E’ ufficiale: la Sicilia vuol diventare come l’Austria. Sì, certo, dal punto di vista dell’amministrazione l’esempio di ordine asburgico è ancora un po’ distante. Ma sulla gestione della neve, ebbene, a Palermo sono diventati dei veri professionisti: dopo aver pagato 43 ore di strardinario (straordinario!) agli spalatori di neve nel mese di luglio (indimenticata performance della Provincia nell’estate 2011), ora la Regione tenta il bis. E nel pieno della tempesta economica nazionale e internazionale si affretta a pubblicare sulla Gazzetta ufficiale un provvedimento la cui urgenza è evidente a tutti: l’istituzione di una commissione per lo sci nordico. Assicurano a Palazzo dei Normanni che il tutto avverrà senza alcun onere a carico del bilancio regionale. Ma a questo punto il dubbio rimane: dal momento che fra le figure previste per la commissione ci sono almeno quattro consulenti esterni (fra cui tre esperti in “materie culturali”!), chi li paga? E chi si fa carico dei costi di funzionamento della medesima commissione? In attesa di avere una risposta speriamo che, tra una sciata e l’altra, in Sicilia si rinfreschino un po’ le idee. E dopo aver dedicato le energie necessarie alle nevicate a Palermo, si concentrino su qualche attività un po’ meno nordica. Ma forse, mediterraneamente parlando, un po’ più utile.
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