Sesto, investimento da 450mila euro
La Pelucca sarà conclusa entro il 15 ottobre e per la fine dell'anno la nuova struttura sanitaria sarà pronta ad accogliere otto ospiti
di Laura Lana
Sesto San Giovanni, 22 giugno 2012 - Corsa contro il tempo, prima per sbrigare le pratiche burocratiche e ora per i lavori che trasformeranno 300 metri quadri dell’edificio di via Campanella in un hospice per i malati terminali.
Investimento da 450mila euro, la riqualificazione del locale oggi inutilizzato della Fondazione La Pelucca sarà conclusa entro il 15 ottobre e per la fine dell’anno la nuova struttura sanitaria sarà pronta ad accogliere otto ospiti. «In questo anno abbiamo lavorato molto e qualche mese fa, per la prima volta, siamo andati in pareggio di bilancio — commenta Cristina Bombelli, presidente della Fondazione —. In questa situazione di complessità, però, abbiamo deciso di incrementare i servizi sanitari e socio-assistenziali offerti al territorio». Quello sestese sarà infatti il nono hospice su tutta l’area dell’Asl Milano, come ha spiegato il direttore sanitario Enrico Bolzoni. Poco più di cento posti letto per accogliere chi sta vivendo gli ultimi mesi di vita.
«Nella nostra casa di riposo, l’ospite più anziana ha 105 anni. Abbiamo un’altra donna di 103 e il 27 giugno festeggeremo i cento anni di una terza signora — racconta Bombelli —. Questa longevità dà il segnale di quello che sarà il nostro futuro. Purtroppo nessuno in Italia sta affrontando una situazione che si preannuncia di emergenza per numeri e costi». Per questo La Pelucca ha deciso di aumentare e diversificare proposte e servizi: residenza sanitaria, mini alloggi protetti in progetto in via Falck, assistenza domiciliare e, entro dicembre, l’hospice. Dove saranno presenti uno psicologo e un assistente sociale, che seguirà anche parenti e amici dell’ospite. La struttura sarà infatti aperta alle visite 24 ore su 24.
«La presa in carico non è solo dell’ospite, ma di tutto il nucleo familiare — sottolinea Livio Tranchida, direttore generale de La Pelucca —. Le stanze saranno di 13 metri quadri l’una, arredate come dei monolocali, dove ci sarà un posto letto anche per chi desidera pernottare nella stanza del proprio caro». Per sostenere la realizzazione dell’hospice — interamente a carico della Fondazione : parte così anche una raccolta fondi. «Già nel 1927, per costruire questa casa di riposo, gli operai e gli industriali sestesi si tassarono — ricorda Bombelli —. Dobbiamo riattivare lo spirito collettivo. Del resto, fare qualità significa anche fare rete sul territorio».
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