tutto questo. Nel senso che sia stata solo una coincidenza e veramente quegli stivali erano il modello più costoso e, magari, l’ultimo paio rimasto.
Ma non è tutto qui. Passeggiando nei due borghi disastrati si sentono le imprecazioni di chi dice di aver speso 10 o persino 18 euro per sole sei bottiglie d’acqua. O chi addirittura, come una 18enne della Protezione civile di Alessandria, ne ha dovuti scucire cinque per un litro e mezzo. Sono arrivate denunce informali di chi ha pagato 10 euro per due lattine di Coca Cola, 40 euro per una pala e un paio di guanti. Addirittura di panini venduti a otto euro l’uno.
Della vicenda ha parlato ieri mattina anche Jacopo Cattaneo, presidente della Croce verde e della Proloco di Borghetto di Vara: «Voglio prima di tutto precisare che non si tratta di una mia esperienza diretta, ma debbo dire che ho ricevuto anch’io diverse segnalazioni dell’aumento di prezzi da parte delle attività che non hanno subito danni. Mi auguro che non sia vero, se lo fosse queste persone non sono altro che sciacalli».
Ma da Brugnato arrivano anche buone notizie, almeno sul fronte scuolastico. La scuola materna ha ripreso le attività ieri mattina dalle 9 alle 12 e oggi i bimbi faranno anche il tempo pieno. Ci sarà anche la mensa rimessa in piedi grazie alla collaborazione di alcuni genitori. L’asilo nido riprenderà l’attività domani mentre le scuole elementari e medie, che in questi giorni saranno disinfettate, verranno riaperte giovedì. È lo stesso vicesindaco di Brugnato, Corrado Fabiani, a invocare il ritorno alla normalità in paese e la riapertura delle attività: «Dovete riaprire i negozi, i bar, i ristoranti, il paese deve tornare a vivere».
Panico e paura Quel che è certo è che non tutti potranno rialzare immediatamente le saracinesche: nel centro storico si sono salvati dalla furia cieca del fiume e già ieri hanno rialzato le saracinesche; per altri, quelli che verranno saranno altri giorni da dedicare a pala e fango e alla conta dei danni subiti.
Infine, questa mattina a Monterosso si terranno i funerali di Sandro Usai, il volontario morto nel tentativo di salvare due persone dalla furia dell’acqua. Il corpo del 38enne di origine sarda è stato recuperato domenica mattina in mare al largo di Genova. Domani, invece, nella cripta di Cristo Re alla Spezia, ci saranno le esequie di Rita Cozzani, la professoressa trovata senza vita nel fango di Borghetto di Vara. Non sono ancora state fissate (si parla di giovedì e venerdì) le cerimonie funebri dei coniugi Pietrina Sambuchi e Dante Cozzani, insieme a quelle di Paola Fabiani.
Ma l’attenzione delle amministrazioni e delle forze dell’ordine è tutta concentrata su la messa in sicurezza dei torrenti esondati: tra giovedì e venerdì sono previsti rovesci e la protezione civile ha già imposto l’allerta. Non è esclusa l’evacuazione di Rocchetta e Borghetto Vara. Insomma, la gente vive ancora nel terrore.
di Tiziano Ivani
http://www.libero-news.it/news/858229/Liguria-ecco-gli-avvoltoi--L-acqua-costa-il-quadruplo.html
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