Cinisello Balsamo, 27 febbraio 2011 – Il progetto di ristrutturazione era partito nel 2008 e prometteva ai 70 inquilini delle case comunali di via Mozart di avere un alloggio tutto nuovo. Invece, a tre anni di distanza e dopo intere stagioni passate al freddo e tra disagi di ogni tipo, per questi inquilini del Comune i problemi sembrano essersi moltiplicati, così come sono cresciute a dismisura le spese condominiali. La denuncia è stata lanciata nei giorni scorsi da un gruppo di inquilini che, sostenuti dal sindacato Unione Inquilini, vogliono opporsi alla lenta deriva che li sta colpendo.
«Abbiamo subìto per tre anni problemi di ogni tipo e nonostante tutto abbiamo continuato a pagare gli affitti — spiegano —. Ma oggi si sta superando ogni misura. Le spese condominiali sono quasi raddoppiate. Sono passate da 40mila euro a 70mila euro in meno di un anno. Tutto questo senza una ragione plausibile e senza che dal Comune ci sia stata data una spiegazione valida». In verità, il sospetto è che l’aumento così consistente delle spese sia causato dall’introduzione di una nuova caldaia centralizzata per il riscaldamento. Una delle opere prevista nel progetto di ristrutturazione gestito dall’Aler per conto del Comune è stata la sostituzione delle caldaie autonome con un nuovi impianto centrale.
«Ci avevano detto che avrebbe fatto risparmiare, invece sono cresciuti i costi e i problemi, perché continua a rompersi e a lasciare al freddo alcuni appartamenti che inspiegabilmente non sono raggiunti dal calore — dicono ancora —. Un sospetto ce lo abbiamo: qualcuno ci ha detto che tutte le tubazioni che raggiungono la caldaia non sono state coibentante e producono una perdita di calore che può arrivare al 30 per cento. Ma nessuno vuole verificare cosa è accaduto, tanto i soldi che vengono sprecati sono i nostri».
Tanto più, che di qui a qualche anno l’Amministrazione comunale dovrà sostituire la nuova caldaia con un impianto di teleriscaldamento, in quanto la zona di via Mozart è già servita da oltre un anno da questo servizio e l’Amministrazione comunale ha stretto una convenzione con la società Smec che prevede il collegamento di tutti gli edifici pubblici. L’Unione Inquilini per voce di Cristino Vettore ha lanciato un appello all’Amministrazione comunale.
«Dobbiamo convocare un tavolo di confronto con gli inquilini, il sindacato, i tecnici del Comune e quelli dell’impresa che ha eseguito le ristrutturazioni — spiega —. Abbiamo già stilato una lista di oltre trenta segnalazioni di lavori non fatti oppure mal eseguiti che rischiano di creare situazioni di pericolo. L’impresa ha completato solamente le opere più importanti e ha lasciato il resto a metà. Ora, a causa del contenzioso aperto con il Comune, non è possibile nemmeno interpellarli per fare manutenzione. Abbiamo un inquilino che ha ricevuto l’alloggio quattro mesi fa ma non ha potuto ancora trasferirsi perché non gli hanno collegato il riscaldamento e non gli hanno sostituito i sanitari».
di Rosario Palazzolo
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