Sesto San Giovanni, 26 febbraio 2011 – Fatta la legge trovato l’inganno. È con un sorriso stampato sul volto che molti automobilisti hanno seguito qualche sera fa il servizio proposto dal programma televisivo«Le Iene» sulla illegittimità dei parcheggi a pagamento a Milano. Il tam tam di chiamate tra amministratori e comandanti della polizia locale per confrontarsi su quello che in poche ore è diventato un tema scottante, non ha risparmiato neanche il Nord Milano, dove i parcheggi con strisce blu sono ormai una realtà più che consolidata, con soddisfazione dei Comuni che si vedono assicurare un (seppur minimo) introito annuale e lo sconforto di chi ogni mattina paga il balzello per lasciare la propria auto nelle vie centrali della città.
A far sobbalzare sulla sedia sindaci e dirigenti, la semplice lettura del codice della strada: «Le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico», recita l’articolo 7 comma 6, che secondo il servizio delle Iene e in base anche al giudizio degli avvocati chiamati a «testimoniare» a favore degli automobilisti tartassati, avrebbe come conseguenza che tutti i parcheggi delimitati da strisce blu e non divisi in alcun modo dalla carreggiata, non sarebbero legittimi.
E se questo fosse vero, anche le multe prese per aver parcheggiato in un’area a pagamento senza aver esposto la ricevuta, potrebbero essere nulle. A Sesto San Giovanni sono 394 le aree di sosta delimitate da strisce blu, nella maggior parte dei casi ricavate ai margini della carreggiata. A dividere la parte in cui scorre il traffico e quella dedicata ai parcheggi a pagamento, nella quasi totalità dei casi non ci sono delimitazioni o strisce bianche che facciano intendere all’automobilista che ci sia una netta divisione tra la carreggiata e l’area di sosta. Lo stesso vale a Cinisello Balsamo: qui i parcheggi a pagamento sono 458 dislocati in tutta la città e in particolare nelle vie principali di collegamento intorno al centro.
Anche in questo caso l’area dedicata alla sosta non è divisa in alcun modo dal resto della strada. Ma secondo gli uffici è tutto regolare e i Comuni del Nord Milano non rischiano nulla. «Siamo certi che tutti i parcheggi a pagamento di Sesto San Giovanni siano a norma di legge — fa sapere l’ingegnere Jonathan Monti, responsabile dell’ufficio Mobilità del comune di Sesto —. La carreggiata stradale è definita come area destinata allo scorrimento dei veicoli, quindi la delimitazione con strisce bianche o blu comporta già che la zona di sosta sia esclusa da questa definizione».
D’accordo con lui, sulla parte tecnica, anche il comandante della polizia locale di Sesto, Pietro Curcio: «Spesso il cittadino non distingue i termini utilizzati nel linguaggio tecnico del Codice da quelli del parlare comune. Nel caso specifico, è importante la differenza tra carreggiata e strada: la prima è quella riservata al traffico veicolare, la seconda è in generale l’area dedicata al passaggio di auto, animali e persone. Nel linguaggio quotidiano potrebbero sembrare sinonimi, ma nel “burocratese” non lo sono». Per il comandate della polizia locale di Cinisello Balsamo, Antonino Borzumati, invece qualche problema c’è: «Quella sollevata dalla trasmissione è in effetti, a mio giudizio, una lacuna del Codice. Non consiglio però ai cittadini di fare ricorso: lo perderebbero proprio perché la legge non è del tutto chiara in merito a lascia adito a interpretazioni».
di Chiara Giaquinta
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