Uno degli articoli che ha riscosso maggior successo in rete in questi ultimi giorni è il seguente: Il “signoraggio” bancario spiegato a mio figlio. Un difetto di questo articolo è sicuramente la sua lunga stesura, in quanto abbiamo appositamente evitato ogni forma di sintesi, occupandoci di illustrare dalle origini ad oggi il funzionamento del sistema bancario in modo totalmente “decompresso”, riga per riga, domanda per domanda.
Sempre nel suddetto articolo è illustrato abbondantemente il meccanismo della cosiddetta “riserva frazionaria”, ma crediamo sia il caso di scrivere alcune righe specifiche per rispondere alla domanda dei lettori che vogliono sapere: “Possiamo noi tutti ritirare i nostri soldi dalle banche?“.
La risposta non è Si o No, è ovviamente più articolata, statistica, ma non aspettatevi nulla di buono.
La risposta non è Si o No, è ovviamente più articolata, statistica, ma non aspettatevi nulla di buono.
Secondo il meccanismo della “riserva frazionaria” le banche sono autorizzate ad avere una liquidità pari al solo 2% dei risparmi versati dai correntisti. La riserva frazionaria è un diabolico meccanismo statistico basato sul fatto che solo una piccolissima percentuale della popolazione va a ritirare i soldi contemporaneamente. Questo che significa? Tradotto in soldoni significa che su 100 correntisti bancari solo i primi due riuscirebbero a ritirare tutti i contanti depositati, mentre gli altri novantotto rimarrebbero a secco (assumendo, per semplificare, che tutti i correntisti abbiano versato la stessa quantità di risparmi).
E’ vero che se si va in banca a ritirare 10.000€ questi ci vengono dati (magari facendoci aspettare qualche giorno, non verranno consegnati sull’unghia il più delle volte) e molti correntisti in tutto il mondo lo hanno fatto, ma non può trasformarsi in un’azione o protesta di massa… purtroppo. Chi ha ritirato i suoi soldi dalle banche è stato sicuramente lungimirante, soprattutto se ha trasformato il contante in beni reali, immobili oppure oro.
Spieghiamo ancora più dettagliatamente attraverso un altro esempio pratico: prendiamo una banca, diciamo la “Banca popolare degli strozzini”, la BPS. Questa banca ha 100 correntisti e ognuno di questi ha depositato 10.000€ di risparmi. La banca in totale ha fatto depositare 1.000.000€. Ora la banca applica il criterio stabilito dalla comunità europea (idem per gli USA) della riserva frazionaria secondo la quale al massimo il 2% dei correntisti verrà a chiedere i soldi allo sportello contemporaneamente. Quindi che fa? Prende 980.000€ e li investe in obbligazioni vincolate o li presta. Questo significa che la banca può avere come liquidità solo 20.000€, ma non significa che se i correntisti chiedono soldi oltre i 20.000€ la banca fa arrivare il furgone blindato con le banconote legittimamente richieste! Assolutamente no. La banca non può disporre di una somma di denaro totale oltre i 20.000€ perchè i 980.000€ li ha vincolati o prestati e non li può toccare, ne avere!
Questo significa che il totale dei risparmi del popolo è disponibile solo fino a che i soldi restano in banca. E’ paradossale, ma è finanza, è economia bocconiana, non è una teoria, è la triste realtà.
Vincolare o prestare i 980.000€ significa che la banca non possiede quei soldi. Quindi nessuna class action potrà svincolare tale denaro perchè questo è sparpagliato tra milioni di azionisti e debitori! La banca non è più titolare di quella liquidità. La banca investe quei soldi che vanno dispersi nel calderone del mercato a debito e dei derivati bancari. La banca guadagna gli interessi su questo investimento. Quando il vincolo sarà sciolto (e purtroppo la banca in questo non ha alcun potere decisionale) allora la banca riavrà indietro i suoi 980.000€ più gli interessi e avràguadagnato dal nulla, senza fare niente, e con il nostro denaro. Ma questi soldi non verranno mai svincolati, o meglio verranno sempre reinvestiti e vincolati nuovamente perchè solo così una banca e tutto il sistema bancario può reggere ed è su questo che si basa da secoli e prescinde dal concetto di “signoraggio bancario”.
Tutti dobbiamo sapere cos’è e come funziona la riserva frazionaria.
Andiamo oltre esemplificandola ulteriormente affinchè si abbiano le basi per poterla spiegare a tutti facilmente: assumiamo che la nostra macchina rappresenti i nostri risparmi, il parcheggio la banca e il parcheggiatore il direttore della banca. Noi parcheggiamo la macchina per 2 ore e andiamo al cinema con la famiglia… a questo punto il parcheggiatore, durante la nostra assenza, presta a nostra “insaputa” la nostra macchina a terzi e si fa pagare a ore dicendo “questa è disponibile per 2 ore e se la vuoi mi devi dare 10€ l’ora”. Quando noi ritorniamo a riprendere la macchina non è il parcheggiatore che paga a noi una parte del guadagno per aver prestato a nostra “insaputa” l’auto, ma siamo noi che diamo al parcheggiatore i soldi del parcheggio! Quindi il parcheggiatore guadagna da tutti e il parcheggio diventa sempre più ricco. Noi autorizziamo le banche a fare questo nel momento in cui firmiamo “i papiri” all’atto dell’apertura del conto.
Il sistema si basa sul virtuale, di reale non c’è più niente… nemmeno i nostri risparmi. Ripetiamo: chi ha ritirato i propri risparmi dalle banche è stato lungimirante, altri lo faranno, ma sarà per pochi, per non più del 2% della popolazione.
A fronte di un azione di massa pari al 2% della popolazione, le banche e il sistema crollerebbero (e questa è cosa buona…), mentre il 98% dei risparmiatori perderebbe tutti i suoi risparmi (e questa non è cosa buona!). Non credete alla storia della garanzia del FMI sui nostri risparmi, perchè il FMI (fondo monetario internazionale) i fondi non li ha più e si sospetta che non li abbia mai avuti. Qualsiasi economista ve lo confermerà, tranne che il vostro direttore di banca. FONTE
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