Sesto San Giovanni - L’Unità Operativa Malattie Sessualmente Trasmissibili di Sesto San Giovanni rimarrà nella sua sede di viale Matteotti e continuerà ad erogare gli stessi servizi, ma la responsabilità dal punto di vista della somministrazione dei farmaci antiretrovirali sarà assunta dall’ospedale Sacco, che decentrerà in viale Matteotti degli specialisti infettivologi. E’ quanto emerso dalla conferenza dei Sindaci di questa mattina nella Sala Giunta comunale, dove i primi cittadini di Sesto San Giovanni, Cinisello, Bresso, Cormano e Cologno Monzese hanno incontrato il Direttore Generale dell’ASL Milano Walter Locatelli. Il Direttore Locatelli si era impegnato a concordare entro il 31 maggio con il Direttore Generale della D.G. Sanità Regione Lombardia Carlo Lucchina una soluzione al problema e un’alternativa alla chiusura del presidio sestese, e ha comunicato ai Sindaci che entro il 15 luglio presenterà un progetto sperimentale che individua come attori l’ASL Milano e l’ospedale Sacco per ciò che riguarda Sesto San Giovanni, e l’ASL di Monza e l’ospedale San Gerardo per ciò che riguarda la Brianza. Così come il presidio di Sesto, anche quello di Muggiò continuerà ad erogare i servizi di sempre, ma la responsabilità sotto il profilo della somministrazione dei farmaci in questo caso sarà trasferita all’ospedale San Gerardo. La sperimentazione durerà un anno e valuterà la ricaduta sanitaria sul territorio. I Sindaci della Conferenza, fatto salvo un esame più approfondito, hanno espresso giudizio positivo sul mantenimento sul territorio sestese del servizio dell’UOMST.
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