di Francesca Mancuso
Costo del carburante a un euro per tre anni. Lo spot di Fiat spopola in TV e sulla stampa, incuriosendo i consumatori, flagellati dai continui rincari dei prezzi di benzina e gasolio. Ma nell'offerta della casa torinese qualcosa non torna. Secondo un'indagine di Altroconsumo, il trucco c'è e lo sconto sul carburante in realtà non comporta grossi sgravi.
Come funziona l'offerta? Acquistando un'auto col marchio Fiat è possibile, ma non obbligatorio aderire all'iniziativa. Insieme al veicolo verrà assegnata una tessera da presentare alla cassa ogni volta che si fa rifornimento. Ma attenzione, la card è valida solo per i distributori IP e solo quando il distributore è aperto, non quando è in funzione il self service. La card è precaricata con un numero di litri di carburante che di volta involta vengono scalati e la sua validità è fino al 31 dicembre 2015.
E qui viene il bello. Una volta finiti i litri a disposizione automaticamente anche lo sconto finisce e viceversa: se si arriva al 2015 senza aver consumato i litri a disposizione quelli restanti andrano perduti. Secondo Altroconsumo, come compare in caratteri microscopici anche nello spot, questa offerta non è cumulabile con altri possibili sconti sull’auto di cui si può usufruire in concessionaria.
E gli esperti di Altroconsumo hanno anche visitato qualche punto vendita Fiat, scoprendo in molti casi che tutti erano disposti a fare degli sconti sull’acquisto dell’auto piuttosto consistenti a patto di rinunciare alla promozione: "Qualcuno dei venditori si è anche lasciato sfuggire che per un guidatore medio si tratta di un’offerta davvero poco conveniente: di fatto si acquista un’auto a pressappoco il prezzo di listino e si beneficia (si fa per dire) dello sconto ogni volta che si fa benzina. Ma quanto ammonta questo “sconto” dilazionato in tre anni? Meglio lo sconto del concessionario".
La promozione non ha convinto l'associazione che ha deciso di ricorrere all'Antitrust: "Reputiamo questa promozione di Fiat tutt’altro che conveniente e soprattutto a nostro parere la sua pubblicità presenta gli estremi dell’ingannevolezza. Per questo motivo abbiamo deciso di fare ricorso all’Agcm per chiedere che venga bloccata la messa in onda degli spot e che fiat venga sanzionata".
fonte: greenme.it
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