Diamo la caccia a Battisti come a Bin Laden
PUBBLICATO DA GIOVANNI MORANDI SAB, 11/06/2011 - 06:22
Sono uno dei tanti italiani offesi dal Brasile che ha rimesso in libertà il criminale Cesare Battisti. Non so che cosa si possa fare ma so che è stata calpestata la giustizia essendo stato condannato da sette tribunali italiani e non essendoci dubbio che possa ritenersi colpevole dei reati che gli sono attribuiti e per i quali aspetto solo che paghi. Ettore Marino, Monza
SUL CASO Battisti, Berlusconi ha posto una domanda retorica: «Che dobbiamo fare? Dichiarare guerra al Brasile?». Guerra al Brasile no ma a Cesare Battisti sì. Questa è la cosa da fare. Non dargli tregua, fare come hanno fatto gli americani con Bin Laden, saper aspettare e inseguirlo. È una priorità, una questione di Stato, perché questo terrorista impunito agita gli animi di chi chiede giustizia e di chi ha avuto lutti a causa sua. Di chi vuole sapere quali siano le protezioni che gli consentono di farla sempre franca. Che dobbiamo fare? Dobbiamo rendergli la vita difficile, impegnare finanziamenti, mezzi e uomini per non perderlo di vista, per aspettare che faccia una mossa falsa e riportarlo in Italia alla prima occasione. Non vivo o morto come era la taglia su Bin Laden. Lo vogliamo vivo.
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