lunedì 24 settembre 2012

Nossa (Sel): “Anche a Sesto un registro dei testamenti biologici”

nossa

Dal consigliere comunale di Sel (Sinistra ecologia libertà) di Sesto San Giovanni, Moreno Nossa, riceviamo e pubblichiamo:
Riteniamo che l’istituzione nel nostro comune di un registro dei testamenti biologici sia necessaria, affinche’ vengano soddisfatte le numerose richieste legate alle problematiche di cui e’ oggetto la mozione che abbiamo presentato in Consiglio Comunale.
Il testamento biologico, e’ l’atto di una persona capace di intendere e volere, che si propone di far conoscere le proprie decisioni circa le terapie ed i trattamenti sanitari che desidera le vengano praticati o non praticati nel caso in cui perdesse la capacita’ di esprimere direttamente la propria volonta’.
Per far acquisire rilievo pubblico a questi documenti, viene richiesto che siano redatti per iscritto, senza che possa sorgere alcun dubbio sull’identita’ e sulla capacita’ di chi li sottoscrive, fermo restando il diritto di cambiare e/o revocare le disposizioni in qualsiasi momento.
Il legislatore deve predisporre per coloro che lo richiedano, una procedura di deposito e/o registrazione a in’istituzione pubblica.
La volontà di tutelare i diritti di ogni singola persona a compiere le proprie scelte in piena libertà, favorendo ed estendendo i diritti civili e consentendo ai cittadini di poter far valere il diritto all’autodeterminazione sul trattamento sanitario di fine vita.
Pur riconoscendo l’estrema delicatezza delle questioni che riguardano i trattamenti clinici di fine vita, sia dal punto di vista etico-scientifico, sia sotto l’aspetto ancor più sensibile dei convincimenti religiosi, con il registro comunale s’intende raccogliere, su base volontaria, le intenzioni di chi, nell’eventualità di trovarsi in condizione d’incapacità di esprimere il diritto ad acconsentire o non acconsentire alle cure proposte, non vuole essere soggetto a un accanimento terapeutico.
Il registro servirà dunque a certificare il desiderio di chi firma di esercitare il proprio diritto all’autodeterminazione sul trattamento sanitario di fine vitaIn particolare servirà come prova, contro eventuali contestazioni, della volontà di chi sì è registrato di non essere sottoposto a ventilazione o alimentazione forzata nel caso di una malattia o di un incidente che comporti lo stato vegetativo”.
In gioco vi e’ la dignita’ della persona umana nella fase terminale della sua esistenza. I diritti civili non sono un bene secondario. Il nostro compito e’ creare diritti e renderli esigibili ed accessibili“.
Moreno Nossa – Consigliere Comunale
Maurizio Merlotti – Portavoce del Comitato a sostegno di Moreno Nossa

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