giovedì 16 giugno 2011

Duomo, mancano fondi L'arciprete ora pensa a un obolo d'ingresso

La proposta arriva dall'arciprete Manganini, favorevole solo "se si trovasse il modo di separare il flusso dei fedeli dai turisti"

Milano - Mantenere il Duomo è costoso e così la Veneranda Fabbrica sta studiando un modo per raccogliere maggiori fondi. Una delle idee al vaglio consiste in un "piccolo obolo d'ingresso" nella cattedrale per i turisti.

Separare i turisti dai fedeli Presentando i lavori di restauro della guglia maggiore, l’arciprete Luigi Manganini ha spiegato che "se si trovasse il modo di separare il flusso dei fedeli, della diocesi e non solo, dai turisti, non sarei contrario a introdurre un piccolo contributo per la visita del Duomo". Questo però "senza arrivare agli estremi di certe cattedrali che sono ormai solo musei, come quella di Firenze in cui nei giorni feriali non ci sono nemmeno le panche" e tenendo conto "di una sensibilità ambrosiana, per cui non si può certo fare pagare il fedele ambrosiano che viene anche da lontano".

I "costi" del turismo Manganini, interpellato riguardo alle risorse da reperire per la cura della cattedrale, ha spiegato che si vuole sempre puntare sulla "collaborazione attiva dei cittadini di Milano e ambrosiani" rilevando però che "ultimamente il numero dei turisti sta crescendo in modo esponenziale" aumentando peraltro gli stessi costi di gestione e manutenzione. Ad esempio "i pavimenti si rovinano molto più velocemente": secondo il direttore della Veneranda Fabbrica Benigno Morlin Visconti Castiglione, ora le previsioni sono di una "manutenzione 30ennale per i marmi, invece che ogni 50-60 anni come prima". Secondo le stime riferite dal presidente della Veneranda Fabbrica, Angelo Caloia, il Duomo lo scorso anno ha avuto "4 milioni di visitatori, 100mila alla settimana", un flusso destinato a crescere l’anno prossimo con l’Incontro mondiale delle Famiglie, nel 2013 con le celebrazioni costantiniane per i 1.700 anni dell’Editto e infine nel 2015 con l’Expo. In ogni caso, ha spiegato Manganini, il pagamento dell’ingresso in Duomo non toccherà i fedeli della Diocesi più grande d’Europa, "e c'è anche chi arriva da province esterne alla Diocesi", rileva l’arciprete.

Un ascensore per la Madonnina Il Duomo intanto sarà dotato, entro la fine del 2011, di un nuovo ascensore temporaneo esterno che permetterà di salire sul tetto della cattedrale e visitare il cantiere dei restauri straordinari in corso. "Sarà un bella cosa che comprenderà - ha detto Caiola - progetti rilevanti come una mostra-cantiere di narrazione della storia e degli eventi principali del Duomo e un ascensore panoramico che sarà montato dalla parte di Palazzo Reale, non solo per consentire vedute uniche a 12-15 persone alla volta, ma anche di salire in funzionalità e sicurezza. Camminare e salire nella selva delle guglie è bello, ma sarà una facilitazione e un aiuto enorme per accogliere turisti e fedeli". I lavori, ha aggiunto, inizieranno tra qualche mese e comprenderanno anche un bookshop. Il progetto dell’ascensore è firmato dallo studio Giammetta di Roma e sarà presentato a breve insieme al resto dell’iniziativa. La struttura potrebbe rimanere montata fino al 2015.


1 commento:

  1. Perché i soldi non se li fa dare dal suo compagno neo sindaco di Milano Pisapia.
    Forse diventerà come il santuario di Padova dedicato a Sant'Antonio che dentro ci sono stuole di preti che con una piccola mancia 50 mila lire quando c'era la lira,alla faccia dell piccolo obolo.
    http://www.ilgiornale.it/interni/tettamanzi_benedice_compagno_pisapia/04-06-2011/articolo-id=527195-page=0-comments=1

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