LIBIA, LETTERA APERTA DI 4 EX LAVORATORI DELLA BREDA DI SESTO: NO ALLE LACRIME DI COCCODRILLO, QUANDO NEGLI ANNI '90 FABBRICAVAMO ARMI PER GHEDDAFI
Sesto San Giovanni - 'Non possiamo stare in silenzio di fronte agli ipocriti appelli contro la violenza o a favore della transizione pacifica che si levano in questi giorni di guerra civile in Libia e intendiamo dire no alle lacrime di coccodrillo versate da politici e industriali corresponsabili di questa carneficina...'. Comincia cosi' la lettera di quattro ex operai della Breda Fucine di Sesto San Giovanni (resa nota dall'Ansa), che si rammaricano per la produzione negli anni '90 di materiali bellici fatta dall' Italia quando lavoravano e a cui loro si opposero a livello sindacale anche organizzando scioperi e proteste. 'Allora Gheddafi era considerato un terrorista - ricorda Luigi Consonni, autore, tra l'altro di un libro sulle lotte operaie alla Breda - eppure noi facevamo gli affusti per le cosiddette 'palmaria' i cannoni per le navi libiche, o le 'cannette', quelli per le mitragliatrici da montare sugli elicotteri. Non possiamo escludere che sugli insorti, in questi giorni, abbiano sparato anche con quelle. Sarebbe il caso di riflettere su tutto questo'.
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