Scaduti i termini di custodia cautelare, quattro fiancheggiatori di Provenzano sono stati scarcerati in attesa della sentenza definitiva della Cassazione. In libertà esponenti della cosca di Villabate condannati per favoreggiamento nei confronti del capo di Cosa Nostra. Alfano: "Accertamenti immediati"
Palermo - Scaduti i termini di custodia cautelare, quattro fiancheggiatori di Provenzano sono stati scarcerati in attesa della sentenza definitiva della Cassazione. Secondo quanto riportato dalGiornale di Sicilia, la decisione è della terza sezione della Corte d'appello di Palermo che ha rimesso in libertà, per scadenza dei termini di custodia cautelare, quattro esponenti della cosca di Villabate condannati per favoreggiamento nei confronti del capo di Cosa Nostra.
La scarcerazione degli imputati I quattro imputati, arrestati cinque anni fa, erano ancora in cella dopo la condanna in appello il 2 luglio 2009. La scarcerazione è avvenuta tra la fine di aprile e i primi di maggio, ma la notizia è stata pubblicata oggi dal Giornale di Sicilia. A Gioacchino Badagliacca e Giampiero Pitarresi erano stati inflitti sette anni e mezzo ciascuno, a Vincenzo Paparopoli e Vincenzo Alfano sei anni e otto mesi a testa. Quasi due anni dopo la decisione di secondo grado, però, la sentenza definitiva della Cassazione non è ancora arrivata (l'udienza è prevista per la metà del mese). Nell'attesa i quattro fiancheggiatori di Provenzano dovranno presentarsi tre volte alla settimana in un posto di polizia. Uno degli imputati prestò la carta d'identità per procurare le schede telefoniche necessarie al "viaggio della speranza", un altro accompagnò Provenzano a Marsiglia e durante la trasferta fece più di una puntata al casinò, un altro ancora partecipò al comitato di accoglienza per festeggiare il rientro a Villabate del capomafia corleonese, reduce dall'operazione a una spalla e alla prostata, eseguita a Marsiglia nel 2003. Libero anche un prestanome dei boss, Vincenzo Alfano.
Accertamenti dal Ministero Nel pomeriggio il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha disposto "immediati accertamenti al fine di verificare se la scarcerazione dei quattro fiancheggiatori della mafia sia conseguente a irregolarità o a indebiti ritardi nella trattazione del procedimento".
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