La piccola Star |
MARCIA ANTI-CRUDELTA’ – La cagnolina ha smesso di vivere poche ore dopo la «March against animal cruelty» organizzata a Malta da Fleur Cilia Buckett per inasprire le pene verso chi abusa degli animali e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento. L’iniziativa aveva raccolto circa duemila adesioni ed era partita proprio dalla storia della cagnolina meticcia, divenuta suo malgrado simbolo di un’umanità sbagliata che non vuole capire che dietro gli animali c’è un’anima e continua a seminare orrori e sofferenze gratuite tra tante povere bestiole. Affidata alle amorevoli cure del St. Francis Animal Welfare Center dopo la rimozione dei 40 pallini dal cranio sembrava essersi ripresa. Un gruppo Facebook chiamato «Star: the dog who lived» ha già raccolto 54.514 fans (cifra in continua crescita) e una straordinaria dimostrazione ha appena gridato al mondo che un anno di reclusione o 46.500 euro (queste le pene previste dalla legge maltese per i reati contro gli animali) non sono sufficienti per l’artefice di un tale orrore. C’è anche una taglia su quello sconosciuto che si è accanito con atrocità contro Star e che, come ha sottolineato il veterinario, era chiaramente intenzionato (se ci fosse bisogno di specificarlo) ad abbattere la bestiola, anche per la distanza ravvicinata dei colpi che esclude un evento accidentale.
Così è stata ritrovata... |
Emanuela Di Pasqua
07 giugno 2011
07 giugno 2011
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