Scopo della politica è quello di individuare soluzioni innovative, indirizzare, amministrare,
incrementare le risorse nazionali, pubbliche e private, per conseguire il bene comune di
tutti e di ciascuno.
Mentre le scelte e gli indirizzi delle varie correnti e formazioni, politiche e culturali,
possono essere soggettive, condivise od opinabili, un punto resta incontrovertibile: quello
di preoccuparsi, in primis, di disporre delle necessarie risorse per realizzare i propri
programmi enunciati e perseguiti. Senza questa verifica, senza un chiaro e realistico
programma per il recupero delle risorse economiche, sciaguratamente cedute, nel passato,
dalla politica al sistema bancario e monetario, qualunque azione intrapresa da una
qualunque formazione politica di qualunque colore, risulta vana, velleitaria ed ingannevole
verso il prossimo, verso i propri aderenti, verso la propria persona ed ancor peggio verso la
propria famiglia.
Posto che il miglior sistema conosciuto per produrre e distribuire la ricchezza, risulta
quello dell’iniziativa privata e del libero mercato, con la conseguente preminenza della
meritocrazia, occorre fermamente stabilire il limite invalicabile per tutte le attività di
pubblico interesse , specialmente per quelle che non possono essere svolte in regime di
concorrenza, le quali debbono assolutamente essere amministrate pubblicamente.
(distribuzione acqua, gas, energia, sanità, nettezza urbana, autostrade, ecc.)
Sappiamo con precisione come e dove reperire le risorse per esaudire le istanze sociali,
neglette sia dal polo di destra che da quello di sinistra, pertanto risulta inderogabile,
nell’interesse comune, unire tutte le componenti politiche e culturali, non asservite ai
poteri forti, per smascherare quelle al servizio dell’apparato bancario e monetario per riappropriarsi di quanto già appartiene al popolo sovrano. Solo successivamente potrà
risultare giustificato avviare confronti e distinguo tra le eventuali diverse posizioni e
soluzioni culturali. Il polo di destra non riesce più a governare, quello di sinistra non è in
grado di subentrare, è arrivato il momento di prepararsi per SOSTITUIRE.
Ci sono abbondanti ed impellenti motivi per spingere le persone ad un maggior impegno
pubblico e sociale.
Il grande vero motivo che deve spingere alla reazione le persone, è la ricerca
all’affrancamento dalla schiavitù sempre più strisciante ed opprimente che il Mondialismo,
nelle sue diverse forme attua, attraverso le proprie subdole articolazioni costituite dai
potenti sistemi di distribuzione di ricchezza. Oggi , il sistema non palese di governo
mondiale, cerca di annichilire, usando parassitariamente governi nazionali e governanti, le
persone e le loro libertà.
La leva principalmente usata è quella monetaria con il coinvolgimento dell’intero apparato
bancario.
Per comprendere definitivamente le conseguenze e le implicazioni, negative o positive,
che si determinano in campo politico e sociale, mediante l’utilizzo appropriato o distorto
della funzione monetaria, è opportuno formulare e rispondere correttamente alle due
classiche domande:
1 ) chi è il proprietario della moneta al momento della sua emissione, se della comunità
che la utilizza o delle banche centrali,
2 ) quale è l’ordine di grandezza del danno medio, che ne subisce la comunità nazionale
derivante dall’indebita appropriazione del signoraggio monetario, da parte del sistema
bancario e monetario nazionale ed internazionale.
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